giovedì 11 aprile 2013

355 - IL MALAUGRYM

La sfera fluttuante, Nezabal nella sua vera forma, si stacca di dosso i pezzi di carne appartenuti alle sue fattezze umane. Solchi profondi attraversano la pelle viscida della creatura, colando sul terreno un icore giallastro nauseabondo. L'unico occhio lo fissa con odio, quindi i tentacoli convergono davanti ad esso puntando verso di lui, generando al punto di incontro un intreccio di scariche elettriche
Gimble è paralizzato dal terrore, non ha vie di fuga. Con un briciolo di lucidità evoca l'incantesimo di immagini speculari creando tre duplicati illusori di sé stesso, un attimo prima che il demoni scateni su di lui un fulmine magico che disintegra uno dei falsi.
Gimble sfodera il pugnale di Hassa, pronto a fronteggiare il mostro in un tentativo disperato.

"E' qui!" esclama Rune giunto al pianerottolo, udendo i rumori che provengono dall'altro lato della porta chiusa. Il monaco cerca di forzarla con una spallata, invano.
"E' bloccata magicamente, lasciate fare a me" dice Rabiaa, invocando gesti e parole dell'incantesimo di dissoluzione magica. Le sue mani si muovono come se sbrogliassero la matassa della trama incantata che blocca la porta, districando uno ad uno i fili della magia di Nezabal.
Appena ottenuto il via libera dalla maga, Hearst si fionda nella stanza. La porta schianta di colpo rivelando alla sua vista le vere fattezze di Nezabal, ma il guerriero non si fa sorprendere, si aspettava qualcosa di fuori dal comune.
Il demone agita i tentacoli utilizzando la magia per ottenere un effetto di sfocatura a sua difesa, ma Hearst gli è già addosso. Confidando nella fortuna, la lama dello spadone disegna un arco discendente verso la figura confusa della creatura. Un tentacolo viene reciso, quindi il guerriero sente la resistenza delle carni e affonda il colpo con tutta la forza che ha in corpo. L'acciaio penetra in profondità mentre l'icore disgustoso ribolle dall'orrenda lacerazione, fino a fermarsi nell'occhio di mezzo, spaccandolo a metà.
Il corpo del demone diventa improvvisamente pesante, rovina a terra, sussultando mentre Hearst sfila la lama per infierire una seconda volta, poi una terza, e una quarta, proiettando icore e interiora sulle pareti.
Hearst si terge il volto con l'avambraccio, rimuovendo i liquidi viscosi del mostro, mentre Gimble si lascia cadere seduto, sollevato per il provvidenziale intervento.
Nel frattempo entrano anche Rune e Rabiaa, quindi Juan ed Isabel, accorsi quando alla morte del demone i Dretch sono scomparsi. La chierica contempla la scena inorridita e preoccupata. Riconosce le fattezze del demone, le bisbiglia ai presenti: "Un Malaugrym, servo di Eblis, Demone dell'Avarizia."
"Non riesco a crederci" le fa eco Rabiaa. "Nezabal, un membro della Confraternita... un demone assetato di anime! Dobbiamo scoprire il suo vero scopo, di certo in questa torre... ehi, fermo!"
L'esclamazione della maga blocca Juan, già chino sui resti della forma umana di Nezabal per perquisirli.
"Non toccare nulla, potrebbe essere pericoloso. Inoltre ti avviso che ciò che è in questa torre è proprietà della Confraternità Arcana che rappresento, e non posso permettere di saccheggiarla a chicchessia."
Juan solleva le mani, inveendo mentalmente contro la maga. Nella destra alza una chiave, recuperata dal corpo: "Cercavo solo questa, ci sarà utile..."

7 commenti:

Ursha ha detto...

Premesso che Juan ormai è risaputo che ha le mani lunghe, mi domando da master scafato se quella non fosse solo una scusa di Rabia per impedire ai giocatori di raccogliere indizi...

Mr. Mist ha detto...

Potrebbe avere un senso Ursha: Rabiaa deve capire molte cose, e deve avere per sè tutti gli indizi che possono darle un quadro preciso della situazione, sarà poi lei a decidere di cosa mettere a conoscenza il gruppo, di cui credo avrà sicuramente bisogno in futuro!
C'è da dire che in questa città con templi scintillanti e ordini cavallereschi, l'infiltrazione di seguaci di demoni ha già raggiunto posizioni elevate: Nezabal demone seguace di Eblis nella confraternita dei maghi e Rakoud ibn Mouktadir, promesso sposo della figlia del Granduca, che ha contatti con seguaci di Valmar! Che bella situazione!

Ale ha detto...

Mr Mist conosce talmente bene queste pagine da aver fatto un'analisi perfetta, e condivide gli stessi timori dei giocatori sulla strisciante presenza in punti di potere di personalità pericolose.
Che facciano parte dello stesso disegno? Può darsi, ma al momento i tasselli sono sparsi. Resta ancora misterioso il collegamento del tutto con la tratta degli schiavi.
In questo preciso frangente il comportamento di Rabiaa, oltre alle motivazioni citate da Mr.Mist, è dettato anche da una vile questione economica: nella torre probabilmente c'è una fortuna in oggetti magici, che lei commercia in nome della confraternita... lasciare che degli avventurieri "stipendiati" dalla confraternita stessa sottraggano tali ricchezze da una torre di un membro della confraternita non è cosa che, nonostante la fiducia, sarebbe disposta a lasciar correre.

Ale ha detto...

Ah, dimenticavo... in questa occasione il master aveva preparato il mostro con tanta cura e amore, arriva quel solito spaccone di Hearst, entra, tira un 20, conferma il critico di spadone e tira pure un danno alto (in più credo avesse anche addosso un Forza del Toro, anche se non l'ho riportato nel racconto). Un colpo. Uno solo. Grrrr....

jamila ha detto...

Eh beh, un po' di contrappasso...

Ursha ha detto...

Beh Ale non hai idea di quante volte capiti in Martelli da Guerra dove a fronte di una quindicina di punti ferita le armi tirano tutte 1d10 di danni.

Il combattimento va avanti per secoli in una serie di parate e risposte che si concludono in un niente di fatto o dopo tre colpi qualcuno prede la testa o un braccio.

Per due volte la fidanzata ha seccato due stregoni dopo che io li avevo colpiti con la balestra senza che questi lanciassero un solo incantesimo.

Ale ha detto...

Il combattimento di Martelli da guerra ha senso e apprezzo il sistema "pochi colpi ma letali", ma tutti sappiamo che D&D non è così o quantomeno non è progettato per essere tale.
Poi ogni tanto capita che un critico ti secca il boss con un colpo, ma pazienza... tanto so come rifarmi, ihihih!!!