venerdì 19 settembre 2008

29 - LA FORESTA DI COCCHI

Il Capitano Edbuin attraversa la piazza del Municipio con passo rapido. La porta della Locanda è aperta, il proprietario sta pulendo la piccola veranda antistante l'ingresso.
Edbuin è visibilmente teso. Non si ricorda di aver mai visto il sindaco così preoccupato. La guardia confabula con l'oste, il quale si affretta a raggiungere le stanze degli avventurieri per comunicare loro che Mendoza li sta cercando.
Giusto il tempo di prepararsi e i nostri eroi, accompagnati da Edbuin, raggiungono il Municipio, dove Mendoza li attende insieme alla bella moglie, Yliyen. Con l'arrivo della compagnia, la signora si congeda cordialmente.
Edbuin chiude le porte della bella sala dove si tengono i consigli cittadini. Mendoza occupa il posto a capotavola, mentre gli altri si dispongono attorno al maestoso tavolo di legno. L'espressione del sindaco è cupa. Una borsa piena di monete d'oro è appoggiata dinanzi a lui.
"Ci sono stati nuovi problemi, ricollegabili agli attacchi dei cani di qualche notte fa. Alla foresta dei cocchi, uno dei nostri lavoratori è stato gravemente ferito in seguito all'attacco di alcune api giganti *infernali* nel tardo pomeriggio. Anche il capomastro se l'è vista brutta, ma fortunatamente le sue ferite sono lievi."
La foresta di cocchi è uno dei pilastri dell'economia di Tavistock assieme al commercio, dato che rifornisce parte del fabbisogno di questi frutti di Salamanca, dove gli artigiani delle famose distillerie della capitale prelevano il latte contenuto nelle noci per produrre una bevanda a basso contenuto alcolico, il Caonabo. Questa bevanda, spesso accompagnata con il caffè, è molto ricercata da commercianti e pirati, e la ricetta della sua lavorazione è un segreto gelosamente custodito dalle distillerie di Salamanca.
Il gruppo arriva alla foresta la sera tardi. Emilio, il capomastro, un uomo rude e fiero, fornisce i dettagli dell'accaduto, mostrando una ferita superficiale violacea all'addome. Molto peggio è andata ad un collega, che ora riposa in una delle capanne dei lavoratori.
Isabel chiede di vederlo: le sue ferite sono profonde ma non mortali. Grazie alle sue abilità di cura, la sacerdotessa allevia l'effetto del veleno; il pover'uomo così dovrebbe riprendersi più in fretta.
Dopo una notte di riposo, i nostri eroi si aggregano agli uomini di Emilio nella foresta di palme. La giornata prosegue tranquilla, fino a quando, nel tardo pomeriggio, le api "infernali" attaccano.
Questa volta però sulla loro strada non trovano solo inermi lavoratori: i nostri eroi ingaggiano battaglia con gli insetti mostruosi, eliminandoli uno ad uno, in un combattimento che li vede schiacciare senza esitazione i loro nemici.
Quando la situazione è tornata calma, Gimble si avvicina ad uno dei cadaveri straziate delle api: ancora una volta il corpo è cosparso di quella sostanza bianca appiccicosa usata per simulare le fiamme. Ancora una volta qualcuno agisce nell'ombra per impaurire Tavistock...

1 commento:

Dedowar ha detto...

...Già, ma chi? E perchè?... Paura, eh?!...