martedì 12 agosto 2008

09 - LA VECCHIA E IL MARE

L'impatto con la Mandibuona di Hearst, Juan e Gimble, che non avevano partecipato alla trattativa la sera precedente, è drammatico.
Juan, marinaio d'esperienza sa cosa li aspetta...
Hearst invece imprecando per la pessima imbarcazione si appoggia incautamente ad un parapetto marcio, che cede regalandogli un refrigerante quanto inaspettato bagno.
Nonostante tutto, la Mandibuona parte alla volta dell'isola della strega del mare. Avvicinandosi allo stretto tra Salamanca e Isla Paraiso, i venti Antelesi provenienti da nord-est fanno sentire sempre più la loro forza, minacciando di affondare da un momento all'altro il peschereccio malandato.
Il viaggio è angosciante, ma dopo alcune ore, giunti nelle vicinanze della costa nord dell'isola, i nostri eroi chiedono a Vasco di costeggiare le spiagge per trovare la dimora di Silla.
Nuvoloni minacciosi carichi di pioggia viaggiano veloci dall'orizzonte verso l'isola, trasportati dal forte vento. La Mandibuona scricchiola paurosamente mentre le sue assi si contorcono sballottate dal mare grosso e dalle correnti. Pezzi di legno dell'imbarcazione vengono letteralmente staccati dalla violenza delle onde, tant'è che gli avventurieri terrorizzati dalla possibilità di ulteriori danneggiamenti, decidono di approdare e continuare la ricerca a piedi sulla spiaggia.
Il vento piega le palme come fuscelli e solleva la sabbia impedendo la visibilità.
Il gruppo continua a camminare riparandosi al meglio gli occhi, fino a che il vento si placa lasciando il posto alle nuvole scure e all'odore dell'imminente tempesta.
E' proprio in questa di fase di calma apparente che la compagnia raggiunge la dimora della strega.
Le alghe crescono rigogliose nel tratto di mare di fronte alla casa, e quando spiaggiano il loro odore di putrefazione è quasi insopportabile. La casa si erge sopraelevata su tre palme che la sorreggono come un treppiede, piegate in modo innaturale. Tutt'attorno il vento ha trasportato sporcizia e detriti, ma ora è un silenzio ovattato a dominare, un silenzio teso in attesa della pioggia, rotto solo dal baritonale rumore dei tuoni.
Come se sapesse della presenza del gruppo, Silla fa capolino dalla porta della sua misera abitazione di legno, scostando un cencio lurido usato come tenda per l'ingresso.
Lo sguardo della strega toglie il respiro... la vista si offusca come se prendesse la mente e la strizzasse... potrebbe ucciderli tutti, se solo volesse...

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