giovedì 18 marzo 2010

158 - IMPRESSIONI

"... e usciti dalla Brocca d'Argento abbiamo preso la strada che sale verso le miniere e poi devia verso nord, in direzione del faro" dice Gimble, quindi sorseggia un po' del suo ennesimo rum della giornata.
Il sole filtra dalle finestre dello Scoglio Cinereo, mentre lo gnomo continua il suo racconto ai compagni, riuniti in taverna dopo l'incontro col sindaco.
"Da là in alto potevamo vedere oltre le mura. C'erano un sacco di cadaveri sotto il sole, avvolti in sudari bianchi, disposti ordinatamente lungo il lato nord-est del cimitero-fortezza." Gimble appare pensoso: "Mi sarei aspettato di notare fosse comuni, ma non se ne scorgevano dalla nostra posizione, a meno che non si trovino nell'area a occidentale, quella non visibile dal sentiero soprelevato."
"Tuttavia" riprende Juan "l'arrivo di un passante a cavallo, armato, ci ha convinto ad abbandonare l'appostamento. Meglio evitare di destar sospetti, per il momento..."
"Dobbiamo entrare là dentro. Stanotte." dice Gimble.
"Dimentichi che il sindaco ci concederà un lasciapassare solo domani, come ti ho detto..." ribatte Rune.
"Perdona se sono malfidente, Rune" dice Gimble, sfregandosi la barba. "Juanito potrà anche essere il miglior sindaco del mondo, ma perché *domani*? Forse è come dici tu, è solo schiacciato dal peso delle decisioni, ma se così non fosse? Otterremmo un lasciapassare per andare a vedere ciò che vuole farci vedere! Ho il sospetto che al cimitero troveremo informazioni interessanti, e non vorrei sprecare l'effetto sorpresa..."

Il rosso del tramonto si riflette sui ciottoli delle vie semi deserte di Puerto del Principe, mentre Heart si dirige verso il centro della città dopo aver oltrepassato la piazza del mercato del porto. Un paio d'ore libere gli consentiranno di rimediare qualche moneta dalla vendita dell'armatura di maglie del soldato di Castellòn trovato morto nella tana dell manticora. E magari di trovare anche qualcosa di nuovo per lui. E magari di trovare anche un po' di "divertimento".
Ad un tratto un carretto trainato da due monatti avvolti nei loro manti neri svolta nella stretta viuzza da cui proviene il guerriero.
Hearst si schiaccia al muro per permetterne il passaggio. I monatti gli lanciano occhiate fuggenti, ma passano silenziosi trainando il loro carico di morte.
Hearst ha un brivido alla schiena; osserva i cadaveri, quella povera gente, ammassata su quell'asse di legno con le ruote. Giacciono in pose innaturali, coperti di pochi stracci. Sono morti da poco, raccolti or ora dai bordi delle strade, dalle case infette. Non si sente il tanfo della putrefazione, non ancora.
Hearst solleva lo sguardo: ne ha viste tante, nulla lo impressiona più facilmente. Ma questo... improvvisamente i suoi occhi incrociano quelli di uno dei monatti. Immediatamente, l'uomo ammantato abbassa lo sguardo, tirandosi il cappuccio sugli occhi. Quell'uomo aveva notato l'interesse di Hearst per i defunti, e lo stava fissando!
Il guerriero decide di continuare per la sua strada, meglio lasciar perdere per ora.
Tuttavia le sorprese per Hearst non sono finite. Mentre chiede informazioni su dove trovare un armaiolo a uno dei pochi passanti, nota una donna, che lo incrocia passandogli di fianco e dirigendosi verso la piazza del mercato del porto.
Hearst non riesce a credere ai suoi occhi. Le parole gli si spezzano in gola, tanto che il suo interlocutore cerca di assincerarsi che stia bene. Lei non l'ha visto. O forse ha finto di non vederlo, di non riconoscerlo. E' impossibile.
Solo un sibilo filtra dalle labbra di Hearst: "Mara....."

5 commenti:

Mr. Mist ha detto...

...Per la serie: " A volte ritornano..."

Anonimo ha detto...

La cosa si fa interessante...
J

Sommo Kuduk ha detto...

sempre a mettere in difficoltà il povero hearst, sei proprio un DM crudele!!!

Ale ha detto...

non è vero! :)

MetalDave ha detto...

E questa volta le mazzate non si evitano!