giovedì 29 gennaio 2009

68 - ARRUOLATI!

La curiosità spinge i nostri eroi ad allungare la strada per la fortezza del Governatore, passando vicino alle caserme dove sta avvenendo il reclutamento per Pinàr del Rio.
Dinanzi ai cancelli in ferro battuto alcune guardie centellinano il passaggio di un nutrito gruppo di aspiranti mercenari, un nugolo eterogeneo di persone di diversa estrazione, dal disperato alla caccia di denaro "facile", al combattente di professione.
Mentre gli avventurieri fanno per proseguire il loro cammino, si sento chiamare a gran voce da qualcuno nei pressi della cancellata. Girandosi, vedono avanzare attraverso la coda in attesa un soldato, appena uscito dal cortile della caserma. L'uomo si sbraccia per salutarli, sorridendo.
"Edbuin!" esclama Rune, riconoscendo la guardia di Tavistock.
"Ragazzi! Che piacere rincontrarvi! Dovevo immaginare che vi avrei ritrovati qui all'arruolamento! Avventurieri come voi non si lasciano scappare certe occasioni! Io sono venuto da Tavistock per portare alcuni miei uomini al Capitano Meis in supporto per la missione, e stavo per far ritorno a casa!"
"Veramente Edbuin, non eravamo qua per arruolarci..." precisa Rune.
"...ma in effetti un incontro con il Capitano Meis potrebbe non essere una cattiva idea" interrompe astutamente Gilead. "Edbuin, puoi farci parlare con lui direttamente?"
"Ma certo! Il Capitano Meis sarà felice di incontrarvi, e soprattutto potrebbe affidarvi incarichi speciali nella missione a Pinàr: sono pagati molto bene, e vi consiglio di ascoltare ciò che il Capitano avrà da dirvi e rifletterci bene, prima di continuare per la vostra strada!" esclama ammiccante Edbuin.

L'ambiente scuro del piccolo edificio secondario della caserma, una costruzione squadrata di pietra chiara, contribuisce a resistere al caldo opprimente della tarda mattinata di Salamanca.
Vincent Meis squadra attento gli avventurieri, mentre in sottofondo Edbuin ne tesse le lodi per l'aiuto portato a Tavistock. Lo sguardo fermo del Capitano denota intelligenza e esperienza nel suo lavoro. Ascolta attento. Il suo bicchiere di succo di frutti esotici è ancora intatto, a differenza di quello degli altri.
"Ciò che dice Edbuin conferma solamente ciò che avevo già sentito sul vostro conto" dice Meis "e non posso negare che gente come voi mi farebbe comodo in questa missione. Ma lasciatemi spiegare..."
Il Capitano si alza in piedi mentre racconta il retroscena degli eventi. Pinàr del Rio è una delle uniche due colonie indipendenti delle Isole, insieme a Hay-Quesada. La sua posizione la rende l'ultimo avamposto di civiltà prima delle terre inesplorate dell'isola di Alznar.
Negli ultimi tempi Pinàr ha subito alcune aggressioni da parte delle tribù di nativi che vivono nella foresta tropicale. Scaramucce a dire il vero, solo qualche spiacevole incontro tra alcune guardie e gli indigeni fuori dal centro abitato. Questo fatto non sembra riconducibile a nessun evento particolare, ed anzi, fino a poco tempo addietro i nativi non si erano mai spinti fuori dalla foresta.
Tuttavia la situazione si è fatta sempre più tesa, tanto che il Sindaco di Pinàr del Rio, Ronaldo Gutierrez, ha chiesto aiuto ai Governatori delle Isole Coloviane. E Salamanca è stata la prima a rispondere.
Per Salamanca aiutare Pinàr è un'astuta mossa politica, oltre che un dovere morale. Il Governatore Correia è ben consapevole che una potenziale alleanza con Gutierrez, e l'ingresso di Pinàr nel Governatorato di Salamanca, sarebbe un duro colpo al prestigio di Granada, oltre che un forte vantaggio geografico nelle rotte navali e nella lotta alla pirateria.
Pertanto Correia si è affrettato a fornire il suo appoggio al Sindaco, ma purtroppo i numeri della Guardia di Salamanca non sono sufficienti a far fronte anche a questa minaccia senza rinunciare al pattugliamento delle coste, alla sicurezza, alla lotta contro i pirati. Ecco il perché dell'arruolamento di mercenari.
"Questo è il quadro generale, ma accumulare soldati in difesa di Pinàr non risolverà il problema. Mi servono persone che Gutierrez possa utilizzare per risolvere alla radice il problema dei nativi, andando a fondo nella questione per far cessare gli attacchi una volta per tutte. Salamanca non vuole inutili stragi. Risolvere il problema senza spargimenti di sangue fa parte della linea di condotta di Salamanca e dei suoi militari... e cessare l'inimicizia con i nativi potrebbe essere ancora più vantaggioso."
Vincent Meis guarda gli avventurieri negli occhi: "Salamanca vi pagherà bene, il Governatore sa essere riconoscente con i suoi agenti migliori. Vi prego di rifletterci prima di prendere una decisione..."
I nostri eroi vengono lasciati soli con Edbuin mentre discutono sul da farsi, ma la decisione non tarda ad arrivare. Al ritorno di Meis, Gilead si fa avanti risoluto:
"Accettiamo!"

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Arruolatevi dicevano!
Girerete il mondo dicevano!

Dedowar ha detto...

Gran citazione!