giovedì 18 luglio 2013

371 - IMPAZIENZA

Dopo una breve ispezione delle sale comunicanti con quella principale al pian terreno, i nostri eroi constatano che l'unica via d'accesso ai piani inferiori è costituita da una scala il cui ingresso è stato murato con grossi blocchi di pietra.
Gli avventurieri vorrebbero esaminare meglio la fortezza in cerca del Seme e dei reperti per Octalius, ma Aghmar li esorta a fare in fretta, non sta più nella pelle, e si mette subito al lavoro per far crollare l'ostacolo: "Avanti guerriero!" grida scocciato all'indirizzo di Hearst "Non stare lì impalato! Dammi una mano a rimuovere le pietre!"
"Forse è meglio riflettere Aghmar!" si intromette Gimble. "Perché hanno murato l'accesso? Potrebbe esserci del pericolo!"
"Se c'era qualcosa se n'è già andato attraverso la voragine" risponde Aghmar voltandosi stizzito verso lo gnomo. "Dimentichi che i sotterranei sono già accessibili, questa è solo la via più comoda!"
Gimble sta per ribattere, ma capisce che nulla sarà in grado di smuovere il kinnin. "Se c'era qualcosa poteva andarsene solo volando, idiota..." bisbiglia allontanandosi.
"Cosa hai detto?" Aghmar fissa Gimble con occhi di fuoco.
Lo gnomo si morde le labbra... gli effetti del richiamo della notte acuiscono i sensi, tutti i sensi.
"E così io sarei un idiota..."
"Dannazione Aghmar, datti una calmata" Gimble porta istintivamente la mano al pugnale.
"Sei tu che stai tirando la corda. Ho sacrificato molti uomini per arrivare qui e ora che sono ad un passo da un tesoro inestimabile, dovrei aspettare i vostri comodi, dopo che tu nanerottolo mi hai dato dell'idiota!"
"Anche noi abbiamo una missione, anche noi abbiamo rischiato!"
"La vostra missione sarebbe già fallita se non vi avessi dato ospitalità nel mio accampamento!" l'umore di Aghmar, complice la droga, è fortemente alterato. "E ora piantala di rompere i coglioni!"
"Vaffanculo Aghmar!" Gimble muove un passo avanti e agita il braccio. Che sia vero o meno, il movimento viene interpretato dal capo kinnin come un tentativo di colpirlo e non solo di mandarlo a quel paese. Il guerriero nomade non si fa cogliere alla sprovvista e con una reazione repentina pianta lo stivale sul petto dello gnomo spingendolo all'indietro. Gimble cerca di mantenere l'equilibrio agitando le braccia invano, mentre i suoi piedi scivolano inevitabilmente oltre il limitare del pavimento crollato. Un urlo e sparisce nell'oscurità, in un volo seguito da un sonoro tonfo nelle acque dei sotterranei.
"Bastardo! L'hai buttato giù!" esclama Rune.
Minaccioso mostra i pugni, ma Aghmar si giustifica mentre a sua volta mette mano alla sua scimitarra: "Ha provato ad aggredirmi, l'hai visto anche tu. Devo dargli atto però che aveva ragione, per raggiungere i sotterranei dalla voragine bisogna *volare*."
"Ora basta!" interviene Isabel. "Gimble! Gimble! Stai bene?"
La voce dello gnomo giunge provata dalle profondità della fortezza, ma la risposta è affermativa. Il groviglio di vegetali sotto la superficie dell'acqua ha attutito la caduta lasciandolo praticamente illeso.
La sacerdotessa si affretta verso la scala murata: "Forza scendiamo, dobbiamo raggiungerlo" esorta mettendosi subito al lavoro.
Aghmar la schernisce caustico: "Adesso abbiamo tutti un buon motivo per non perdere tempo."

3 commenti:

Mr. Mist ha detto...

La coabitazione con Aghmar si sta facendo scomoda ed è comprensibile questo è un capo e vuol fare il capo anche con gli avventurieri, certo che il fatto di essersi fumati l'impossibile (invece di spassarsela con la ballerina) non ha aiutato la situazione!

Ale ha detto...

tu sta cosa della ballerina non l'hai digerita, vero? ;D

Mr. Mist ha detto...

Come ogni buon fan di Hearst è stato un duro colpo per me! X-D