lunedì 22 dicembre 2008

57 - BATTAGLIE SENZA NOME

Grey cade in ginocchio esausto. La battaglia è terminata. I cadaveri dei sicari di Sharuk e i resti dei coboldi zombi giacciono a terra illuminati dalla fievole luce dei bracieri.
Il paladino si volta verso i nostri eroi, che lo osservano con sguardi carichi di interrogativi.
E' Rune a rompere il silenzio: "Perché ci hai mentito Grey... che fine ha fatto il tuo voto di non violenza?"
Grey si rialza: "E' vero, non c'è nessun voto di non violenza. Ma dovevo raggiungere Sharuk senza che mi sentisse avvicinarsi. Il mio avversario può percepire la presenza della mia spada, Candido Splendore. La mia arma è allo stesso tempo la sua allerta e la sua nemesi. Per questo Larus ed io abbiamo convenuto di rivolgerci a voi..."
"...per usarci e fare il lavoro sporco!!! Ti sarebbe bastato portarti un'arma di riserva invece che inventare questa messinscena, a partire dal sotterfugio del cofanetto. Tutta questa storia inizia a puzzarmi di presa in giro!!!"
dice Hearst, irritato.
"Calmati Hearst" interviene Gilead, "sentiamo le sue giustificazioni."
Grey non perde la calma che lo contraddistingue: "Vi chiedo perdono se vi siete sentiti usati, e vi capisco... ma non è così semplice... ed ora non c'è tempo per spiegare. Sappiate solo che il vostro aiuto è stato e sarà importante in una battaglia che dura da molto tempo contro il nemico che avete incontrato, una battaglia in cui sono coinvolte forze molto potenti. Come insegna il Santo Senza Nome, spesso sono coloro che agiscono sconosciuti a compiere grandi gesta, e costoro si avvicinano alla Santità nel silenzio, senza onori, senza gloria. Il mondo non ha bisogno di grandi eroi, ma di persone come voi, che insieme ad altri contribuiscano ad estirpare il Peccato: solo così, lentamente, passo passo, il Male verrà sconfitto e nostro Signore potrà tornare tra di noi, in un luogo identico al Paradiso originale che Egli aveva creato."
Grey si gira verso il luogo dove si ergeva lo specchio di vapori violacei: "Ora devo di nuovo chiedere il vostro aiuto: devo inseguire Sharuk al più presto prima che le tracce astrali lasciate dal portale si esauriscano. Più passa il tempo, più sarà improbabile raggiungere le vicinanze del luogo dove si è rifugiato."
Detto questo il paladino estrae un rosario e asporta alcune sfere.
"Ho bisogno che mi aiutate a creare un portale. Questo rosario aprirà un varco astrale verso il luogo in cui si è diretto Sharuk, ma è necessario canalizzare tutta l'energia divina possibile. Vi chiedo di raggrupparvi attorno a me mentre recito il rituale, e pregare. Isabel, ti supplico, guida i tuoi compagni attraverso la preghiera."
Lo sguardo di Grey si posa sulla Reliquia del Beato Berdingal nelle mani di Juan. Il suo sguardo incontra quello di tutti gli avventurieri.
"Sarete voi a portare la Reliquia a Lar..."
Gimble lo interrompe: "Grey sarò schietto con te: tu e Larus non siete gli unici a volere la Reliquia. Non so quale sia il motivo per cui fosse in vostro possesso, né quale sia la sua utilità per voi. Quello che so è che un oggetto sacro normalmente appartiene alla Chiesa, e pertanto la Chiesa la reclama..."
Lo sguardo benevolo di Grey si posa sullo gnomo: "Gimble, la Reliquia è nelle vostre mani. Voi vi siete fidati di me, ora io non posso fare a meno di fidarmi di voi. La scelta è vostra, qualunque essa sia". Grey sorride al gruppo: "So che farete la cosa giusta..."

1 commento:

Ale ha detto...

Buon Natale a tutti i miei lettori, a quelli che hanno lasciato un segno sul blog, e a quelli che leggono in silenzio ;)