venerdì 8 aprile 2011

225 - I MORTI DEL LAGO

Il contatto con l'acqua gelida. Il cuore che batte all'impazzata. La paura, improvvisa.
L'agitazione impedisce a Hearst nuotare veloce come dovrebbe. Un prigioniero l'affianca nell'acqua.
Il guerriero lo afferra, deve ostacolarlo. Ma le sue mosse sono confuse, impacciate, dettate dall'istinto. Hearst affonda, il suo avversario lotta, lo tiene sott'acqua. Beve.
Una mano fredda e ossuta gli cinge la caviglia. Occhi gonfi e vitrei osservano il guerriero dall'abisso mentre l'aria viene a mancare, lo chiamano verso la sua tomba nell'oscurità. Si sente tirare verso il basso, mentre il terrore lo scuote.
Hearst si agita con violenza scalciando con tutte le sue forze. L'artiglio dell'affogato perde la sua presa. Il guerriero cerca di riguadagnare la superficie: il suo avversario umano non lo forza più sott'acqua, ma sta già nuotando rapido verso la meta.
Quando Hearst riemerge gli sembra di dover inspirare tutta l'aria del mondo. I polmoni gli dolorano, tossisce, ma non deve perdere altro tempo. Le mani sotto di lui lo inseguono, il primo dei suoi avversari sta approdando all'isolotto della Torre dei Cubi.
Con grandi bracciate Hearst cerca di recuperare, puntando dritto all'obiettivo. Non deve fermarsi. Non deve pensare. Se è tempo di morire, così sia.
Hearst pensa solo a nuotare: non può, non vuole accorgersi che il suo avversario di poc'anzi viene trascinato nelle profondità dalle braccia dei morti affogati. La torre è così vicina...
Le dita di Hearst afferrano la roccia dura dell'isolotto centrale, i suoi bicipiti si contraggono per sollevarlo dall'acqua, ma all'ultimo istante, il lago lo reclama. Un artiglio verdognolo lo afferra al polpaccio, facendolo sanguinare.
Il guerriero cerca rapido l'ascia di pietra del capo dei cannibali che s'era legato alla cintura e la schianta con violenza sulle carni gonfie del lacedon. Il colpo s'infrange contro le ossa del gomito del non morto, spezzandole e piegando l'articolazione al contrario, annullando la forza della presa.
La Torre dei Cubi è davanti lui, ma i suoi avversari sono in netto vantaggio. Un primo prigioniero dalla muscolatura nervosa è già quasi a metà della scalata, mentre un altro individuo ha da poco iniziato la salita.
"HEARST!!!" l'urlo dalla scogliera alla sua sinistra lo distrae per un istante. Il suo sguardo incrocia quello di Gimble, che assieme a Rune s'affaccia dall'entrata laterale della grotta.
Poco importa. Se vorranno collaborare, bene. Hearst è comunque qui per vincere.

6 commenti:

Mr. Mist ha detto...

"One man, one goal, one mission!"
Hearst ha proprio lo spirito giusto di un avventuriero!
Tornando al fatto che sia uno dei più popolari nel gruppo, probabilmente è dovuto al fatto che tra tutti riesce ad essere interessante anche fuori dal suo ruolo, mi spiego, quando c'è da menare le mani anche Rune e Gilead compiono degli atti incredibili, roba che in un film d'azione strapperebbe più di un applauso, Isabel quando c'è da ponderare una decisione è la più profonda capace di rendere un semplice ragionamento in una scena madre! Gimble e Juan sono gli oratori del gruppo che sanno gestire in modo arguto gli incontri parlamentando con altri personaggi in modo efficace ed a volte spassoso!
Hearst fa un po' di più di quello che è il suo rulo da guerriero che spacca tutto ed il fatto di essere a volte un po' cialtrone e perennemente arrapato ce lo fa amare in modo particolare!

Ferdi ha detto...

Oratore....mi piace XD XD

per ovvi motivi di romanzo il buon Master non scrive tute le volte che Juan e Gimble si uccidono di alcool e tutte le volte che litighiamo

altrimenti ce ne sarebbero da dire
e le stupidate dette che a volte escono al tavolo non si possono mettere su una narrativa, ma vi assicuro che c'è sempre un modo per fare attriti XD XD

steve ha detto...

signori io uso un pg tratto da un personaggio prodotto in parte dalla wwe e in parte mio! tralasciando il fattore narrativo di alessandro, mi è più facile "recuperare" un atteggiamento, una frase, ecc. da fare o dire! è anche ovvio che certi personaggi sono più facili da interpretare quando li senti tuoi...se Hearst morisse non dico che "morirebbe una parte di me", ma sinceramente ci sono molto affezzionato...

Anonimo ha detto...

grande Steve...
adesso Hearst non deve far altro che "giustiziare" Isabel...

>-]

Llukas

steve ha detto...

...quella lui non la tocca neanche col suo "pisellophen"(vedi il grande Zohan!)

Ale ha detto...

Ferdi ha sintetizzato molto bene il concetto. Il fare cialtrone di Hearst finora si è prestato meglio alla narrazione, più di altri episodi.

@Steve: come direbbe il grande Zohan "nonononononononono!!!"