sabato 1 settembre 2012

312 - CHI NON MUORE SI RIVEDE

Gimble e Juan si rilassano mentre l'oste della Perla serve loro una zuppa di pesce accompagnata da pane secco. L'attracco a Bakaresh è stato tutt'altro che tranquillo.
Come non bastasse un viaggio a pregare che la Mandibuona restasse a galla, all'arrivo in porto il Mena ha puntualmente trovato da ridire sia con i marinai addetti ai moli sia con il funzionario sopraggiunto a chiarire il perché di tutto quel trambusto attorno alla bagnarola. Discussione che si è protratta sempre più vivace finché uno sganassone in pieno viso del Mena vi ha messo la parola fine.
E' stato in quel momento che Gimble e Juan hanno convenuto che era giunta l'ora di salutare Vasco Tenzio e i suoi, lasciandoli a risolvere le loro piccole questioni di frontiera, sgattaiolando nella confusione del momento e perdendosi tra le orde di mercanti e marinai. La Perla è stata quindi la prima occasione di ristoro incontrata sulla via.
"Un posticino tranquillo, non c'è che dire" commenta Gimble, inzuppando il pane nel sugo speziato.
"Siete stati fortunati, fino a due giorni questo posto era un manicomio" ribatte l'oste.
"Cosa intendi oste?"
"La mia taverna era infestata da una compagnia di mercenari chiassosi e violenti, che me ne hanno fatte passare di cotte e di crude, allontanando tutti gli altri clienti - che purtroppo, al momento, non sono ritornati. Poi però due giorni fa sono arrivati degli avventurieri, sono volate parole grosse tra i due gruppi e poi sono passati ai fatti. Beh, fatto sta che quegli sconosciuti le hanno suonate di santa ragione ai farabutti, ne hanno fatti secchi ben quattro prima che scappassero con la coda fra le gambe!"
"Avventurieri hai detto..." si assicura Juan, mostrando uno svogliato interesse senza smettere di mangiare.
"Sì, avventurieri! C'era un omone con la barba... e una sacerdotessa di Erevos..."
I cucchiai di Juan e Gimble si fermano improvvisamente.
I due si mettono a confabulare, escludendo l'oste dalla conversazione, da cui filtrano solo frasi sconclusionate, sono loro? no, non sono loro, non si metterebbero in un casino così senza di noi... però sembrano proprio loro!
Ad un tratto la porta d'entrata si spalanca, fa il suo ingresso un omone con la barba, accompagnato di un ragazzino sdentato.
"Ecco! E' uno degli avventurieri!" esclama l'oste.
Hearst cerca di abituare la vista accecata dal sole di mezzogiorno all'interno buio della taverna, prima di capire il perché di quell'attenzione indesiderata da parte di Abel. E appena può vedere esclama: "Cazzo! Chi non muore si rivede!"

4 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Evvai il trio dei "casinisti" si è nuovamente riformato! Proprio nel momento migliore per il nostro Hearst!

Ale ha detto...

guai in vista per tutti!

steve ha detto...

i tre degenarati si sono ritrovati.....

Ferdi ha detto...

Siamo ritornati per mettere ordine nel gruppo....e ristabilire determinate POSIZIONI !!!!!!

XDXD