giovedì 14 maggio 2009

91 - POCHI PASSI NEL BUIO

L'odore della polvere e l'umidità. La luce ormai fioca proveniente dall'entrata diviene insufficiente, mentre il gruppo si inoltra nelle profondità del Tempio. Oltre l'ingresso circolare, il primo corridoio prosegue dritto nell'oscurità, riprendendo la squadrata regolarità dei giganteschi blocchi di pietra che compongono la struttura del luogo. Rune accende una torcia.
I blocchi interni di pietra levigata, al riparo delle intemperie, presentano ognuno un bordo incavato e, al centro, la sagoma in bassorilievo di un occhio stilizzato.
Grosse porte di pietra intervallano la regolarità dei blocchi, porte granitiche, massicce, chiuse da secoli, che nessuno ha mai osato aprire. Porte che con molta probabilità conducono a misteriose e antiche sale di questo luogo dimenticato da Dio.
Kerabi osserva stupito quel luogo sacro e maledetto per la sua gente. Il giovane guerriero, disobbedendo agli ordini di Xokleng, non ha voluto attendere fuori dal Tempio, e ha seguito all'interno i nostri eroi, facendo intendere la sua volontà di combattere fino alla fine al loro fianco.
"Questo posto mette i brividi..." mormora Isabel. La sua voce risuona tetra, insolita: è come se in questo luogo dove domina il silenzio, le parole non trovino la loro essenza.
Gilead, in testa alla fila, apre le braccia indicando agli altri di fermarsi. La visione crepuscolare dell'elfo gli permette di vedere laddove i suoi compagni scorgono ancora solo l'oscurità.
"Rune, getta la torcia là avanti..."

Nessun commento: