lunedì 27 dicembre 2010

205 - LA TORRE DEI CUBI

"Sentite anche voi questo rumore?" chiede Gilead.
Isabel, Gimble e Hearst annuiscono, Grolac barbotta qualcosa di incomprensibile. Acqua, acqua che scorre.
Incapaci di attendere senza far nulla il ritorno di Juan e Rune, i nostri eroi hanno deciso di avventurarsi nelle zone attorno al labirinto dell'Inevitabile, nonostante i rischi paventati da Taleryn.
"Dobbiamo almeno avere una prima mappatura dell'area" si era giustificato Gimble col vecchio mago "e per orientarci Grolac ci farà comodo. Vero nano, che verrai con noi?"
Una minaccia travestita da proposta, che il nano ha dovuto accettare controvoglia.
Gilead avanza, seguito da Hearst che regge la torcia. Alla fine del lungo cunicolo, il passaggio si biforca. A destra, un ponte di legno e corde lungo una decina di metri attraversa un antro cavernoso in cui scorre impetuoso un fiume sotterraneo.
"Dev'essere il fiume di cui parlava Taleryn" afferma Gilead "Questo significa che dall'altra parte del ponte ci sono gli accampamenti dei prigionieri."
"Già" concorda Gimble, "e per arrivare qui non abbiamo attraversato alcun labirinto... dobbiamo aver preso la strada sbagliata. Ad ogni modo, non è ancora il momento di presentarci ai galeotti..."
Presa la biforcazione di sinistra, gli avventurieri continuano la loro esplorazione attraverso i monotoni corridoi di pietra del sotterraneo. All'improvviso, dopo una svolta, l'angusto passaggio di pietra si apre su una caverna gigantesca, illuminata da una luce debole e innaturale.
Le acque scure di un lago riempiono la grotta, ad eccezione di un piccolo isolotto al centro, su cui si eleva una strana torre di cubi di pietra posti in maniera irregolare uno sopra l'altro.
Una stretta scogliera corre lungo tre quarti del perimetro della caverna, in senso orario, partendo dall'ingresso da cui provengono i nostri eroi.
"La Torre dei Cubi..." constata Hearst.
Gimble osserva la grotta, e le due uscite collegate dalla lunga scogliera, una alla loro sinistra, l'altra alla loro destra, diametralmente opposte.
"Anche qui non c'è ancora molto da fare..." dice lo gnomo. "Nano, dove portano secondo te le uscite?"
Grolac solleva le spalle: "E che ne so? A rigor di logica, quella alla nostra destra per cui dovremmo percorrere tutta la scogliera, dovrebbe portare negli accampamenti dei prigionieri. L'altra... non ne ho idea!"
Hearst supera i compagni e si avvia verso l'apertura di sinistra: "L'hai detto tu stesso gnomo, non è ancora il momento di presentarci agli inquilini del sotterraneo, per cui la scelta è presto fatta. Avanti, non perdiamo tempo..."

9 commenti:

jamila ha detto...

Perché aspettare i guai, andiamoli a cercare ;-P

Ale ha detto...

eheheh... hai ragione... solite manie di protagonismo da avventurieri!

MetalDave ha detto...

Inevitabile! Inevitabile! Inevitabile! Lo aspetto da sei post, forza insesibile creatura di metallo, fai la tua stritolante apparizione! :-)

Da una parte capisco il comporamento di Hearst e co. E' snervante aspettare senza fare nulla.

Ale ha detto...

Bisogna avere pazienza, Dave... tanta pazienza.
Quella che non hanno avuto i PG... muahahahahahahahah!!!

Mr. Mist ha detto...

Comincio pensare che una parte dell'effetto devastante della Karognata (la scrivo così per distinguerla da quella di J) se lo siano un po' chiamato i tuoi giocatori!

Anonimo ha detto...

Secondo me il Master è fin troppo buono, altro che Carognata!

:D

Llukas

Ale ha detto...

Vero... molto vero...
sono troppo buono... davvero buono, sì!

jamila ha detto...

Uh, guarda... vedo spuntare un'aureola...

Ale ha detto...

Ehhhh... sono già in aria di santità!