giovedì 21 agosto 2008

22 - L'AMANTE FANTASMA

Il cavallo è pronto e sellato, come richiesto da Hearst. Don Teodoro non ha esitato a svegliare il suo compaesano stalliere nel cuore della notte per procurarglielo. Il guerriero vuole partire immediatamente per Tavistock, per avvisare Rune e Don Adelmo dell'accaduto.
La pioggia notturna gli sferza il viso, ma lo tiene sveglio mentre cavalca veloce nell'oscurità. La vista di Tavistock lo accoglie all'alba, quando il sorgere del sole spazza via le ultime nubi residue.
Rune e Don Adelmo hanno cercato tutta la notte. La biblioteca personale del prete, custodita in una cantina sotto la sagrestia lontano da occhi indiscreti, è ricca di tomi occulti, tra cui il prelato si muove con destrezza.
Ormai esausto e con gli occhi rossi e stanchi, Don Adelmo sfoglia vecchie pagine ingiallite contenenti invocazioni, esorcismi e teorie extraplanari, alla ricerca di un indizio, di un'informazione, di una traccia da seguire.
Nello stesso istante in cui Hearst fa il suo ingresso nella chiesa di Tavistock, Don Adelmo esulta.
In un vecchio libro di mitologie dimenticate, viene descritta una creatura demoniaca chiamata Amante Fantasma.
L'Amante Fantasma si nutre del dolore delle fanciulle private ingiustamente dalla morte del loro amore. Ogni notte, assunte le fattezze dell'amore perduto, visita la ragazza nella sua stanza dandole la gioia dell'illusione, e la priva lentamente delle forze, fino al giorno in cui, soggiogata, lo seguirà nella sua fortezza sul Piano Materiale Negativo, dove languirà e morirà diventando un'ombra di sè stessa.
L'unico modo per spezzare la maledizione è far dormire all'aperto per tre notti consecutive la vittima dell'Amante Fantasma.
Non c'è tempo da perdere: ogni notte che passa, Christina si avvicina sempre di più alla soglia del non ritorno, mentre le forze l'abbandonano. Ecco il perchè del deperimento fisico... ecco perchè quel suo strano miglioramento iniziale d'umore, seguito poi dall'indifferenza ad ogni cosa.
Christina ha vissuto per giorni in funzione di quell'ora la notte, in cui Julian tornava da lei.
Hearst, Rune e Don Adelmo decidono di riposare il minimo necessario e ripartire immediatamente per le Colline, dove prevedono di arrivare entro sera.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

ok, sono a pari con la storia...

(i coboldi non sono canidi?)

un saluto a tutti!

Dedowar ha detto...

Master, sbrigati a tornare dalla Grecia, ché ho voglia di giocare!!!... Tanto non ti abbronzi più di così!... E poi voglio vedere anche come vai avanti a postare le nostre epiche gesta!

Ale ha detto...

nel manuale dei mostri 3.5 i coboldi sono definiti come piccoli rettiloidi che guaiscono come cani (anche io credevo fino a ieri che fossero canidi...non si finisce mai di imparare!)

Dedowar ha detto...

Be'... meglio ammazzare dei rettiloidi che dei canidi. Anch'io però me li ricordavo come canidi, forse perché ho in mente come erano rappresentati in Baldur's Gate (che però si rifaceva alla seconda edizione, no?).

Anonimo ha detto...

Ma te pensa....

Ale ha detto...

eh sì... son castelli di certezze che crollano a volte...

Ferdi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Ferdi ha detto...
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Ale ha detto...

tu non hai un cavallo a macchie nere e marroni, e se ce l'avessi l'avrei già ammazzato (sai che fine fanno di solito i vostri cavalli)! e a me piacciono i gatti, quindi sul mio blog non ti è permesso stirarli!

Ferdi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Ale ha detto...

ferdi... perchè elimini i tuoi commenti??? adesso la mia risposta sui gatti sembra il delirio di un pazzo!

Anonimo ha detto...

Il tuo E' il commento di un pazzo!

Ale ha detto...

ecco, lo sapevo... era servita su un piatto d'argento...
Cmq non sono pazzo!!! Sguarbzzurgbagdk!!!

Ferdi ha detto...

se non li posso stirare, perchè ne parlo?

Nicholas ha detto...

Ahah i cavalli dei pg muoino sempre!
E' un classico, nelle nostre campagne lo stregone memorizzava sempre cavalcatura e il druido mutava in cavallo, tanto se li compravano duravano si e no il percorso fino al dungeon/città ma anche meno.

Ale ha detto...

è vero, storicamente li ho sempre ammazzati nell'arco di una serata! ormai anche se mi sono ripromesso di non accoppare più in tempi record le povere cavalcature, i miei PG sono prevenuti!