martedì 12 agosto 2008

08 - ...E CHE DIO CE LA "MANDIBUONA"...

Trovare un'imbarcazione in una città portuale non dovrebbe essere un problema... a meno che non si voglia andare alla ricerca di una strega dei mari!
Rune, Isabel e Gilead non hanno vita facile in questo senso: non appena la gente di mare sente nominare la strega, rifiuta più o meno cordialmente di aiutare i nostri eroi. E' il tramonto quando i tre hanno ormai fatto letteralmente passare una ad una tutte le imbarcazioni del porto, e una sensazione di sconfitta comincia a pervaderli. Resta ancora solo l'ultimo molo, quello in fondo, mezzo abbandonato.
Al solo avvicinarsi degli avventurieri all'ultimo pontile, i marinai che assistono alla scena si prodigano in una serie di scongiuri nemmeno tanto velati. Rune, Isabel e Gilead si guardano perplessi, con aria interrogativa.
Un'imbarcazione talmente malconcia da essere probabilmente abbandonata nell'attesa che affondi da sola, risulta essere l'unico natante ancorato in quest'area. Quando meno se l'aspettano, dalla cambusa del peschereccio, fa capolino un tizio eccentrico e sorridente. Il marinaio si chiama Vasco Tenzio, ed è il proprietario dell'imbarcazione. Vasco racconta che la barca è la prima e ultima costruita nel cantiere navale di suo nonno Liborio, e ha preso il nome da un intercalare usato frequentemente dal suo avo: "che Dio ce la Mandibuona". Vasco è orgoglioso di come, dopo quasi 50 anni (!), la nave sia ancora "perfetta".
Nonostante sia impressionante come ci possa essere qualcuno di così coraggioso da solcare i mari con una bagnarola simile, purtroppo questa sembra essere l'ultima possibilità rimasta per gli avventurieri, che chiedono anche a Vasco, quasi sperando in un rifiuto, di essere portati dalla strega Silla.
Vasco si illumina di felicità e accetta di buon grado per un compenso relativamente modico. Dando appuntamento agli avventurieri per la mattina seguente, il capitano riunisce il suo variopinto equipaggio composto da parenti e amici altrettanto strani, per prepararsi a salpare.
Gli avventurieri si avviano a passare la notte presso la taverna "Barracuda", sotto lo sguardo divertito dei marinai del porto di Tavistock...

4 commenti:

Ferdi ha detto...

quando cavolo affonda sta baracca

Ale ha detto...

quando ci siete su voi.........

Dedowar ha detto...

tanto abbiamo la piuma che si trasforma in barca-fighissima-a-forma-di-cigno-tipo-quella-degli-elfi-di-Lothlorien (credo che sia questo il nome dell'oggeto magico proprio da manuale) ;-p

Ale ha detto...

Ammonito!!
come già detto da qualche altra parte a ferdi stai menzionando oggetti in un post precedente all'avventura i cui li avete ricevuti!
Se fai così mi rovini la SUSPANCE!!