lunedì 26 maggio 2014

416 - SETTIMO INTERLUDIO

Il coro intona un'aria solenne e maestosa mentre gli sposi incedono a braccetto sul tappeto di petali sparso dai paggetti che li precedono. Elargiscono sorrisi alle file di presenti, tradendo nei loro sguardi l'emozione e l'ansia per lo storico momento.
Rakoud, elegantemente vestito nella tradizionale tunica nera di Bakaresh avvolta in vita da una fascia dorata, e Malika, raggiante di bellezza nei suoi veli di bianco e oro, si avvicinano all'Altare del Drago Martire mentre le grandi porte del Tempio vengono richiuse alle loro spalle, lasciando di fuori i caotici festeggiamenti della città per la notte di capodanno.
Il Granduca Altair Naxxar siede assieme alla moglie Leila e alla figlia minore Naima sui regali scranni in prima fila. Dietro di lui le guardie della sua elitè, e poi dignitari e nobili di corte in ordine di importanza decrescente. Il resto della grande sala esagonale del Tempio è stracolma fino ad esplodere di personalità più o meno in vista del regno: i signori delle altre città di Kal-Mahda, autorità ecclesiastiche e dell'ordine dei Cavalieri del Drago, gerarchi militari, delegazioni delle tribù Ashfar e ambasciatori dai più disparati feudi dell'Impero.
Gli sposi sfilano davanti al Granduca in piedi per il rituale del saluto, compiuto con l'inflessibile serietà richiesta dall'etichetta. Egli stringe compostamente le mani di Rakoud che si inchina davanti a lui, ma quando Malika gli è di fronte e ne solleva il velo per baciarle le guance, per un istante la fredda maschera imposta della cerimonia si scioglie, ed il suo volto è solo quello di un padre che augura tutta la felicità del mondo a sua figlia.
Rakoud e Malika raggiungono l'Altare, accolti dal Gran Dragone e dagli Alti Sacerdoti.
Uno stuolo di chierici ondeggia a tempo i turiboli spandendo incensi profumatissimi e penetranti, mentre Aaron Rikmalit unge la fronte dei promessi sposi con un olio rosso rappresentante il sangue di Mujon e salmodiando la sua benedizione.
Infine il potente canto del coro va scemando, lasciando che il silenzio cali sull'assemblea.
La cerimonia ha inizio. I sacerdoti celebrano il rigoroso rituale del matrimonio in un crescendo di solennità, fino al momento culminante dello scambio degli anelli.
La sala freme di emozione mentre gli sposi accettano la reciproca promessa, sigillata dalle parole del Gran Dragone: "Nel nome del Drago Santo, Mujon il Martire, protettore di Kal-Mahda e della dinastia dei Naxxar, io suggello questa unione che insieme avete stipulato!"
Aaron Rikmalit intinge le dita nell'olio rosso, passandole poi sugli anelli degli sposi.
"Questo è il sangue del Drago, che unisce il vostro sangue. Il tuo sangue, Rakoud ibn Mouktadir, è ora il sangue di questa dinastia. D'ora in poi sarai chiamato Rakoud Naxxar! Che Dio vi benedica!"
Il coro esplode in un canto gioioso e trionfale a celebrazione del matrimonio. L'assemblea è una cacofonia di applausi e felicitazioni. Alcuni piangono di gioia, altri levano le mani al cielo.
Gli sposi si afferrano le mani, socchiudono gli occhi, avvicinano le labbra.
Il canto sale d'intensità coprendo tutto.
Il Granduca sorride alla coppia, è felice.
Poi il freddo metallo di una lama gli scorre sulla gola. Veloce e netto.
La felicità diventa orrore mentre il sangue schizza sul candido vestito di Malika.
Il coro canta potente una nota stonata. Leila urla. Un dardo scagliato dalle balconate trapassa la tempia del Gran Dragone, la punta fuoriesce fracassandogli lo zigomo opposto.
Il canto si spezza. Un silenzio di tomba diviene interprete dello sbigottimento generale.
Una delle guardie d'elitè leva un coltellaccio insanguinato urlando: "Libertà per gli Ashfar! Morte al falso sangue!" poi viene trafitto dalle spade degli uomini del Granduca.
Il coro grida il suo terrore assieme alla folla dei presenti. Si ode lo sguainare di lame. I primi lamenti di chi viene falciato senza pietà dai ribelli Ashfar.
Il panico ha il sopravvento.
Molti si gettano sulle porte per cercare la fuga, ma sono sigillate. Si affollano lì, dove trovano la morte schiacciati dalla massa pressante, calpestati da chi cerca di scappare.
Ed il massacro ha inizio.

10 commenti:

Ale ha detto...

Prima che chiunque lo chieda: no, la fonte di ispirazione non è il Red Wedding di Games of Thrones. Io non ho mai letto i libri di Martin (sigh...), e quando abbiamo giocato questa parte dell'avventura era fine 2011 (ormai è impressionante quanto veloce passi il tempo...) ovvero ben prima dell'uscita della magnifica serie tv.
La mia fonte d'ispirazione per l'intrigo è bensì un'altra, la Congiura dei Pazzi.
Questa è stata la vera origine del tutto, che rimuginata e rimodellata nella mia testa ha scatenato questi eventi e quelli a venire!

MaxDZ8 ha detto...

Accidenti che colpaccio! Sei
MALVAGIO
a lasciarci così!

Mr. Mist ha detto...

Quindi alla fine si tratta di un colpo di stato, o forse molto di più, certo che questo post ti lascia a bocca aperta, ed io che già dalle prime righe mi stavo preoccupando, giunto alla fine ero proprio sconvolto! Sei riuscito a stupirmi Ale e devo dire che alcune similitudini col Red Wedding ci sono, se non altro per la scelta del massacro che avviene durnte le nozze, nella congiura dei pazzi mi pare (se la memoria non m'inganna) che ciò avvenisse durante una messa domenicale, speriamo che come nella congiura dei Pazzi qualcuno d'importante dei buoni si salvi e che alla fine i congiurati finiscano come quelli di Firenze!

Ale ha detto...

@MaxDZ8: Sì lo ammetto, sono MALVAGIO!

@Mr.Mist: hai ragione, la congiura dei Pazzi avvenne durante una messa e non durante un matrimonio.
Però è stato comunque leggere di quell'evento storico che ha messo in moto tutto l'ingranaggio nella mia testolina, ed ha portato ad inserire questo evento nella campagna!
In aggiunta ti faccio notare che la rivolta è avvenuta ad opera dei mezzelfi Ashfar, fazione che non era finora entrata in gioco nella vicenda...

Nicholas ha detto...

Matrimoni e assassini ci sono da ben prima di Martin.
È un topos molto pregno di epicità e tragedia unire il "giorno più bello" con un assassinio.

Se devi ammazzare qualcuno fallo quando è felice no?

Mr. Mist ha detto...

Il buon Martin ha ammesso più volte di essersi ispirato alla storia, non sconvolge quindi il fatto che possa aver preso ispirazione anche per i suoi matrimoni con delitto. Il fatto è che puntualmente ogni volta che c'è un matrimonio importante ci scappa almeno un morto, questo vale per il "Red wedding" e per il recentissimo "Purple wedding", ormai quando si sente parlare di matrimonio, quelli che vedono il Trono di spade fanno gesti scaramantici!

Ale ha detto...

Pensate come la vivono gli amici di Martin in procinto di sposarsi...
https://drive.google.com/file/d/0By6BRp9hURkmXzhiQllMLXI4c1E/edit?usp=sharing

andrea ha detto...

Ho appena finito di leggermi i pdf tutti d'un fiato, quindi ora passo ai post :)

Complimenti, la storia è spettacolare e veramente ben scritta.

Si vede che sei un master in gamba!

Ale ha detto...

Grazie Andrea, le tue parole mi fanno davvero piacere, soprattutto in un momento come questo dove il tempo scarseggia e faccio parecchia fatica a tenere vivo il blog.

Ho notato che hai aperto a tua volta un blog di resoconti, ti linko e invito chi passa di qua a drci un'occhiata! ;)

http://laricchezzadeldeserto.blogspot.it/

andrea ha detto...

Grazie della pubblicità :)