sabato 21 luglio 2012

305 - SILLABE DALL'ALDILA'

Quando la mattina seguente gli avventurieri arrivano alla torre sono tutti già sul posto. Sahla accompagnato dal sergente Saver Xandru, Maestro Ashanti vestita con l'armatura dell'Ordine e scortata da due Cavalieri del Drago, e un Najib visibilmente agitato; impossibile dire se per la paura di rivelazioni compromettenti o semplicemente per il pasticcio in cui si è ficcato.
Il Capitano taglia sui convenevoli impaziente di chiudere la vicenda e precede tutti nella torre. Solo Najib chiede di poter restare fuori, piantonato dai cavalieri.
Una volta all'interno Sahla non riesce a reprimere un'esclamazione di stupore e disgusto davanti al macello lasciato da Hearst. Xandru si porta la mano alla bocca, ricacciando un conato di vomito alla vista di quello scempio del cadavere.
Isabel e Ashanti affiancano il Capitano, che le invita a procedere.
La sacerdotessa si china sul corpo martoriato, e mentre con una mano tiene il simbolo di Erevos con l'altra preme sulle labbra della defunta, cantilenando una nenia ripetitiva. Un debole bagliore blu avvolge il simbolo sacro. Isabel è pronta a porre la prima domanda.
"Chi ti ha ucciso?"

Nessuna risposta.
Ashanti scuote la testa: "Le impressioni residue nel corpo sono andate perse, specie se legate al fatto violento che la tramutata in non-morto..."
Isabel decide di non demordere, passando a domande meno dirette. Afferrato da Rune il drappo rosso che galleggiava nella cisterna lo solleva davanti al viso senza vita.
"Da dove viene questo scialle?"

Le labbra si muovono emettendo un bisbiglio talmente impercettibile che il senso sfugge. Ad Isabel pare di aver capito "Ber-nard", ma il nome, oltre a non essere tipico di Kal-Mahda, non dice niente a nessuno.
Il simbolo perde il suo bagliore.
"Non siamo giunti a nulla" sentenzia Sahla spazientito.
"No!" protesta con veemenza Isabel. "Siamo sulla strada giusta. Inoltre posso ripetere l'incantesimo ancora una volta e porre altre due domande. Quindi vi prego di pazientare e non interrompere."
Sahla reagisce con una smorfia alla presa di posizione della chierica, ma prima che possa ribattere Ashanti lo affronta con lo sguardo. Il Capitano decide di desistere, purché questa farsa finisca alla svelta.
Isabel si concentra ripetendo l'incantesimo, e ripetendo poi la stessa domanda di prima. Questa volta l'attenzione permette di cogliere le sillabe appena percettibili: "Per-la"
"E' il nome di quella fogna di locanda giù al porto" commenta Xandru.
Ecco una pista pensa Isabel, prima di porre l'ultima domanda, usando l'accorgimento della terza persona per evitare di sprecarla: "Qual è il nome del proprietario di questo scialle?"
"...mi-na"
Le sillabe escono come un rantolo.
Ashanti fa congetture sul significato, probabilmente il nome "Amina", molto comune tra gli Yar'i, ma viene bruscamente interrotta da Sahla.
"Ora basta con questa farsa!" taglia corto il Capitano. "E' evidente che non c'è nulla da sapere. Questa poveretta non ha risposto alla domanda sulla sua uccisione, e il fatto che abbia associato un pezzo di stoffa alla Perla o che questo appartenga a una fantomatica Amina non chiarisce nulla! Per quanto ne so, questa donna potrebbe essere essere diventata una wight per qualunque motivo."
Ashanti accenna a protestare, ma un gesto di Sahla la stronca.
"Ne ho abbastanza di congetture e sospetti. Najib verrà immediatamente reintegrato in servizio, e i cavalieri torneranno alla loro giurisdizione" chiude il Capitano, senza risparmiare una stoccata per le ingerenze dell'Ordine.
"Ma... Capitano..." accenna timidamente Isabel.
Sahla la zittisce con un'occhiata, ripagandola dell'umiliazione subita poc'anzi. Poi, con aria di scherno continua: "Se volete insistere e continuare a fare indagini su qualcosa che non esiste siete liberi di farlo. Vi assicuro che se emergerà qualcosa sarò ben felice di ascoltarvi... anche se dubito capiterà."
Maestro Ashanti prende in disparte Isabel, pregandola se possibile di approfondire alla Perla. L'Ordine non gode della libertà di movimento degli avventurieri e la Chiesa sarà grata di un aiuto che eviti ulteriore imbarazzo con la milizia cittadina. Quindi richiama i suoi uomini e si congeda.
Quando Ashanti se ne va, Sahla sembra scaricarsi di un peso. Il suo volto si fa rilassato e i suoi modi più cortesi.
Il Capitano riconosce agli avventurieri il merito di aver aiutato un membro della Guardia, sebbene il loro servizio sia stato offerto senza che i superiori ne sapessero nulla. A tal proposito, per regolarizzare il tutto, verranno pagati come si conviene. Il sergente Xandru salderà alla caserma nell'Alhambra con ottanta monete d'oro.
Mentre le guardie nella torre iniziano a ripulire, il Capitano si allontana, augurandosi di non dover mai più tornare ad occuparsi della faccenda.

3 commenti:

Ursha ha detto...

Ho l'impressione che la speranza del capitano verrà disattesa.

Mr. Mist ha detto...

Se non altro ha lasciato agli avventurieri la libertà di continuare ad indagare!

Ale ha detto...

Sahla è meno peggio di come lo si dipinge... certo ha un caratteraccio...