giovedì 18 aprile 2013

356 - COLLEZIONE DI ANIME

"Il Malaugrym è un demone mutaforma, in grado di confondersi tra la gente, per questo è molto pericoloso. Il fatto che abbia trovato terreno fertile qui a Bakaresh è preoccupante" spiega Isabel salendo le scale che portano al secondo piano.
"Si nutre di anime?" chiede Rune.
"No, e questa è un'ulteriore anomalia. Il Malaugrym si nutre di carne, ed adora infilare i suoi tentacoli nella gola delle sue vittime e divorarle dall'interno quando sono ancora vive..."
Arrivati al pianerottolo, Juan apre con la chiave una robusta porta a due ante, oltre la quale si trova un ambiente a metà tra una biblioteca e un laboratorio. Sulle librerie sono accatastati numerosi tomi impolverati, alcuni vergati con caratteri incomprensibili. Sui tavoli sono ammucchiati alambicchi, pergamene e strani ingredienti, da cui si leva un mefitico odore di incenso e carne putrida che fa girare la testa.
E poi quegli scaffali, lungo la parete di sinistra, su cui sono ordinatamente riposte molte tessere di ceramica simili a quella di Hassa. Se ne contano almeno una ventina. Le figure impresse su di esse sembrano immobili, ma se osservate attentamente si agitano mute in un'eterna agonia, impossibilitate a ritornare nel proprio corpo. Una scena agghiacciante, difficile da sopportare, tanto che l'istinto di andarsene immediatamente pervade tutti quanti.
"Santo cielo... è terribile..." commenta Isabel con voce rotta. Per un attimo anche sul suo volto sicuro di Rabiaa scorre un'ombra di turbamento, per un attimo è come se a guardare fossero gli occhi innocenti e tristi di una fanciulla.
"Cosa... cosa possiamo fare per loro?" continua la chierica, pur sospettando già la risposta.
L'espressione della maga torna dura come sempre: "Nulla temo. Il Malaugrym ha certamente divorato i loro corpi. Anche se avessimo potuto costringere Nezabal a liberare le anime, sarebbero morti ugualmente."
"E' terribile, queste anime sono condannate all'oblio, non possono raggiungere il Grigio Reame, e per assurdo nemmeno l'Abisso! Una condanna peggiore dell'inferno!" realizza Isabel. "Sono certa che la Chiesa possa intercedere per questi poveri spiriti, e trovare un modo per liberarli, seppur non ridando loro la vita, ridando loro la pace. Dobbiamo... dobbiamo portare le anime al Maestro Ashanti, parlarne con lei e con il Gran Dragone. Di sicuro sapranno come aiutarci. Come aiutarli."
Rabiaa approva: "Sono d'accordo. Ma dovrò tenere una tessera, una sola, perché sia una prova per la Confraternita e perché possa studiarla per capirne lo scopo. Vi prometto che una volta scoperto cosa c'è sotto, mi premurerò io stessa di consegnarla alla Chiesa."
La maga sembra sincera. Sebbene non lo manifesti apertamente, è profondamente turbata e mortificata dal fatto un demone sia riuscito a farsi passare - da chissà quanto tempo - per un rispettabile membro della sua organizzazione. Ma la cosa che la preoccupa di più è che non sia un caso isolato, che possa contare su delle complicità. Se così fosse è decisa a scoprirlo, ed estirpare questa corruzione dal buon nome della Confraternita.
Rabiaa si sente in debito con gli avventurieri, è consapevole del fatto che hanno rischiato molto di più di ciò per cui erano pagati, e se non fosse stato per loro le malefatte di Nezabal non sarebbero mai venute alla luce. Una simpatia inusuale per quel peculiare gruppo di eroi le strappa un sorriso, e mentre loro già discutono delle prossime mosse, li sorprende: "Questa sera sarete miei ospiti a cena, per ringraziarvi di quanto avete fatto," poi rendendosi conto di essersi sbilanciata un po' troppo tanto da aver zittito gli avventurieri, aggiunge: "e potremo discutere di lavoro..."

8 commenti:

Ursha ha detto...

Hearst potrebbe avere molto lavoro di cui discurete...

Mr. Mist ha detto...

Hearst può sempre giocare la carta del dopo-cena! ;-)
Chissà cosa diranno il maestro Ashanti ed il Gran Dragone di quello che sta succedendo nella loro città! Una domanda Ale: il Malaugrym avrebbe potuto ricattare le sue vittime, attraverso le anime in suo possesso, per crearsi attorno una rete di schiavi ed ampliare il suo potere e tessere intrighi a medio - lungo termine oppure la sua natura lo costringe a nutrirsi dei corpi delle vittime limitandosi a collezionarne le anime?

Ale ha detto...

Il Malaugrym in realtà è un mostro tratto dal compendio dei Mostri del Faerun e non è un demone, anche se io l'ho utilizzato come tale per giustificarlo nell'ambientazione.
Questa creatura si nutre dei corpi delle sue vittime, provando grande piacere nel farlo. Il fatto che avrebbe potuto crearsi un piccolo esercito di schiavi è plausibile, ma prima o poi la cosa sarebbe saltata fuori in città e qualcuno gli sarebbe andato a chiedere conto. Ma la realtà è che al demone importava il proprio appagamento e non potere a lungo termine. E' evidente che tutto il piano architettato per cavar fuori anime aveva come sottoprodotto corpi succosi per il Malaugrym, ma il vero scopo di tutto questo resta un mistero. Il sospetto condiviso dai PG a questo punto è che ci sia un mandante interessato alle anime (Nezabal non le utilizzava, ed è escluso il collezionismo...) che ha fatto fare il lavoro sporco al Malaugrym in cambio di facili prede.

Nicholas ha detto...

Per curiosità ogni tuo post copre una giocata? Più d'una? Meno di una?

In media intendo :)

Ale ha detto...

Sempre molto meno di una. Tutta la "missione Hassa/Nezabal" fino alla fine della cena (non ancora raccontata) con Rabiaa è durata 2 sessioni di 3 ore circa l'una, mentre sul blog è fatta di ben 14 post. Non so se è una media rappresentativa, ma a sensazione una sessione di gioco mi genere 5-7 post sul blog.

Nicholas ha detto...

Dafuq!
E come fai a ricordarti tutto? O_o
Cmq mi tranquillizza sapere che molti altri post ci attendono :)

Sommo Kuduk ha detto...

bravo Ale, recupero finalmente i post, mi è piaciuta questa parte e l'intrigo che hai creato, giocarlo secondo me dev'essere stato eccezionale!!! bravo ancora

Ale ha detto...

@Nicholas: da bravo amanuense trascrivo dopo ogni sessione in un diario tutti gli avvenimenti (ne avevo parlato in un vecchio post su one-shot: http://oneshot-tales.blogspot.it/2010/12/applicazione-della-norma-cap4-requisiti.html). Mi porta via circa una mezz'ora dopo la sessione, e cerco di perdere qualche minuto in più per registrare anche le sensazioni e le frasi salienti, in modo da ricordarle anche a distanza di più di un anno. Senza il diario degli eventi il blog non sarebbe assolutamente possibile!

@Kuduk: grazie Kuduk, sempre gentilissimo!