giovedì 20 agosto 2015

467 - EPILOGO

Isabel osserva l'orizzonte dall'ampia terrazza del Monastero dei dervisci del Santo Drago. Il vento fresco dell'inverno di Kal-Mahda le scompiglia i capelli mentre i suoi occhi si perdono sulle vallate e sul deserto a nord, e la sua mente s'immerge nei ricordi.
"E' già passato un anno..." mormora.
Un anno da quando attraversarono lo specchio nero. Un anno da quando Gimble non c'è più.
Un groppo le stringe la gola quando ricorda quella ricca stanza in un palazzo di Ouarzazade in cui si materializzarono, e l'apprensione con cui attendeva l'arrivo del compagno dall'altro lato del portale. Quando emersero solo Rune ed Hearst capì...
Sei stato un eroe Gimble, un eroe silenzioso che il mondo non conoscerà mai... se solo tutti potessero sapere...
Il palazzo di Ouarzazade era probabilmente uno dei rifugi di Zaranzargûl, un luogo riccamente arredato ma allo stesso tempo anonimo. La città nel deserto era in tensione quando arrivarono. Sebbene non fossero ancora scoppiati disordini, le notizie provenienti da Bakaresh l'avevano spinta sull'orlo del precipizio. Solo la sua natura di crocevia e la naturale e più ampia tolleranza dei suoi abitanti avevano evitato il peggio. Ma era solo questione di tempo.
Riposarono lo stretto necessario e ripartirono per il Passo di Sarir, dove appresero da Padre Koztan che l'improvvisa scomparsa del nuovo Granduca alcuni giorni prima aveva gettato nuovamente nel caos Bakaresh.
Ancora sangue, ancora morte.
Raggiunsero quindi il monastero dei dervisci sulle Montagne Aride, dove ritrovarono Ashanti e Sahla. Spiegarono l'accaduto e fu liberatorio, ma allo stesso tempo il Maestro si rabbuiò realizzando quanto l'ombra del Peccato si stesse allungando sul creato.
Il Capitano partì qualche giorno dopo in missione diplomatica alla volta di Berenzan, con l'intenzione di sollecitare l'aiuto dell'Impero e portare le ultimi terribili notizie: la situazione a Kal-Mahda stava precipitando, con il Granduca vacante, l'Ordine del Drago a pezzi, la Chiesa di Mujon decapitata e la costante minaccia di Yar-Mazar. Bovak andò con lui, quindi per la sua strada. Da allora nessuno sa dove sia, così come nessuno sa se Sahla riuscì nel suo intento. Certo è che l’Impero mosse le sue pedine di lì a poco. Mallorea non poteva permettersi di mettere a rischio l'incolumità di un così importante baluardo contro gli infedeli ai suoi confini meridionali.
Venne convocato in fretta e furia un Consiglio a Millenia, in cui, con la Chiesa di Mujon indebolita, ebbero grande peso nelle scelte le pressioni della Confraternita Arcana di Naama Sul.
I maghi spinsero perché si favorisse una successione sul trono di Kal-Mahda della famiglia regnante di Naama Sul, i Bezir, gli unici economicamente e militarmente in grado di riprendere il controllo di Bakaresh e del Granducato.
Il capostipite Bashar Bezir si dimostrò ben felice di sostenere l’Impero e venne nominato Granduca, mentre le donne della famiglia Naxxar - Leila, Malika e Naima - vennero esiliate nel momento in cui la nuova dinastia s'insediava schiacciando nel sangue ogni opposizione.
Alcuni passi alle spalle di Isabel la distolgono dai suoi pensieri. Rune le appoggia una mano sulla spalla.
"Cosa farai? Hai deciso di restare?" le chiede il monaco.
La chierica scuote la testa: "No, e tu?"
"Nemmeno."
"Questo posto ormai fa troppo male. E' una terra martoriata costellata di tristi ricordi..."
"Hearst e Juan sono impazienti di partire. Vogliono andare a nord. Ma aspetteranno ancora qualche giorno che ci prepariamo..."
Isabel sorride amaramente e appoggia le mani sulla balaustra della terrazza. Siamo stati tutti segnati nel profondo da ciò che è accaduto nella Fossa, pensa. Siamo stati legati indissolubilmente da qualcosa di enorme e spaventoso che abbiamo dovuto affrontare, ma allo stesso tempo questo legame che ci accomuna è fonte di un dolore intenso e costante, di una tristezza latente che ci accompagna ogni volta che incrociamo lo sguardo tra noi. E' qualcosa che ci consuma dentro, pian piano, da cui però siamo incapaci di separarci.
"Ci vorrà tempo Isabel... è difficile, per ognuno di noi..."
Sembra che il monaco possa leggere i suoi pensieri.
Isabel si volta, il mantello si alza sbattuto dal vento. E' tempo di prepararsi, di viaggiare ancora.
Si ferma per un istante, appena di spalle al compagno.
"Lo spero Rune. Lo spero davvero..."

8 commenti:

Ale ha detto...

Ora è davvero finito...

MaxDZ8 ha detto...

Il viaggio dei personaggi non è finito ma non potremo più seguirli. Complimenti, è stato veramente un racconto eccellente, mi ha tenuto compagnia per diversi anni e fino all'ultimo post ho aspettato con impazienza il prossimo episodio.

Peccato che da quanto ho capito abbandonate anche spinti da ragioni esterne. Vi auguro magari di fare qualche one-shot da un paio di settimane al colpo.

I miei migliori auguri a tutti! Ottima prestazione!

andrea ha detto...

Arrivare all'epilogo lascia sempre un po' di amaro in bocca: vorrei continuasse, mi sono davvero affezionato ai personaggi e mi sono sentito coinvolto da una bellissima storia.
Ed il tuo modo di raccontare è davvero coinvolgente. Meglio di tanti libri.

Complimenti a tutti, master e giocatori.

Spero in futuro di leggere ancora i resoconti delle vostre avventure!

--
Andrea
http://laricchezzadeldeserto.blogspot.it/

Ale ha detto...

@Max: grazie a te per averci seguito per tutto questo tempo! Purtroppo sì, i nostri eroi proseguiranno il loro cammino, ma nemmeno io so dove andranno. Tuttavia chissà, magari un giorno torneranno e li potremo rivedere in azione... :)
Le ragioni esterne ci hanno costretto ad abbandonare D&D, un gioco troppo "pesante" da gestire con poco tempo a disposizione, ma molte altre avventure continuano al suo posto. La nostra passione non si ferma, c'è chi va e c'è chi viene dal gruppo, ma continuiamo a giocare.

@Andrea: grazie anche a te per esserti unito alla fine ed aver letto tutto. E' sempre una soddisfazione enorme riuscire a coinvolgere un nuovo lettore.

Per entrambi, restate sintonizzati ancora per un poco su questo blog, pubblicherò ancora qualcosa. E continuate a seguire One Shot perché sarà lì che pubblicherò nuovi resoconti o possibili ritorni di fiamma dei nostri beniamini!

Mr. Mist ha detto...

Leggere l'ulimo post è stata un'emozione molto forte Ale, e mi lascia un po' di malinconia, il finale è pefettamente in linea con il tipo di campagna che hai creato, molto veritiero e senza un happy end a tutti i costi. Questo è il fascino meraviglioso di Sussurro di even ti permette di sognare ma in modo credibile, vero, anche se a volte come in questo momento in cui ci separiamo dai personaggi che sentiamo un po' come amici, un po' difficile!
Grazie amici miei! Buon viaggio!

Nicholas ha detto...

Sarebbe bello se i pg scrivessero il loro epilogo: dove sono i loro personaggi adesso?
Cosa sono diventati?

Cmq anche io mi aggiungo al coro dei dispiaciuti, quando finisce una campagna è sempre triste, sopratutto se uno sa che è l'ultima.
Ma non disperare, con i miei pg siamo già d'accordo, un giorno, quando saremo vecchi, ci ritroveremo alla bocciofila con lo screen master, D&D 8.5, dei dadi da 20 e giocheremo ogni settimana.
Sono sicuro succederà così anche per voi.
Gli accadimenti della vita possono rallentare le persone ma non possono fermare la fantasia, e quella viene sempre fuori e ti spinge a giocare ancora.

Ci vediamo su one-shot!

Ale ha detto...

@Mr. Mist: grazie a te Mr. Mist. La malinconia è stata forte anche per me. Anche se la campagna è finita da due anni, questo post è stato proprio come girare l'ultima pagina del libro che ha rappresentato quella fase della mia vita. I nostri eroi sono andati per la loro strada. Speriamo solo che il tempo ci permetta un giorno di vederli ricomparire all'orizzonte...

@Nicholas: non credo che scriveranno mai il loro epilogo. E' passato troppo tempo, i destini dei PG sono rimasti volutamente aperti, qualcuno ha smesso di giocare.
Il dispiacere quando si chiude una campagna c'è, ed ora si deve tener duro cercando di giocare quando si può, con prospettive più limitate, in modo diverso. Ma verrà il giorno in cui potremo riprendere alla grande.
Anche io ho il tuo stesso progetto-bocciofila, attendo il remoto traguardo della pensione solo per quello. In alternativa alla bocciofila anche il ricovera va bene, lì le sessioni potrebbero addirittura essere quotidiane, magari a giochi diversi ogni giorno! :D

Mr. Mist ha detto...

Immaginando una situazione simile alla bocciofila mi sono immaginato a lanciare il d20 come una boccia oppure ad andare ad assistere alle partite dei ragazzini dispensando suggerimenti improbabili e dissentendo dalle loro scelte strategiche e se mi daranno del vecchio rin*****nito risponderò loro quello che una persona saggia un giorno ha scritto: "Non si smette di giocare perchè s'invecchia, s'invecchia perchè si smette di giocare!"