martedì 18 agosto 2009

113 - ACQUAMARINA

"E' un'acquamarina."
Il gioielliere rigira la pietra tra le sue mani mostrandola a Hearst.
"Vale la bellezza di seicento pezzi d'oro, ma ve la lascerò per cinquecento; proprio perché siete voi, signore..." dice il negoziante, mentre il suo volto si contrae; gli angoli della bocca ripiegati verso il basso sembrano rendergli impossibile il sorriso, che si trasforma invece in una smorfia bizzarra.
Hearst annuisce. Ognuno dei compagni ha speso il suo denaro come meglio credeva, del resto, per ciò che riteneva importante. Inoltre, aveva appena contribuito ad acquistare l'argentatura per un bastone da donare a Rune! No, nessun rimorso: Occhi Blu è importante per lui.

I consueti occhi intensi fanno capolino dallo spioncino della porta della Casa che non c'è. Quando l'uscio si apre, Occhi Blu accoglie Hearst con il suo caldo sorriso e lo sguardo ammaliante. La figura sinuosa della ragazza è avvolta in un lungo vestito del colore del mare, che come acqua aderisce alle sue forme perfette, lasciando ben poco all'immaginazione. Le parole gentili di benvenuto della fanciulla suonano distanti e ovattate nella mente del guerriero, completamente obnubilata dalla sua bellezza.
Hearst non è bravo nei convenevoli: senza dire nulla, prende dalla tasca l'acquamarina e la porge a Occhi Blu. Questa volta, è il turno della ragazza di rimanere senza parole.
"Ecco... è per te... come mi avevi chiesto. Una gemma blu come i tuoi occhi, un dono che solo sguardo mi ricordi di te!" Il cuore di Hearst batte forte, in preda ad un'infantile eccitazione. "Adesso... sarai mia?"
Occhi Blu si riprende dalla sorpresa. Avvicina le sue labbra a quelle di Hearst e lo bacia. Un bacio sfiorato, leggero, da cui si ritrae immediatamente.
"Non ancora, Hearst... ma ti offrirò di più. Seguimi."

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