martedì 12 febbraio 2013

342 - CAMBIO DI PRIGIONIERI

Rune e Isabel, giunti da Rabiaa, vengono accolti dalla maga sulla terrazza, da cui si gode una magnifica vista del crepuscolo sopra la città. Rabiaa contempla il paesaggio distesa su un comodo baldacchino.
Il monaco e la sacerdotessa spiegano nel dettaglio l'accaduto. La maga ascolta attentamente, quindi incarica il genio di seguirli per verificare la morte del predatore. Questi si inchina e senza dire una parola muta il suo aspetto in quello di umano dai tratti Yar'i e dal colorito malaticcio.
I tre s'incamminano verso il vicolo dove li attende Gimble, lungo la discesa che conduce all'Arco di Dyarx. Giunti a metà tragitto Rune nota all'ultimo qualcosa che non va. D'istinto si muove rapido nascondendosi tra le abitazioni che costeggiano la via.

Un movimento imprevisto del cavallo fa sobbalzare Juan.
"Ma lo sai portare un cavallo?" si lamenta il coloviano.
"Piantala" gli risponde la guardia cittadina che guida l'animale.
Juan lo monta davanti a quest'ultima, con le mani legate con della corda.
"Smettila di lamentarti farabutto" riprende l'altro cavaliere al passo al loro fianco. "Tra poco saremo all'Alhambra, così potrai riposarti le gonadi in caserma mentre cerchiamo i tuoi soci."
Juan fissa astioso la coppia di persone che ha causato lo scartamento del cavallo, un uomo dal colorito insalubre e una donna che cammina a testa bassa... in armatura... con il simbolo di Erevos...!
Juan non riesce a trattenere un sussulto di sorpresa, che non passa inosservato al suo secondino. Insospettito fa rallentare il cavallo e osserva la strana coppia. Riconoscere nella donna la chierica in combutta con il coloviano descritta da Sahla è un attimo.
"Ehi tu! Ferma!"
La distrazione di un istante della guardia, che molla le redini per indicare la donna, e Juan è già balzato giù da cavallo, come un fulmine si infila tra le strade secondarie.
"Bastard...!"
"Vado io!" dice la seconda guardia, spronando il cavallo all'inseguimento.
Il soldato rimasto scende dal suo destriero imprecando infuriato, intervallando alle parolacce i suoi atti di accusa verso la sacerdotessa.
"Ora verrai anche tu all'Alhambra, ne avrete di cose da spiegare a Sahla!"
Isabel protesta invano, fingendo di non capire cosa sta accadendo, ma la guardia non vuol sentire ragioni. La sua ira si rivolge poi al genio, e non riconoscendolo tra i ricercati, lo interroga sulla sua identità, trattandolo malamente quando il soggetto si limita a tacere. Irritato si rivolge a Isabel: "E questo chi diavolo è?"
"Non ne ho idea. Non lo conosco."
"Ma se camminavate fianco a fianco!"
"E' un caso. Non l'ho mai visto prima. Non vedi che è solo un passante spaventato? E se fossi in te ci starei lontano, guarda che colorito, chissà che malattie ha!"
"Porc...! Ehi tu, vattene!" grugnisce facendo cenno al genio di circolare.
Nel frattempo l'altra guardia torna a mani vuote: "Quel cane si è dileguato!"
"Non importa, abbiamo questa qua. Adesso andiamo, e speriamo solo che il Capitano non s'incazzi..."

Quando gli armigeri si allontanano con Isabel, Rune esce dal suo nascondiglio. Al monaco resta ben poco da fare se non raggiungere Gimble con il genio. Durante il tragitto prova a scalfirne il silenzio, senza successo. Il servitore di Rabiaa tace impassibile. Se non avesse dato l'impressione di capire gli ordini della sua padrona, si potrebbe dire che è sordo oltre che muto.
Arrivati a destinazione, Rune spiega allo gnomo gli ultimi accadimenti. Quindi Gimble mostra al genio il cadavere del predatore etereo usando la Lanterna della Rivelazione, prima di restituirla.
Il genio constata, fa un inchino di saluto e se ne va.

2 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Oramai quando Sahla scopre che in un qualche casino sono coinvolti i nostri eroi va in frenzy berserker!

Ale ha detto...

eh sì, ormai li tiene d'occhio eccome!