venerdì 18 aprile 2014

409 - UN PADRE IDEALE

"Isabel..."
La voce alle spalle della sacerdotessa scatena in lei un turbinio di emozioni. Mai si sarebbe aspettata di risentirla quassù.
"Padre..."
"Isabel, dolce figlia mia... perché sei fuggita? Perché ti sei allontanata da me?"
Ogni parola è una pugnalata.
Isabel era cresciuta avendo in suo padre la sua vera unica figura di riferimento. Egli era un mercante abile e con una posizione sociale molto in vista. Sua madre era morta dandola alla luce ed era stata allevata dalle tutrici, ma lui non le aveva mai fatto mancare nulla. Lo vedeva poco perché spesso in viaggio, ma tutti ne parlavano con grande rispetto. Isabel lo aveva idealizzato come un uomo buono e generoso.
Solo il giorno in cui capì chi era davvero suo padre comprese che quello che tutti provavano nei suoi confronti non era rispetto, ma paura.
Lo scoprì per caso da adolescente, passeggiando nei giardini della villa di famiglia una notte di primavera in cui non riusciva a prendere sonno. Udì dei rumori nell’oscurità e nascosti dalle siepi vide suo padre e alcuni scagnozzi prima pestare a sangue e poi finire senza pietà uno dei suoi più stretti e fidati collaboratori.
Isabel si accorse improvvisamente di non aver mai saputo chi fosse suo padre. Lo credeva un uomo brillante e di successo, ed era invece un vile assassino.
Isabel, completamente disorientata, fuggì di casa senza meta la notte stessa.
"Perché ho visto ciò che eri veramente padre, senza la maschera che indossavi ogni volta dinanzi a me..."
"No figlia mia, tu hai preferito non vedere, non sapere, giudicare senza conoscere. Sei fuggita invece di venire da me a cercare spiegazioni, hai costruito una tua verità di cui ti sei convinta per tutto questo tempo."
"E' falso! So cosa ho visto! Hai ucciso un uomo e non ci sono giustificaz..."
"Vedi la tua contraddizione? Quante vite hai spezzato credendo in ciò che facevi?"
Isabel deglutisce incapace di replicare.
"Ti sei rifugiata nella sete di conoscenza cercando di colmare il vuoto per non aver mai saputo la ragione di ciò che avevi visto. Hai divorato il sapere accettando do cancellare l'origine di tutto, di dimenticarmi. Rifiutare il passato, nasconderti dietro la cieca verità che ti eri costruita ti ha dato sollievo, vero?"
Isabel tace in preda al subbuglio interiore. E' vero, dopo quel giorno, e dopo aver abbracciato la fede di Erevos, la ricerca della conoscenza è stata la sua ragione di vita. Ma non è mai tornata da suo padre per capire fino in fondo, oltre le apparenze. Ha giudicato sulla base di ciò che aveva scoperto, e ha scelto di non voler sapere di più. Nessuno glielo ha impedito, nessuno si è intromesso. Ha deciso la sua verità, ha dimenticato il resto.
Ed oggi, perché dovrebbe essere diverso per Ghazeer?

3 commenti:

Sommo Kuduk ha detto...

auguri di buona Pasqua a tutti

Ale ha detto...

Buona Pasqua anche a te Kuduk!!!

Mr. Mist ha detto...

Chiedendo scusa per il ritardo, mi aggrego anch'io agli auguri di buona Pasqua!