lunedì 7 dicembre 2009

139 - VIA DI FUGA

La torcia di Rune illumina lo stretto passaggio laterale. Un cunicolo, scavato nella roccia, che lascia la spirale di scalini del Pozzo per inoltrarsi nelle profondità della collina.
"Dove porterà?" chiede Isabel, sapendo che nessuno ha la risposta alla sua domanda.
"Non ne ho idea, ma è sicuramente il passaggio che ha preso Zaran" risponde Rune, che nel frattempo si è sporto da un'arcata, guardando nelle profondità del pozzo. Gli occhi del monaco intravedono la superficie scura dell'acqua alcuni metri sotto, indice che la discesa termina poco oltre.
I nostri eroi non indugiano oltre, ed entrano nel cunicolo.
Il tunnel è lungo e stretto, e permette di procedere solo in fila indiana. Sembra interminabile, sempre uguale, con la sua costante leggera pendenza in discesa. Ogni metro è identico al precedente, nessun segno, nessun dettaglio che permetta di distinguere, di capire la propria posizione. Un contesto che alimenta una opprimente sensazione di soffocamento.
Ad un tratto Rune, che guida la fila, si ferma.
"E'... chiuso!" sentenzia voltandosi verso i compagni. Il cunicolo si blocca effettivamente pochi metri più avanti.
"Non è possibile!" dice Gilead. "Fammi controllare."
L'elfo si avvicina alla parete, e cerca con occhio esperto. Dopo pochi istanti, esercita una leggera pressione sulla roccia. Una porta nascosta si apre verso l'esterno, e la luce invade accecante il tunnel.
Il passaggio sbuca in una piccola grotta, illuminata dalla luce del sole pomeridiano. Gli avventurieri escono mentre i loro occhi si abituano. Nell'antro c'è un vecchio bivacco.
I nostri eroi si guardano attorno incuriositi. Gilead esce all'esterno della caverna: appena fuori nota una mangiatoia, e delle corde. Un minuscolo gruppetto di alberi nasconde la radura antistante la grotta.
L'elfo si guarda attorno: il sole non si vede, le ombre sono proiettate nella direzione del suo sguardo. Sono sbucati ad est. Gilead cammina veloce, addentrandosi tra gli alberi... impronte di zoccoli... c'era almeno un cavallo qua fuori, ecco perché la mangiatoia e le corde. Superate le piante, il ranger si volta, per constatare ciò che sospettava: sopra di lui si innalza il lato orientale e ripido della collina di Salamanca, sulla cui sommità torreggiano le mura cittadine. Sono usciti, questa era la via di fuga delle Lacrime Rosse... e anche di Zaran a quanto pare.
Gilead fa ritorno dai compagni, comunicando ciò che ha trovato. Ormai il negromante sarà lontano, e non sanno che direzione abbia preso. Inoltre, a differenza del nemico, i nostri eroi sono appiedati.
"Non credo sia saggio gettarci ora in un inseguimento" afferma Isabel, raccogliendo l'approvazione dei compagni. "Torniamo su, penso sia il caso di pianificare le nostre prossime mosse con l'aiuto di Jeros. Visto quello che abbiamo scoperto, è probabile che ci attenda anche un colloquio con il Governatore..."

7 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Peccato mi aspettavo un lungo viaggio nelle tenebrose viscere del pozzo. Beh poco male sarà per la prossima!
Salutoni

Libertè ha detto...

Ho letto il post di prima e questo e commento qui...Ma povera Isabel!!!!Nessuno se ne accorge???
Comunque ora che sono salvi, può dirlo...

Ale ha detto...

@Mr. Mist: eheheh, tutti si sarebbero aspettati un bel sotterraneo pieno di creature da trifolare ma.... perchè? Chi avrebbe avuto interesse a costruire una cosa del genere? Alle Lacrime Rosse era più utile una via di fuga, sebbene poi per eccesso di confidenza nelle proprie possibilità non l'abbiano utilizzata...

@Libertè: nessuno se ne accorge di cosa? del veleno? non ha effetti visibili, per ora...
Ora sì, potrebbe dire di avere bisogno di cure. Ammesso che esistano...

jamila ha detto...

Sì che esistono! Noi l'abbiamo trovata! Trovata nel vero senso della parola...

Ale ha detto...

Jamila, tu sei una giocatrice navigata, lo facevo per creare un po' di suspance a Libertè! ;)

jamila ha detto...

No, è che ce la siamo fatta un po' sotto anche noi...

Mr. Mist ha detto...

Bella domanda Ale, francamente non ti so rispondere, ammetto però di non aver mai pensato che le lacrime rosse si fossero costruite un dungeon sotterraneo, magari pieno di creature nefaste, anche se le fogne di una grande città sono piene di pericoli mortali per chi non le conosce bene (anche solo perdersi lì dentro può essere assai pericoloso).
Io pensavo invece che Zaranzargul avesse deciso di attirare i nostri eroi in una sorta di trappola, con l'obbiettivo non dichiarato, ma perseguito, di eliminare tutti gli eventuali scocciatori sfuggiti o sopravvissuti allo scontro con Kade: massimo risultato con minimo sforzo!