lunedì 5 gennaio 2009

61 - LA TORRE E IL MAIALETTO

Il caldo rovente del mattino accompagna i nostri eroi lungo la strada in terra battuta che costeggia La Mayor. E' stata decisione comune quella di non fermarsi nella cittadina, per evitare di dare nell'occhio: la Reliquia è troppo importante e viene prima del resto.
La Mayor è un luogo che, nonostante appartenga al Governatorato di Salamanca, sembra essere un posto isolato dal resto del mondo. Gli scambi con la capitale sono molto scarsi, sicuramente inferiori a quelle che Salamanca ha con Tavistock, complice la posizione sfavorevole ai commerci.
Ma alla popolazione di La Mayor sembra stare bene così. Vita semplice, pesca e pochi problemi.
La compagnia raggiunge un incrocio a nord della cittadina: un sentiero si diparte dalla via principale, verso ovest. Una folata di vento caldo solleva la terra rossastra e secca dalla strada.
"Guardate là" dice Gimble indicando in fondo al sentiero. Due filari di alberi accompagnano lo sguardo fino ad una torre tozza che, solitaria, si erge in modo discreto, anonima, senza certamente dare l'impressione di dominare La Mayor.
Poco distante sulla strada principale, un contadino sta lavorando il piccolo orto della sua fattoria.
"Saluti, buon uomo" dice Gilead avvicinandosi. Il contadino smette di lavorare tergendosi il sudore della fronte, e guarda l'elfo ricambiando il saluto con un cenno del capo.
"Messere, sareste così gentile da dirmi cos'è quel torrione laggiù in fondo al sentiero?"
Il contadino scrolla le spalle: "Boh, Signore, non so dirti molto... come di sicuro gli altri qui a La Mayor. Si dice che il torrione è di un mago, un tipo strano che non si vede quasi mai qui attorno. Io non l'ho mai visto. Forse solo il sindaco sa qualcosa di più, ma io non gliel'ho mai chiesto."
Gimble richiama Gilead: "Non perdiamo altro tempo, andiamo. Meglio lasciar perdere e non fare domande strane in giro, per ora."

Gli avventurieri arrivano ai piedi della collina di Salamanca con il calar della sera. Affrontare la salita adesso significherebbe probabilmente non entrare in città, considerata la consueta lunga fila di mercanti ferma ai controlli della guardia cittadina. I nostri eroi concordano che la soluzione migliore è rifocillarsi e riposare alla locanda "Piè della Collina".
La locanda è un edificio grande, pensato per accogliere il gran numero di mercanti di passaggio. All'interno sono disponibili pagliericci nel salone centrale e camere private al piano superiore. Un grosso bancone si affaccia sul prato esterno, dove sono disposti una gran quantità di tavoli e panche all'aperto, sovrastati da gazebo di iuta per riparare gli avventori dal sole o dalla pioggia. Attorno ai tavoli sono disposte molte torce, ora accese per illuminare la buia notte tropicale in arrivo.
Hearst si avvicina seguito dagli altri al padrone della locanda.
"Buonasera oste, vorremo alcune stanze per la notte e una cena sostanziosa!" "Non abbiamo più stanze, solo pagliericci" risponde l'oste.
"Ma io ho chiesto delle stanze! Anche solo una, comune, ma..."
L'oste interrompe Hearst rispondendo con garbo, ma evidentemente seccato: "Signore, mi dispiace moltissimo di non potervi offrire il meglio della mia ospitalità, ma tant'è, dovrete accontentarvi. E per la cena non esitate a rivolgervi al banco!"
Lo sguardo degli avventurieri si posa sconsolato sulla ressa di persone che si accalca sul banco in attesa della cena. Quando un maialetto viene tolto dallo spiedo (subito sostituito con il porcello successivo da cuocere), gli avventori si accalcano per avere il loro pezzo, urlando e spintonandosi.
Hearst, o meglio il suo stomaco, non crede di poter resistere a tutto ciò. Il guerriero si avvicina spingendo e facendosi largo tra la folla fino al banco, tra le proteste dei mercanti attorno a lui.
"Quanto costa la cena?" dice Hearst, attirando l'attenzione di una pasciuta cameriera.
L'inserviente risponde sgarbata: "Sono due monete d'argento al pezzo... come dici? Vuoi tutto il maiale?! Ti costerà due monete d'oro! Ma devi comunque aspettare il tuo turno, il prossimo maialetto è già di questi signori..."
"Te lo pago cinque monete d'oro, ma non voglio aspettare di più! Il prossimo maialetto è mio!" urla Hearst. La frase del guerriero solleva le proteste dei mercanti in attesa: "Aspetta il tuo turno!", "Ma chi ti credi di essere!", "Ehi! Io il mio maiale l'ho già pagato e non voglio aspettare!"
L'oste si affretta dietro il banco in aiuto all'inserviente: "Calmi, calmi! Che succede?! Aaahh... il signore offre cinque monete d'oro per il prossimo maialetto?!"
"Già ma il prossimo è nostro! L'abbiamo già pagato!" urla irritato un mercante.
L'oste lo guarda e ribatte avidamente: "Sì sì, mercante, ma come m'insegnano quelli come te, io scelgo il mio miglior guadagno. Non sono mica qui a far beneficenza! Se il signore mi paga meglio di voi, il porcello è suo! E se qualcuno lo vuole, offra di più!"
Quando il maialetto ben abbrustolito viene tolto dallo spiedo e consegnato a Hearst su un vassoio metallico, si leva un rassegnato mormorio di protesta e sguardi torvi di mercanti infuriati si posano su di lui e sui compagni.
Quando il guerriero si avvicina al gruppo, Isabel lo riprende: "Hearst, dobbiamo stare attenti, non era il caso di ostentare così la tua ricchezza solo per cenare un po' prima."
Hearst la guarda, e con innocente naturalezza risponde: "Avevo fame..."

8 commenti:

Dedowar ha detto...

memorabile!.... e meno male che non ci dovevamo far notare!
Quoto anche la scelta dell'immagine. ^_^

Ale ha detto...

eh eh... il puccello è il puccello! come potevo lasciarmi scappare l'occasione di fare un post in suo onore??

steve ha detto...

certo che se non c'era hunter col cacchio che si mangiava........

Ale ha detto...

hunter???...non mi ricordavo che il tuo nome per intero era Hunter Hearst Helmsley!

Rune ha detto...

Ah City hunter , grazie per il maialino e per non dare nell' occhio

Rune ha detto...

Master non è che lunedì prossimo ci fai trovare una bella porchetta, sai tanto che giochiamo rende piu' caratteristica l'ambientazione.... ummmmmhhh porchettaaaaa...

Ale ha detto...

La porchetta unge le schede fino a renderle trasparenti! Cmq approvo, ma non capisco com'è che è il Master a dover far trovare una porchetta ai propri giocatori! D'altronde, il Master porta l'avventura, i giocatori la porchetta! Slurp! ;)

ventu ha detto...

questo si che e' roleplay ! :D