martedì 18 novembre 2008

47 - LA CRIPTA DEI MAGROLDES

La cripta si snoda nell'oscurità attraverso numerose sale, in cui molti loculi contengono i componenti della famiglia Magroldes. I nostri eroi cercano accuratamente il nome di Enrico Magroldes, andando spediti nelle sale con le tombe di donne e infanti della famiglia, procedendo con cautela in quelle dove riposano i componenti maschi.
Superate le prime sale, gli avventurieri si imbattono in un bivio ai piedi di una corta scalinata: tuttavia il percorso sembra obbligato, in quanto uno dei due passaggi è sigillato da una porta a saracinesca in ferro battuto.
Mentre avanzano nell'oscurità accompagnati solo dalla fioca luce della torcia, Gilead allerta ancora una volta i compagni. Passi pesanti si strascicano nel buio di fronte a loro.
Con movimenti lenti e meccanici alcuni non-morti escono dalle ombre dinanzi al gruppo. Si tratta di creature con le carni putrescenti, che indossano vecchi vestiti eleganti appartenuti alla loro carriera in vita di burocrati.
"Zombi!" esclama Isabel, afferrando con la mano destra il simbolo di Erevos attorno al suo collo. "Lasciateli a me!"
La Contemplatrice chiude gli occhi e sussurra una preghiera, invocando, mentre la sua voce cresce imperiosa, il potere del suo Santo. Dal simbolo esplode una luce intensa e blu che avvolge i non-morti. I più vicini crollano, distrutti dal potere sacro, gli altri indietreggiano respinti dall'aura divina.
Liberata la via, gli avventurieri si inoltrano nelle profondità della cripta. Ad un certo punto giungono in una sala laterale, in cui un sarcofago centrale è circondato da molti loculi sulle pareti della stanza. Un epitaffio inciso sulla bara centrale recita così: "Qui giace Mercurio, primo figlio di Dante, con affetto lo circonda la sua discendenza".
Dante... dev'essere il nome del fantasma...
Hearst da un'occhiata al sarcofago, tastandone il coperchio: sembra molto pesante. Ad un tratto Gilead richiama l'attenzione dei compagni. Il suo indice punta nella direzione di un loculo, il cui nome scritto con lettere in metallo fissate nel granito, è chiaramente leggibile: Enrico.
"Mmmm... guardate qui..." Rune interrompe gli altri. "Sembra che le lettere dei nomi ruotino..."
In effetti ad un esame più attento, gli avventurieri notano che tutte le iniziali dei nomi che compaiono sui loculi possono ruotare con scatti ad angolo piatto.
Gimble, fulminato da un'idea improvvisa, esclama: "Proviamo a ruotare le lettere che compongono il nome dell'avo di costoro, Mercurio!" e così dicendo inizia a ruotare la M di un loculo su cui è inciso il nome Modico.
Seguendo l'esempio dello gnomo, tutte le lettere del nome Mercurio vengono ruotate. Il coperchio del sarcofago al centro della sala si allenta con un rumore sordo.
Hearst si avvicina con circospezione. Grazie alla sua forza fa scivolare il coperchio, liberando completamente la bara. All'interno riposa lo scheletro di un uomo, con vestiti eleganti e ricchi anelli alle dita. Ma la cosa più peculiare è che al collo porta una chiave di bronzo.
Rune prende la chiave e la sfila delicatamente, ma lascia stare i gioielli.
"E ora riprendiamoci il martello" dice Hearst. Il guerriero prova ad aprire il loculo di Enrico Magroldes, ma non riuscendo a rimuovere la lapide di pietra, decide senza mezze misure di sfondarlo.
Gli avventurieri estraggono la bara e la aprono, constatando al suo interno la presenza di Forgar e del martello.
"Ben fatto." dice Gimble. "Ed ora torniamo su... non abbiamo molto tempo. Grey ci aspetta."

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Lo sa già il muzzo che sfondando il loculo si è beccato una maledizione che gli impedisce di usare il pollice opponibile?

Ale ha detto...

ma già prima aveva difficoltà! :D:D:D

Anonimo ha detto...

Mi piace il modo in cui racconti, mi prederò il tempo per cominciare a leggere con calma dall'inizio.

P.S, ti ho aggiunto ai links del mio blog. Se hai piacere puoi lasciarmi una breve descrizione del tuo blog in un commento e provvedo ad aggiungerla.

Ale ha detto...

Ursha, non farai fatica a metterti in pari, siamo solo all'inizio! I post sono tanti, ma sono brevi, non farti spaventare!