venerdì 20 settembre 2013

379 - CAMMELLI

Un drappello di guardie dalle casacche nere provenienti dai quartieri del porto si fa largo spostando bruscamente la gente che si accalca nella Piazza dell'Obelisco. Al loro comando cavalca il capitano Sahla. Gli avventurieri, a pranzo nella locanda Spinarossa, le osservano aprire un varco tra la folla e risalire verso la città alta attraverso l'arco di Dyarx. Il pensiero che si stiano dirigendo verso l'abitazione di Rabiaa passa nella testa di tutti, nonostante quella sia la normale via di risalita verso l'Alhambra per gli armigeri a cavallo.
Un giovane cameriere indaffarato si avvicina al tavolo per sparecchiare; Khalid ha assunto nuovo personale vista l'enorme affluenza in città.
"Vado a fare un giro per digerire" afferma Juan alzandosi dalla panca di legno e allontanandosi tra la gente prima che qualcuno tra i compagni possa seguirlo.
Il coloviano solleva il cappuccio del mantello sul capo, mischiandosi nel caos di passanti. Scivola inosservato, ma con occhio attento, finché non scorge la sua occasione. Adocchiati due mercanti che tengono ognuno un cammello per le briglie li avvicina, quindi con un'abile combinazione di spintoni e scuse recide le redini di una delle bestie. I momenti di smarrimento che seguono quando il mercante si rende conto che il suo cammello non lo sta più seguendo sono fondamentali per distanziarsi e confondersi quanto basta tra altri uomini e altri cammelli.
"Al ladro! Al ladro! Mi hanno rubato il cammello!" urla il malcapitato. La gente attorno a lui si agita confusa, qualcuno spintona l'altro mercante pensando che dal momento che porta un cammello sia lui il ladro. Prima che alcune guardie di ronda arrivino ad interrogare il derubato sull'accaduto, Juan ha già abbandonato la piazza attraverso le vie che conducono al porto.

"Te l'ho riportato, ora andrò a prendere l'altro, ma prima ridammi la mia cauzione di settantasei monete" dice Juan mostrando sicurezza e affidabilità.
Il cammelliere vestito di bianco gira attorno al cammello con sguardo indagatore.
"Nu nu nu nu! Tu sei matto!"
"Ma te l'ho riportato, e ora vado a prendere l'altro!"
"Ma questo nuu è mio camello! Dov'è mio camello? E altro camello? Tu fare furbo!"
"Ehi! Sei tu che cerchi di fregarmi, mi hai fregato fin dall'inizio con quella cauzione da usuraio! E poi questo è il tuo cammello, perché non dovrebbe esserlo?"
"Questo camello non ha pisello! Io ti dato due camelli con due piselli! Adesso torna uno camello senza pisello!" dice il mercante rosso in viso per la rabbia. "Che fine fatto miei camelli?"
Juan si maledice per non aver controllato prima il sesso delle bestie, ma decide di perseverare negando l'evidenza: "Impossibile! Questa cammella è la tua, mi stai truffando per non ridarmi i soldi!"
"Tu freghi me!" "No tu!" "No tu!"
Il siparietto va avanti per diversi minuti, ma il cammelliere, che non è uno sprovveduto quanto a truffe, capisce che qualcosa non va e minaccia di chiamare le guardie. Il solo pensiero di rincontrare il capitano Sahla convince Juan a cercare di trovare un accordo per sistemare la questione.
Il mercante inizia a blaterare rapido incomprensibili calcoli matematici con l'aiuto di un abaco. L'elaborazione personalizzata porta alla conclusione che oltre a risucchiare totalmente la cauzione versata in precedenza, Juan dovrà lasciargli la cammella e altre trentacinque monete come indennizzo per i danni morali e materiali.
"Figlio di putt... tieniti la cammella ma non ti darò nemmeno una moneta di rame!"
"Io dato due maschi e mi trovo con femina malconcia! Questo è danno! Vuoi che chiamo guardia?" ribatte minaccioso il cammelliere.
"E va bene, ti lascio anche la mercanzia che ho trovato 'in missione'" dice Juan indicando i tappeti caricati sulla bestia - proprietà ovviamente del mercante derubato.
Il cammelliere riparte con una nuova serie di calcoli: "Tuoi tapeti valgono trenta, me devi trentacinque! Altre cinque monete d'oro!"
"No, adesso basta! Questo è quanto, me ne vado!"
"Nuu tu! Ferma torna qua! Chiamo guardie! Chiamo guardie!"
Ma Juan si è già allontanato mescolandosi tra la folla.

6 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Cammelliere di Bakaresh batte mercante coloviano per due piselli a zero!
C'è sempre da imparare e stavolta ho imparato a tenere d'occhio i particolari anche se son particolari del c...o! XD

Ale ha detto...

Ti garantisco che la discussione al tavolo tra Juan e il mercante sul cammello senza pisello è stata uno spasso!

Mr. Mist ha detto...

Non stento a crederlo Ale!

jamila ha detto...

XD

Il titolo mi ha fatto venire in mente i cammelli matematici di Pratchett

Ferdi ha detto...

Memorabile la scena dove Isabel e Rune vengono attirati dallo schiamazzo della folla, vedendo "uno" che scappa al galoppo sulla schiena del cammello facendosi strada fra la gente.

Isabell << Non sarà mica chi penso io >>
Rune << nooo credo abbia imparato la lezione, sarebbe uno stolto >>

Ferdi ha detto...

@Mr Mist
Ammetto che quando ha detto che il cammello era senza pisello, qualche insulto amichevole non l'ho risparmiato