mercoledì 22 luglio 2009

108 - UN CARRO IN FIAMME

La collina di Salamanca brulica di vita alla luce infuocata del suo splendido tramonto tropicale. L'aria carica di umidità per le forti piogge della mattina rende confusi gli odori, i profumi, gli olezzi dei mercanti e delle taverne.
Tornati a Tavistock, prima di partire alla volta di Salamanca, gli avventurieri hanno lasciato al Rauco la custodia del loro "schiavo" Desana. Brutalmente soprannominato "Negro" da Vasco Tenzio, immancabile presenza infestante della locanda del porto, il nativo è stato un regalo ben accetto per l'oste, che vista l'età e gli acciacchi, aveva proprio bisogno di un cameriere. Regolarmente pagato, ovviamente, essendo la schiavitù bandita dall'Impero.

Hearst guarda compiaciuto il carretto trainato da un mulo che li accompagna, suo ultimo acquisto prima di partire: finalmente un mezzo di trasporto su cui caricare i pesante equipaggiamenti e propri averi! Gimble siede su di esso. Lo gnomo, particolarmente provato dalle marce nella foresta, fa da cocchiere.
Il profumo del maialetto specialità della locanda Piè della Collina accoglie l'arrivo dei nostri eroi alle pendici del pendio.
"Fermiamoci" dice Hearst con l'acquolina in bocca. "E' il tramonto, inutile entrare in città stasera, ci sarà la solita coda di mercanti e le guardie non ci faranno entrare prima della chiusura dei bastioni!"
I compagni osservano la locanda. Non che l'affollamento in quest'ultima sia da meno...
"Secondo me conviene affrettarci verso le porte della città, dovremmo riuscire ad entrare se ci sbrighiamo" propone Gilead. I compagni approvano, Hearst brontola, ma li segue suo malgrado.
La risalita della collina è pittoresca come sempre. Qui ogni sorta di ciarlatano ha la sua bancarella. Venditori di presunti amuleti magici, pozioni, erbe miracolose, polveri strabilianti si mischiano a comuni ambulanti spremitori di canna da zucchero, vecchie con dolcetti raffermi, sarti di scarsa qualità.
In particolare Hearst rischia di essere abbindolato da uno dei soggetti più peculiari, che vende code di ratto rinsecchite da polverizzare per la preparazione di filtri d'amore, al motto de "il topo attira la topa".
Proprio nel mentre, Rune nota pochi metri più avanti un mercante vestito con abiti tipici del deserto, della gente di Yar-Mazar. L'uomo incede impaurito, disperato, chiedendo aiuto in un misto confuso di linguaggi. Dalle poche parole in lingua imperiale pare che la sua carovana stia andando a fuoco!
Immediatamente i nostri eroi si guardano attorno: poco più su, infatti, un carro dall'aspetto gitano sta fumando. Notando gli avventurieri, il mercante si avvicina a Rune e afferrandogli un braccio implora: "Signore, io vi prega... piccola creatura... in mio carro... con fuoco brucia!!!"
Il messaggio è poco chiaro, ma Rune intende che c'è da salvare una vita intrappolata nel carrozzone! Il monaco si lancia deciso verso la porta, dalle cui fessure esce un fumo denso.
Le sue mani afferrano veloci la maniglia, mentre le urla incomprensibili del mercante di Yar-Mazar alle sue spalle accompagnano gli eventi. Resistendo al tocco bruciante del metallo, Rune spalanca la porta, e le fiamme e il calore lo investono. Riparandosi gli occhi il monaco guarda all'interno e realizza con orrore che le fiamme *corrono* verso di lui!
La piccola creatura non era un bambino da salvare, bensì la responsabile dell'incendio!!! Maledicendo le incomprensioni linguistiche, Rune evita l'aggressione del piccolo elementale di fiamme.
Isabel che assiste alla scena riconosce il pericolo: "Fai attenzione Rune! E' un Magmin! Il suo calore è in grado di ferire chi lo colpisce, e di sciogliere le armi!"
Il Magmin fa capolino fuori dal carrozzone, mentre Rune valuta cosa fare: "Hearst, Isabel! Impegnatelo, ho un'idea!"
I compagni ingaggiano l'elementale, e Rune si sposta veloce verso monte. Il monaco spinge quindi il carrozzone con violenza. I perni cedono con un rumore secco. Isabel e Hearst si levano di scatto, mentre il Magmin di spalle si gira giusto in tempo per vedere il carro prendere velocità e investirlo in pieno.
Ma Rune non aveva calcolato tutto... la corsa della carovana non si ferma e accelera, accelera incontrollata verso valle, verso il carretto degli avventurieri... Gilead si sposta più veloce che può, Gimble imprecando scudiscia il mulo che però si sposta di lato, duro di comprendonio, ma non abbastanza. L'urto è violentissimo. Ruote e pezzi di legno in fiamme vengono proiettati ovunque, e il povero gnomo viene catapultato in aria. L'urlo terrorizzato di Gimble si spegne quando la sua parabola si conclude proprio sulla bancarella di code di ratto. Atterraggio morbido, ma decisamente disgustoso...

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Ale,
come promesso mi son fatto un giro veloce sul tuo blog, volevo commentare la sezione su Rune , che si è impegnato in un'azione alla Ken il guerriero, ma il motto del mercante di code di ratto gli ha rubato la scena:"IL TOPO ATTIRA LA TOPA"....... mi ha fatto scompisciare dalle risate! Troppo bella! :) Saluti e a presto da Mr. Mist!

steve ha detto...

si sto pistola che fa sempre il buon samaritano..........ha spaccato l'acquisto più azzeccato di tutta l'avventura........per il resto POVERO GIMBLE

Ale ha detto...

Già Mr. Mist... e come puoi notare il buon Hearst non ha saputo resistere ad un simile slogan!!!
Questa delle code di ratto non so proprio come mi è uscita quella sera... probabilmente c'erano degli alcolici in giro!! ;)
@Steve-Hearst: può capitare anche ai migliori Rune di riuscire a farla da fighi come Ken una volta e centrare il tuo carretto la volta dopo... non era facile!
In tutto questo... POVERO GIMBLE!!!

Ale ha detto...

Rune e Hearst riceveranno PX bonus nella prossima avventura per essere diventati sostenitori del blog....
gli altri invece stanno già andando incontro ad una morte orrenda...

Anonimo ha detto...

Aaah! Pure master-ricattatore!
J

Ale ha detto...

Ci sarà qualche vantaggio ad essere master... :)

Ursha ha detto...

Mercante di code di ratto...
questa devo segnarmela