domenica 26 luglio 2009

109 - ACCORDO DI OSPITALITA'

"Tutto bene, Gimble?" chiede Isabel.
Lo gnomo annuisce, mentre si rialza togliendosi di dosso le code di roditore. Le proteste del mercante della bancarella per il danno subito vengono zittite da una semplice occhiata del bardo.
Hearst raggiunge a grandi passi il mercante di Yar-Mazar. Questi è ancora incredulo per la perdita di tutti i suoi averi e si prodiga in lamenti lagnosi tipici della sua terra.
Il guerriero lo afferra per la collottola: "Maledizione a te e al tuo carro! Avevi detto che c'era da salvare una vita la suo interno e invece c'era un elementale del fuoco! Ma soprattutto, per eliminarlo, il mio carretto è andato distrutto! Ora me lo ripagherai!"
"Signore io no può, perso tutto, tutto bruciato. Come potere ripagare?!?" risponde il mercante, preoccupato.
"Ha ragione, Hearst, ho capito male io" interviene Rune.
"Sì, va bene, ma mi ripagherà comunque il carretto, o giuro che gli faccio prendere una scorciatoia per scendere la collina."
"Hearst, trattieni la tua ira. Quest'uomo non ha colpa! Sono stato io a spingere il suo carro per uccidere il Magmin, quindi sono io che devo ripagare il danno!" continua Rune.
Hearst guarda il mercante fisso negli occhi: "Come ti chiami, mercante..."
"Mio nome Balesh, signore. Davvero io no colpe e già perso tutto, come potere ripagare. Colpa di mostro di fuoco che uscito da un incensiere che pulivo! Io commerciare oggetti d'arte..."
"Non mi importa un accidente di quello che stavi facendo Balesh" dice minaccioso Hearst, interrompendo il mercante.
"Hearst, piantala!" insiste Rune. "Ora lascialo. I soldi con cui hai comprato il carro erano quelli della mia quota di tesori, che io vi ho ceduto. Vedila così. E poi un amico a Yar-Mazar potrebbe farci comodo, vero Balesh? Non si sa mai che un giorno i nostri viaggi ci portino fino là..."
Hearst molla la collottola di Balesh: "Facciamo così mercante... se un giorno verremo a Yar-Mazar, ci offrirai ospitalità nella tua casa, finché non mi avrai ripagato il prezzo del carretto, siamo intesi? E ora sparisci!"
Il mercante non se lo fa ripetere due volte, e ringraziando per la magnanimità si avvicina ai resti fumanti del suo carrozzone per recuperare il recuperabile.
I nostri eroi si avviano invece verso le porte di Salamanca, sperando di riuscire ad entrare nonostante il contrattempo.
Lungo il tragitto Hearst, che procede davanti agli altri rabbuiato per la perdita del carretto, sente che dietro di lui i compagni ridacchiano di continuo. Girandosi, chiede acido: "Volete far ridere anche me?"
Gimble, sorridendo, si avvicina al guerriero: "Non prendertela Hearst... hai preso accordi per essere ospitato a casa di un nomade del deserto senza casa...."

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Ale, dopo aver letto le ultime avventure ormai non riesco più a smettere! Mi spiace per Hearst già perde il carro, che per un avventuriero è un appoggio logistico davvero importante, e poi si piglia la beffa del mercante nomade! Però se si è nel deserto avere l'appoggio di un nomade indigeno è una cosa buona... Perchè il mercante appartiene ad un luogo dove ci sono i deserti vero?
Sono invece contento per Gimble, uscito quasi indenne dal dallo scontro di carri, ed ora, essendo planato tra le code di ratto, chissà che successo con le femmine!:)
Saluti e buona fortuna da Mr. Mist!

Ale ha detto...

E' vero, un appoggio di un nomade nei deserti di Yar-Mazar è buona cosa... ma quando lo ritrovano, questo qua???
Stai sintonizzato Mr.Mist, perchè nei prossimi post vedrai come le donne diventeranno purtroppo gioie e dolori per i PG, malgrado le code di ratto! ;)

steve ha detto...

dipenderà dalla generosità del master..................allora stiamo freschi!!!!!!!!

Ale ha detto...

uè, stiv, che fai?? dubiti???

steve ha detto...

non dubito..........ne sono certo