martedì 19 febbraio 2013

343 - IMPASSIBILE

Isabel attende a lungo in una piccola sala spoglia seduta sull'unica panca angusta disponibile. Il sole è tramontato da un po' e la luce ballerina di una fiaccola è la sua unica compagnia.
Finalmente il Capitano Sahla entra dalla robusta porta di legno. E' solo.
"Spero che i miei uomini vi abbiano trattato con riguardo, Contemplatrice" dice mostrandosi gentile. Il suo tono è pacato, lo sguardo rassicurante.
Isabel non risponde limitandosi ad una smorfia di disappunto.
Sahla si siede al suo fianco sulla panca, e con delicatezza le chiede di spiegargli cosa sa del mostro che ha seminato il panico in città, e qual è il coinvolgimento suo e dei compagni. Il Capitano sottolinea che il suo non vuole essere un atto di accusa, ma solo un reciproco scambio di informazioni per garantire al meglio l'ordine cittadino.
Sahla sembra sincero, sembra voler appianare le divergenze avute in passato. Com'era già accaduto il Capitano mostra di essere una persona molto diversa quando si trova in una situazione che non lo mette sotto pressione. Ad Isabel è ormai chiaro che la sua aggressività non è altro che un modo di scaricare lo stress. Tuttavia decide di mantenersi fredda e distaccata, tagliando sui convenevoli, negando di sapere da dove veniva il mostro e ribadendo la casualità della loro presenza.
Isabel sa che Sahla ha le mani legate, non ha modo di contraddire le sue parole. Per lui è un vicolo cieco, e la chierica trova conferma delle sue percezioni dal momento che il Capitano fatica a trattenere la propria irritazione.
L'atteggiamento di Sahla muta radicalmente, da gentile a minaccioso. Non gli piace essere preso in giro, ma Isabel sa che non può fare nulla. Il Capitano trema di rabbia, promette che li farà pedinare giorno e notte. Isabel lo fissa impassibile.
Sahla se ne va sbattendo la porta. Poco dopo una guardia torna affermando che il Capitano ha dato ordine di rilasciarla.

Quando Isabel arriva alla Locanda Spinarossa i compagni sono già lì, ed è in corso un acceso battibecco tra Hearst e Juan. A quanto pare il coloviano, risentito per il fatto di essere stato abbandonato dal guerriero ai bagni e ritrovandolo comodamente a cena dopo la sua fuga dalle guardie di Sahla, ha deciso di fargliela pagare ribaltandogli in testa un po' di pietanze. Inutile aggiungere che l'affronto è subito degenerato in una mezza azzuffata, giusto per non dare nell'occhio...
Solo l'arrivo di Rune e Gimble e l'intercessione di Khalid con alcune guardie di passaggio ("suvvia, é solo uno screzio tra amici...") ha evitato che gli armigeri insospettiti approfondissero l'identità dei due.
Isabel scuote la testa, quindi zittisce i due litiganti: "E' meglio se la piantate di dare in escandescenze, Sahla ci tiene d'occhio."
"Ceni?" le chiede Gimble saltando di palo in frasca.
Lo sguardo di Isabel cade sulla crema di melanzane che imbratta i capelli di Hearst: "No, grazie, non ho fame. Ho solo bisogno di dormire."

6 commenti:

MaxDZ8 ha detto...

Mh, era veramente necessario?

Mr. Mist ha detto...

In effetti vedere Hearst coi capelli imbrattati di crema di melanzane farebbe assare la fame anche a me! X-D

Ale ha detto...

@MaxDZ8: Non era assolutamente necessario, anzi vista la situazione non poteva che essere controproducente! Tuttavia su questi aspetti il buon Juan è parecchio suscettibile (e anche se il buon senso del giocatore suggerirebbe di lasciar correre, la giusta interpretazione del ruolo non lo permette!)

@Mr.Mist: sì l'immagine è volutamente raccapricciante!

Ursha ha detto...

p.s. bellissima immagine, mi sa che te la ruberò come portrait per Camelia Farnese

Mr. Mist ha detto...

Quoto Ursha davvero un'immagine bellissima, mi ricorda le guerriere del manga Claymore.

steve ha detto...

Questa e' un'immagine di quel manga