venerdì 20 giugno 2014

420 - MANCA POCO

Gli avventurieri assieme ad Ashanti e ai suoi Cavalieri si fanno strada tra la calca, Hearst sposta malamente chiunque intralci il suo percorso. Nella grande sala la battaglia sta volgendo al peggio per gli insorti grazie alla coraggiosa resistenza dei Cavalieri del Drago e delle guardie di Bakaresh presenti, ma Rakoud, accerchiato, è ancora in grande difficoltà.
Il guerriero sta per scansare di lato l'ennesimo invitato stordito e ricoperto di sangue quando lo riconosce: "Declan!" esclama.
Il mercante impaurito balbetta qualcosa, prima di benedire il loro arrivo e disperarsi allo stesso tempo: "Grazie al cielo siete qui! E' terribile... cosa hanno fatto! Tutta questa morte, tutta questa morte! Perché? Perché? Hanno ucciso il Granduca, hanno ucciso il Gran Dragone! Non hanno risparmiato nessuno, ci hanno chiuso qui dentro e hanno massacrato chiunque capitasse a tiro. Anche le donne, anche i bambini!" le lacrime gli rigano il viso lavando via il sangue.
"Declan... tu stai bene?" gli chiede Isabel.
"Sì sì, sono fortunato, è solo qualche graffio" continua il mercante agitato e confuso, "ma dovete fare qualcosa, dove sono le guardie? Rakoud! Dovete salvare Rakoud e Malika!"
Ashanti pone una mano sulla spalla della chierica: "Occupati di lui" le dice superandola assieme ai compagni. "Noi penseremo al resto."

Juan si accuccia dietro il parapetto della balconata, carica la balestra, trattiene il fiato e prende la mira. Poi preme il grilletto. Il dardo sibila attraverso la sala, sfiora il collo di Rakoud e si schianta sul muro alle sue spalle. Juan impreca mentalmente sfilando un altro dardo dal cadavere dell'Asfhar e ricaricando.
Rakoud si guarda attorno nel tentativo di capire la provenienza dell'attacco, ma è troppo impegnato a tenere a bada i suoi avversari per riuscirci. Per contro, Ashanti e gli avventurieri che vedono il proiettile sibilare pericolosamente vicino al Granduca ci mettono un istante a capirlo, e spostato il loro sguardo verso l'alto scorgono il coloviano che prepara un secondo colpo.
Ashanti maledice quest'ulteriore complicazione: non può permettere che Juan uccida Rakoud: "Dobbiamo fermarlo!"
Tirato a sé uno dei suoi uomini gli ordina di salire a fermare il coloviano, ma cercando di evitare la violenza, non è un insorto.
Il tempo stringe ed Hearst, seguito da Rune e Bovak, si getta ruggendo sugli Ashfar che circondano il nuovo Granduca per dargli man forte, mentre Gimble recita un incantesimo di messaggio per avvisare Juan di desistere.
Rakoud è seriamente ferito ma combatte come un leone, e la situazione grazie all'aiuto dei nuovi arrivati volgerà presto a suo favore. Ma... Juan si sporge, prende la mira e scocca.
Questa volta il dardo trafigge Rakoud appena sotto la clavicola sinistra. Juan digrigna i denti... pochi pollici sotto e avrebbe infilzato il cuore, pochi pollici a destra e avrebbe reciso la giugulare.
"Sei impazzito! Fermati!" bisbiglia al suo fianco la voce di Gimble, trasportata da una magica brezza invisibile.
Rakoud barcolla, para malamente il fendente di un avversario subito falciato da Hearst, ma si espone ad un altro attacco che lo ferisce all'addome. Il Granduca perde molto sangue. 
"Manca così poco..." sussurra Juan.
Afferra un altro dardo.
Un rumore metallico arriva dalle scale, con la coda dell'occhio vede un Cavaliere salire intimandogli di smettere.
Carica, china il capo sulla balestra, prende la mira. 
"Manca... così... poco..." ripete Juan.
Il dito spinge sul grilletto nello stesso istante in cui il Cavaliere si tuffa su di lui per atterrarlo e disarmarlo. Il dardo parte, sibila nell'aria, striscia sulla pelle della tempia di Rakoud aprendo un taglio superficiale prima di cozzare contro la parete.
Rakoud indietreggia portandosi una mano alla ferita, ormai allo stremo delle forze. La testa gli pulsa, il sangue gli copre la vista dall'occhio destro, le immagini si fanno confuse. Agita la spada per tenere lontani i nemici. Li vede cadere sotto i colpi di Ashanti, dei Cavalieri de Drago e di altri valorosi.
Poi un gran numero di casacche nere con lo stemma del drago invade la sua visuale. E' salvo.

8 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Cavolo... mi sbaglierò ma credo che l'accanimento di Juan nei confronti di Rakoud sia in po' sospetto...
Magari Ferdi era in frenzy, magari...
E adesso mi viene in mente una domanda: a che livello della cospirazione si trova Rakoud, è uno dei giocatori od una semplice pedina?

jamila ha detto...

... segue accesa discussione?

Mr. Mist ha detto...

Beh, personalmente mi accontenterei di un parere spassionato.;)

Ale ha detto...

Il punto è che Juan proprio non voleva lasciarsi scappare l'occasione di far fuori il pezzo grosso della faccenda (ricordate, era Rakoud l'autore della lettera a Zaran trovata nel covo di Kade in cui peraltro si rivolgeva al negromante in modo perentorio http://sussurrodieven.blogspot.it/2009/11/132-una-lettera-misteriosa.html)
Questo risponde anche alla tua domanda Mr.Mist: Rakoud è chiaramente uno degli uomini al vertice della misteriosa organizzazione implicata nella tratta degli schiavi.

@J: ma la discussione tra chi? Tra quel testardo di Juan ed i compagni? C'è da dire a sua discolpa che Juan era ben lontano da Ashanti e dai compagni e non poteva sapere della condotta concordata. E' vero anche che non ha certo desistito dai suoi intenti anche quando l'ha intuita... :)

Mr. Mist ha detto...

Ok Ale allora Juan gliel'aveva proprio giurata!

Scusa J, pensavo che il tuo commento si riferisse alla mia domanda abbi pazienza!

Anonimo ha detto...

Certo, dopo quella lettera, personalmente Rakoud non lo vedevo di buon occhio, far cadere al suolo un pezzo da 90 avrebbe mandato in panico tutta la cospirazione.
Tanto qualcuno che veniva a tirarmi fuori dalla galera, l'avrei trovato :D :D :D

Ale ha detto...

Un'altra volta? Sicuro che non ti avrebbero lasciato lì a marcire? :D

Anonimo ha detto...

ECCERTO !!!!
gimble è mio amico ^_^

-Ferdi-