martedì 26 marzo 2013

352 - NELLA TORRE DEL MAGO

Gimble sorseggia del tè caldo seduto sull'ottomana nel salone di Rabiaa. Prova un leggero senso di nausea, ma il dolore è sparito. La maga gli sta pazientemente spiegando il funzionamento delle carte di Nezabal e come comportarsi.
"...e ci vogliono alcuni secondi perché un'anima imprigionata esca del tutto dalla carta. Il piano è questo: una volta imprigionata l'anima di Nezabal nella sua stessa carta deve essere ricattato perché svincoli l'anima di Hassa. Appena da quest'ultima il fante sarà sparito, saprò che Hassa è libero e il mio servitore ci teletrasporterà nella torre in tuo aiuto. Con un po' di fortuna non correrai grandi rischi."
"Nezabal non può decidere di svincolare la sua stessa anima?" chiede Isabel, temendo che una reazione del mago possa vanificare tutto quanto.
"Sì, è possibile, ma il tempo di latenza, il breve ritardo con cui l'anima viene rilasciata gioca a nostro favore. Gimble, se Nezabal prova a reagire e la sua carta inizia a sbiadire, devi distruggerla immediatamente, a costo di condannare lo spirito di Hassa alla prigionia eterna. Non ci sono altre soluzioni se vogliamo risparmiare la vita al nostro amico."
Gimble annuisce.
Rune guarda Hassa dritto negli occhi: "Spero tu sia ben consapevole di quello che Gimble rischia per te. Sta mettendo a repentaglio la sua vita per quanto tu hai disprezzato la tua. Promettimi che se tutta andrà per il verso giusto tornerai a Gahar, chiederai perdono a tuo padre e metterai la testa a posto!"
Hassa accenna un sì con il capo.
Gimble allunga un pugnale al ladruncolo: "Direi che oltre alla tua riconoscenza un *regalino* da parte tua sia doveroso. Il tuo pugnale è magico e mi sarà utile, in cambio ti cedo il mio, è di ottima fattura e apparteneva ai pirati Blackrabbit. Presumo tu non abbia obiezioni. Bene. Ora spiegami come arrivare in contatto con Nezabal."

La torre di Nezabal si erge nella periferia nord orientale, circondata da poche case e strade larghe, in contrasto con il caotico centro cittadino. Il tramonto colora di rosso le mura, è quasi l'ora pattuita con l'emissario del mago incontrato la sera precedente grazie al giro di contatti di Hassa. Presto dovrà lasciare Rabiaa e i compagni dietro di sé, nascosti a debita distanza e avviarsi solo verso il portone della torre. E' nervoso. Riconta il gruzzoletto che racimolato per l'azzardo: l'equivalente di più di cinquecento monete d'oro, una somma degna di nota anche per un giocatore di peso come Nezabal.
Gimble scambia un'ultima occhiata d'intesa con i compagni, quindi s'incammina.
Il portone si apre da solo quando lo gnomo si avvicina, quindi si richiude dietro di lui. Superato un piccolo atrio, il bardo fa il suo ingresso in una sala con un grande tavolo e arazzi alle pareti ricamati con motivi geometrici. Una scala in pietra segue la parete ricurva sparendo dietro un muro, salendo verso il primo piano.
Una voce rimbomba nella torre: "Benvenuto nella mia dimora, caro ospite, ti prego di salire."
Gimble sale cautamente, attento ad ogni dettaglio. Lungo la spirale delle scale incontra diverse finestre che fanno filtrare la brezza fredda della sera, tutte provviste di grate.
Giunto ad un pianerottolo la voce lo invita ad abbandonare le scale ed entrare nella porta spalancata alla sua destra.
La stanza è più intima del salone al piano di sotto. Ci sono un camino e un tavolo con la shisha, delle bevande e della frutta. Le pareti sono adornate dai soliti arazzi geometrici. Il centro della sala è occupato da un tavolo, alla cui estremità sinistra siede il mago. Apparentemente il locale occupa circa metà del piano, e una porta a due ante chiusa diametralmente opposta all'ingresso pare condurre all'altra metà.
Nezabal ha barba curata e sguardo scaltro, e lo invita a sedersi con un cenno della mano ingioiellata.
Gimble nota una certa somiglianza con l'emissario incontrato la sera prima, qualcosa gli suggerisce che a Nezabal piaccia vedere di persona le sue vittime.
Facendo gli onori di casa, il mago lo invita a rilassarsi e favorire delle sue cortesie.

6 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Il mago quindi sceglie di persona le sue prede! Speriamo che il piano di Rabiaa funzioni, anche se un DM che si rispetti aggiunge sempre un rognoso imprevisto!

steve ha detto...

....possono capitare imprevisti anche al master....

Nicholas ha detto...

Dafuq mi sono perso un pezzo, quando c'è stato il contatto con Nezbal?

Mr. Mist ha detto...

@ Steve dipende se sono imprevisti che capitano durante la sessione di gioco o dopo la sessione gioco!
@ Nicholas: in effetti in quelle poche righe accade qualcosa di un po' strano: Gimble lo riconosce al tavolo da gioco il mago quindi non aveva cambiato aspetto, e non era nemmeno camuffato. Perchè Hassa ha taciuto questo particolare sul mago? Quasi sicuramente sarà passato anche lui per la stessa trafila, il mago stesso poi ha ammesso che quello è il suo modo d'agire coi suoi ospiti. Magari la mia è solo paranoia però...

Ale ha detto...

Avete ragione, dal taglia/cuci rispetto alle giocate è saltata fuori una cosa poco chiara e poco coerente. Chiedo venia, semplifico modificando il post, anche perché non si modifica il succo degli avvenimenti e non si lasciano dubbi di sorta.

Mr. Mist ha detto...

Nessun problema Ale e grazie per aver fugato i miei dubbi!