lunedì 15 luglio 2013

370 - COSO

Il corpo dello sciamano gnoll cade con un tonfo nell'acqua che invade i sotterranei.
"C'è dell'acqua!" esclama Rune, lanciando un'occhiata di disapprovazione ad Aghmar. "Bovak! Bovak! Tutto bene?"
Il nano non risponde, intento nell'osservare gli effetti della caduta del cadavere. Le liane spostate nell'impatto rivelano che l'acqua è poco profonda, meno di tre piedi; ma la cosa più interessante è vedere come il corpo galleggi dolcemente, trasportato da una corrente invisibile, verso il fusto della pianta nell'angolo dei sotterranei.
"Bovak! Ci sei?" insiste Rune.
"Sì, tutto bene. Sto tornando."
Durante la risalita, Bovak nota una piccola sala sul piano intermedio tra il livello del terreno e i sotterranei ormai irraggiungibile a causa dei crolli se non calandosi nella voragine. Approfittando del suo incantesimo decide di dare una rapida occhiata. La stanza è piena di macerie ed è invasa dai rampicanti, impossibile dire a cosa fosse adibita. Tuttavia, sotto un groviglio di liane, Bovak scorge un vecchio baule. Liberatolo dalle piante, il nano constata che la serratura è ancora intatta. Potrebbe forzarla, ma viste le condizioni il forziere potrebbe cedere e spaccarsi, con il rischio di rovinare eventuali contenuti fragili. Questo è un lavoro per quel mezzo furfante coloviano che lo attende al piano superiore, che da quanto riferitogli durante il cammino è quello pratico con le serrature.
Tornato nella sala al pianterreno Bovak rendiconta brevemente quanto scoperto, soffermandosi alla fine sul baule: "Potremmo fissare una corda per permettere a *coso* di scendere a dare un'occhiata, potrebbe contenere materiale interessante per il cartografo" dice indicando Juan.
"Coso?! Ehi! Guarda che ho un nome!" precisa piccato il coloviano.
"Sì, ehm... scusa, lo so... sono una frana con i nomi, coso..."
"Juan! Ricordatelo! E ora andiamo."

Juan armeggia con la serratura del vecchio baule alla luce di una torcia, la corda fissata per scendere penzola alle sue spalle.
"Sei riuscito?" chiede Bovak, appiccicato a testa in giù come un ragno sul soffitto.
"Lasciami lavorare! E poi... dannazione vieni giù di lì, mi fai impressione, non riesco a concentrarmi con te sopra la testa che mi fissi! Ti sembra normale? Accipicchia lo dicevo che eri strano..."
"Scusa Duan, ti lascio fare..."
"Juan! Mi chiamo Juan!!!"
"Oh sì, scusa l'avevo dimenticato..."
Juan continua nervosamente il suo lavoro, visibilmente infastidito. Quando finalmente il lucchetto arrugginito salta, il coloviano si affretta ad aprire il coperchio del forziere. Vecchi papiri, pergamene, candele dai colori e odori di altri tempi. Roba per Octalius in effetti, ma al coloviano non sfugge un bagliore dorato sul fondo. Con un gesto rapido afferra e fa scivolare in una delle sue tasche il gioiello, un talismano decorato con incisioni in alfabeto mazar'i.
"Ehi! Ti ho visto!" esclama Bovak dal soffitto sopra di lui.
Juan impreca mentalmente.
"Hai preso qualcosa! Non dovresti fare così, potrebbe essere importante per il cartografo, restituiscilo!"
"Io non ho preso nulla!" ribatte Juan negando l'evidenza.
"Non prendermi in giro... coso, ti ho visto benissimo!"
"Mi chiamo Juan!"
"Sì sì, come diavolo ti chiami... rimetti a posto ciò che hai preso potrebbe essere importante. Se non lo fai taglio la fune, poi voglio vedere come fai a risalire senza una cosa importante al suo posto!" minaccia Bovak, avvicinando la lama di un coltello alla corda.
Juan messo alle strette mostra il talismano in segno di resa, si aggrappa alla fune e risale al piano superiore, sparendo oltre il bordo della voragine.
Bovak sorride soddisfatto, quando all'improvviso Juan, ormai al sicuro, si riaffaccia sul limitare del pavimento crollato. Vendicativo, scaglia il talismano nell'oscurità delle acque dei sotterranei.
Il nano è colto alla sprovvista, non si aspettava una simile idiozia per ripicca: "Imbecille!" è l'unica cosa che riesce a dire.
Juan ride beffardo: "Ora vai a prenderlo, *coso*..."

Gli avventurieri vedono risalire Bovak scuro in volto e agitato. Il nano ignora palesemente Juan, sta per dire qualcosa quando un'improvvisa esclamazione di Aghmar gli ruba la scena. Il kinnin, dopo l'euforia iniziale era rimasto in disparte ad osservare i rampicanti che invadono il pavimento della sala.
"Questo è più di quanto avevo sperato!" urla eccitato.
"Cosa vuoi dire?" chiede Isabel.
Il capo kinnin risponde alla sacerdotessa senza guardarla, come se stesse spiegando a sé stesso: "Questi rampicanti non sono semplici piante di Richiamo della Notte, sono parte di una Regina della Notte! La Regina è una sorta di pianta-madre del Richiamo, estremamente rara. Al suo interno contiene dei baccelli preziosissimi. Non c'è tempo da perdere!"
Aghmar si agita invasato: "Forza! Non state lì con le mani in mano! Dobbiamo scendere subito! La gloria dei Kinnin è vicina!"

7 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Mi sa che il nostro abile mercante dai molti talenti e dallo spiccato spirito fashion ha trovato un altro con cui battibeccare! Certo che anche Bovak si è proprio impegnato per provocarlo! XD

Ale ha detto...

Ma no, Bovak non fa apposta a provocare, è proprio fatto così!
E' Coso che se l'è presa per essere stato colto con le mani nel sacco!

Mr. Mist ha detto...

Sì in effetti per un ladr...ehm .... mercante dai molti talenti, deve essere frustrante!A proposito una curiosità, dal titolo pensavo che coso potesse essere una creatura stile gollum che viveva nelle rovine del pozzo, non so mi ero fatto questa idea.

Ale ha detto...

In effetti "Coso" sarebbe un ottimo nome per una creatura alla gollum! Mr.Mist questo era un ottimo spunto... peccato che essendo scritto qui non potrò più utilizzarlo! ;)

PS: segnalo a tutti il mio ultimo post su one-shot. Dateci un'occhiata, sono sicuro che tra di voi c'è qualcuno che ha una storia da raccontare!

Ferdi ha detto...

Coso????

oooooh ma i sono JUAN SIQUEIRA !!!
e poi non avevo proprio le mani nel sacco, ho preso l'oggetto, l'umido lo ha reso scivoloso ed è finito nella grande tasca della mia giacchettina...........un po' di giustizia !!! ecccche diamine XDXD

Ale ha detto...

l'umidità certo certo... e noi malfidenti che abbiamo dubitato della tua onestà!

Ferdi ha detto...

Ok ok, dai, non è successo nulla di grave
ci tenevo a precisare !!!

;-)