martedì 3 settembre 2013

377 - FRUSTRAZIONE

Hearst è il primo a svegliarsi. I compagni hanno deciso di concedersi di dormire fino a tardi.
La breve nevicata della sera precedente, accolta con giubilo da Octalius, ha invece lasciato in loro una sorta di inquietudine. Pareva che volesse avvolgere Bakaresh in un manto di silenzio, seppellirla assieme ai suoi intrighi mai svelati.
Hearst raccoglie le sue cose ed esce. Fuori la piazza dell'Obelisco pullula come sempre di mercanti, cantastorie, viandanti, il loro vociare di mescola nella caotica cacofonia che caratterizza le strade della città. Il guerriero l'attraversa, passando sotto l'Arco di Dyarx e risalendo verso la città alta lungo la strada lastricata che porta alla casa di Rabiaa.
Quando vi giunge, i drappi bianchi delle balconate superiori lo accolgono svolazzando lievi come la sera prima. Hearst si avvicina all'uscio, fa per bussare, ma le ante scivolano sospinte dalla corrente. La porta è aperta. Attende un poco, ma nessun servitore si presenta a riceverlo. Strano.
Hearst impugna lo spadone, entrando cautamente. Con passi attenti attraversa le stanze e i disimpegni a lui noti, fino ad arrivare al grande salone dove più volte Rabiaa li ha ricevuti.
L'aria puzza di bruciato nonostante le finestre aperte, il mobilio porta evidenti segni di una battaglia a colpi di magia. E nella vasca al centro della sala, galleggia riverso il corpo della maga.
Hearst prova un senso di vertigine, sente la terra mancargli sotto i piedi. Abbandonando ogni cautela lascia cadere l'arma ed entra nella piscina tinta di sangue, l'acqua che gli arriva all'addome. Con gesti delicati riversa il cadavere, sollevandolo e adagiandolo sul bordo. Il volto di una Rabiaa molto più giovane di quella che aveva conosciuto guarda il vuoto con occhi vitrei. Hearst si morde le labbra, sente la tristezza stringergli la gola, le lacrime offuscargli la vista. Non gli era mai successo di sentirsi così.
La tristezza lascia subito il posto al rimorso di non aver insistito la sera prima, di non aver spinto via quel servitore che gli aveva impedito di entrare. Se fosse stato lì l'avrebbe difesa, sarebbe stato al suo fianco. Per una volta che credeva di aver agito per il meglio, evitando di agire impulsivamente... possibile che qualunque cosa faccia sia sempre quella sbagliata?
Hearst la guarda, sospeso nel tempo. Non ricorderà di aver pianto. Poi le passa una mano sugli occhi chiudendole le palpebre in un ultimo saluto.
Sente l'ira montare dentro di lui, raccoglie l'arma e se ne va.

6 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Ecco, ora la cosa è diventata decisamente personale! Mi dispiace per il nostro sfortunato Hearst, ma credo che il responsabile della morte di Rabiaa avrà il dispiacere maggiore!

Ale ha detto...

Prima però il responsabile bisogna trovarlo... :)

Mr. Mist ha detto...

Mi sbaglierò ma comincio a vedere la strategia di Rabiaa quando ha sciolto il vincolo del genio!

Ale ha detto...

eheheheh... ;)

Ursha ha detto...

Beh se un nemico non si può sconfiggere perchè è troppo forte allora bisogna cercare di limitare le perdite.

MaxDZ8 ha detto...

Non mi aspettavo avreste ricominciato così presto, bravi!