mercoledì 25 giugno 2014

421 - UN NUOVO LEADER

Gli uomini della guardia di Bakaresh giunti in gran numero soverchiano senza difficoltà gli ultimi cospiratori, falciando chi prova a scappare, dando il colpo di grazia a quelli feriti a terra. Nella sala del Tempio del Drago, ormai ridotta ad un mattatoio disseminato di cadaveri mutilati, i lamenti dei feriti lasciano il posto alle grida di vittoria dei soldati della guardia, che radunatisi attorno a Rakoud e alla sua sposa inneggiano al nuovo Granduca e alla dinastia dei Naxxar.
Ashanti ne approfitta per defilarsi assieme agli avventurieri, raggiungendo la scalinata dalla quale Juan sta scendendo accompagnato a forza dal Cavaliere del Drago che l'aveva assalito.
Il coloviano giunto alla base della scalinata si china per recuperare il suo arco, subito richiamato dal suo custode: "Ehi! Niente mosse false!"
Juan ignora l'avvertimento del Cavaliere continuando nel suo intento: "Non crederai davvero che sia sceso fin qua perché mi l'hai ordinato tu, vero?" ribatte provocatorio.
"Non è il momento" interviene Ashanti avvicinandosi a grandi passi. "Tu, sei congedato, lascia andare il coloviano."
Il Cavaliere accenna una protesta confusa: "Ma... Maestro! Lui stava tentando di..."
"So benissimo cosa stava facendo, e so bene cosa sto facendo io. Il coloviano è dalla nostra parte nonostante tutto, devi fidarti."
Il Cavaliere compie un cenno di obbedienza con la testa: "Agli ordini Maestro, non volevo mettere in dubbio la tua saggezza". Quindi si allontana.
Gimble fa per attaccare una discussione con Juan per aver ignorato i suoi avvertimenti, ma Ashanti lo blocca ancor prima che cominci.
"Non è il momento nemmeno per questo."
Le parole del Maestro sono coperte dalle urla di risposta della guardia di Bakaresh ai proclami di vittoria di Rakoud. Il nuovo Granduca infuoca gli animi dei soldati esaltando l'epica resistenza alla meschina congiura che è costata la vita al beneamato predecessore e al Gran Dragone. Le voci degli armigeri vengono percorse da parole come tradimento e vendetta.
"Dovete andarvene, qui non è sicuro, non ho idea di quello che potrebbe accadere ora. Portate via Declan, andate a casa sua. Cercherò di contattarvi appena possibile."
Con questo schietto congedo Ashanti si allontana spostandosi verso il capannello di guardie che circondano Rakoud.

Il tragitto lungo la strada che scende dall'Alhambra alla casa di Declan è il ritratto assurdo degli ultimi eventi, che dipinge una città in preda ad una follia schizofrenica: c'è chi fugge impazzito in preda al panico, c'è chi inneggia al nuovo Granduca, c'è chi festeggia come niente fosse, inconsapevole di ciò che si è consumato nel Tempio del Drago. Nella confusione di una notte in cui tutto è permesso nulla di tutto ciò sembra anomalo agli occhi degli abitanti di Bakaresh, nel cui cielo i fuochi dei maghi esplodono imperterriti celebrando l'anno nuovo.
Giunti sulla porta di casa Leuvarden, gli avventurieri si concedono qualche attimo di respiro. Declan è ancora visibilmente scosso, ma non c'è tempo per fermarsi, spiegare, discutere.
"Declan, dobbiamo trovare Ekelorn. Non era al matrimonio, hai idea di dove si trovi?" chiede in modo diretto Gimble.
Il mercante ci mette un po' a trovare le parole: "La sua villa si trova nella zona agiata delle periferie" dice, indicando sommariamente come arrivarci, "ma potrebbe... anzi sicuramente sarà all'Arena, questa per lui è la notte più importante..."
"Grazie Declan, prenditi cura di te!"
"Aspettate! Gra-grazie... vi devo la vita, dopo quello che già avevate fatto per me. Sappiate, qualunque cosa accada, che la mia porta sarà sempre aperta per voi."
Gimble sorride e annuisce riconoscente. Poi, imitato dai compagni, fa un cenno di saluto e si gira mischiandosi nella fiumana dei passanti.

5 commenti:

Mr. Mist ha detto...

La situazione è davvero calda e rischia di bruciare anche i nostri eroi se non stanno attenti!

Mr. Mist ha detto...

... In particolare Juan! ;-)

Ale ha detto...

Sì sì, Juan ha rischiato, e mandando via i PG Ashanti ha voluto proteggere soprattutto lui. Gli è andata bene che nella gran confusione nessuno ha fatto davvero caso alla provenienza di quei dardi da balestra (fortunatamente tirati tramite una delle armi degli Ashfar, altro fatto che allontana i sospetti dal coloviano)!

Anonimo ha detto...

io con dardi e frecce non ci so fare proprio per niente, allora uso quelli degli altri :D :D

per questo vado in giro con lo stocco ;-)

Ferdi.
il mio account google fa conflitto con google+ e You Tube.Scrivo da anonimo

Ale ha detto...

Beh sì, avevo intuito che fossi tu Ferdi! :)