lunedì 15 settembre 2008

26 - SEGUGI DALL'INFERNO

Le voci sugli attacchi alle fattorie in città sono varie e variopinte. I più sembrano credere che i cani infernali siano attirati da un essere malvagio o da una strega che si nasconde in città, ma nessuno sembra saper dare indicazioni che vadano oltre il pettegolezzo.
Il sospetto più terribile di Don Adelmo è che si tratti di Segugi Infernali, come farebbero credere le descrizioni; le leggende e i testi che trattano queste feroci creature dell'Abisso, narrano che spesso giungono sul Piano Materiale per colpire i responsabili di un grande male e pretendere giustizia.
Un rapido sopralluogo dei nostri eroi presso le fattorie a sud di Tavistock conferma quanto udito dalle descrizioni del Sindaco e della popolazione. Un fattore, testimone oculare, fornisce una precisa descrizione dei cani infernali, che la notte prima hanno ammazzato alcune delle sue pecore. Erano terribili, con gli occhi e le fauci che ardevano di fuoco bianco, con le zampe che lasciavano alle loro spalle lingue di fiamma nella loro corsa fulminea.
Il contadino accompagna gli avventurieri al recinto del suo gregge. Il gruppo si avvicina ad uno degli ovini morti: ci sono segni di morsi e artigli, e sangue dappertutto. Ma nessuna ustione, la lana nemmeno bruciacchiata... strano.
Su consiglio di Don Adelmo, i nostri eroi decidono di pattugliare le fattorie la notte seguente. Il prete suggerisce loro di allestire quattro altari da benedire con il fuoco di Vivec, uno nell'aia ogni fattoria. I bracieri devono essere accesi al tramonto e mantenuti accesi per la notte: in questo modo il fuoco sacro genererà un effetto di protezione dal male che dovrebbe tenere lontane le creature dei Piani Esterni.
Il sole cala portando con sè la vitalità di Tavistock. La popolazione impaurita si chiude nelle abitazioni, ed i venti Anteliesi si fanno sentire con forza rinnovata dopo il tramonto, stemperando il calore della pelle arrostita dal sole degli avventurieri.
Gimble, Isabel, Juan e Hearst accendono i loro rispettivi altari: saranno loro a piantonarli, mentre Rune e Gilead si occuperanno della ronda passando da una fattoria all'altra, lungo il sentiero di terra battuta che le collega.
I venti Anteliesi non sono clementi con i nostri eroi, crescendo d'intensità durante la serata. I rumori vengono soverchiati dal loro ululare rendendo impossibili le comunicazioni, e rischiando di spegnere i bracieri. Cosa che nel caso di Juan, accade...

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