domenica 17 agosto 2008

18 - QUALCUNO TRA NOI

Tutto è pronto, il piano studiato nel dettaglio. Questa notte Christina dormirà lontano dalla sua stanza, in una camera appositamente approntata nella casa comune. Don Teodoro, che non se la sentiva di abbandonare la figlia, riposerà nella stanza accanto.
Questa volta sarà Gilead a nascondersi nell'armadio della stanza di Christina: il suo sangue elfico gli permette di non dormire, e di essere inattaccabile anche dal sonno di tipo magico.
Gilead attende. La sua visuale dalla toppa della serratura gli permette di osservare il letto.
Christina si corica e spegne la candela. Presto gli occhi di Gilead si abituano alla nuova condizione di buio: anche in questo la sua razza eccelle rispetto agli umani, e anche la fioca luce delle stelle gli permette di vedere come se la candela fosse ancora accesa.
Verso la mezzanotte i sensi di Gilead vengono messi in allarme. Un odore dolciastro pervade la stanza. E' un odore simile a quello presente nella camera di Christina, già notato dagli avventurieri in maniera più tenue, a cui nessuno però aveva dato peso.
Gilead appoggia l'occhio alla serratura. Sorprendentemente, è come se l'oscurità si sia fatta più buia e l'elfo fatica a distinguere ciò che accade. Sembra che ci sia... qualcuno...
Gilead sente un brivido gelido lungo la schiena, prova a muoversi, ma non vi riesce. Il panico si impadronisce di lui quando realizza di essere completamente e inspiegabilmente paralizzato.
Osserva con orrore la scena con l'unico punto di vista possibile, ed intravede una figura umanoide che nell'oscurità accarezza Christina, la quale, consapevole della sua presenza lo abbraccia e lo stringe, sussurrando "amore mio...".

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