lunedì 16 luglio 2012

304 - QUESTIONE DI COMPETENZE

La torre è esattamente come i nostri eroi l'avevano lasciata, a conferma di quanto riferito dalle due comari. Najib non è più tornato qui. Non resta altro da fare che tornare al Ristoro del Pellegrino.
Il loro arrivo alla Locanda tuttavia pare fosse atteso. Fuori dall'uscio, sulla grande scalinata della Torre del Drago ora illuminata da decine di fiaccole, la proprietaria Zer'a Nahita li indica al gruppetto eterogeneo di armigeri che la circondano, composto sia da guardie cittadine che da Cavalieri del Drago. Questi ultimi fanno per andare incontro agli avventurieri, ma un gesto della mezzelfa li blocca: sarà lei a parlare con i suoi clienti.
Nahita si rivolge preferenzialmente a Isabel: "Perdonate il trambusto, viaggiatori, ma le insistenti domande della vedetta Najib qua fuori hanno attirato l'attenzione di diversi ospiti della locanda, che hanno segnalato la questione sia ai suoi superiori, sia ai Cavalieri del Drago, dal momento che costui cercava aiuto clericale."
Una delle guardie cittadine, spazientita dai modi della sacerdotessa, prende la parola: "Sappiamo che vi siete allontanati con lui e che avete accettato di aiutarlo. Najib è dentro la locanda e ci ha raccontato tutto. Il Capitano Emmanwel Sahla vuole vedervi" dice sbrigativo, indicando la porta alle sue spalle.
"E non solo il Capitano!" aggiunge un cavaliere piccato, senza risparmiare un'occhiataccia al collega della guardia cittadina. "Anche il Maestro dell'Ordine è qui e ascolterà ciò che avete da dire!"
Gli avventurieri vengono accompagnati all'interno. Najib siede con lo sguardo basso su uno scranno, gomiti appoggiati alle ginocchia e mani conserte. Ad Isabel non sfugge che la sua arma d'ordinanza, che gli pende dalla cintola, è una mazza leggera. Forse solo una coincidenza, tuttavia...
Ai fianchi di Najib si trovano due uomini e una donna dalla pelle scura, di chiare origini Mazar'i. Uno dei due uomini, dall'atteggiamento nervoso vestito con le insegne nere della guardia cittadina, si fa avanti appena si accorge dell'ingresso dei nuovi arrivati.
Dopo averli squadrati per bene, si rivolge a Najib: "Sono loro?"
La guardia della torre di vedetta annuisce.
Lo sguardo dell'uomo torna sugli avventurieri: "Per vostra informazione, io sono il Capitano della Guardia di Bakaresh, Emmanwel Sahla. Voglio essere chiaro fin da subito perché ne ho già fin sopra i capelli di tutta questa faccenda. Mi aspetto che ora mi raccontiate tutto quello che è successo, se non volete passare dei guai nelle ore a venire."
I nostri eroi, colti alla sprovvista dall'atteggiamento ostile del Capitano e ben poco desiderosi di passare delle grane, non si fanno pregare e raccontano per filo e per segno tutti gli avvenimenti, dall'ingaggio di Najib al wight nella torre.
Sahla ascolta con attenzione, senza mai tradire alcuna emozione attraverso l'espressione costantemente imbronciata del suo volto.
Terminato il racconto, riprende la parola: "Sebbene io consideri Najib un idiota per non essersi rivolto alla guardia per risolvere la faccenda, da quel che dite mi pare di capire che la torre non è più infestata e che la questione può essere chiusa. Tanto di guadagnato. Ora finiamola con questa perdita di tempo e torniamo ognuno al proprio posto..."
"Non così presto Emmanwel..." lo interrompe la donna Mazar'i.
La sua voce pare innervosirlo ancora di più. I suoi occhi diventano due fessure: "Non è affar tuo, Maestro..."
Gli avventurieri si scambiano un'occhiata di sorpresa. Quella donna scura, vestita con una semplice tunica bianca...
"Perdonate la maleducazione del Capitano per non avermi ancora dato occasione di presentarmi. Io sono Ashanti, Maestro dell'Ordine dei Cavalieri del Drago."
Il Maestro è una donna!
Ashanti continua: "Capitano, non puoi chiudere la questione come se si trattasse di un furto di capre. Un'infestazione non può essere sottovalutata, ne vanno ricercate le cause. Potrebbe esserci in atto un'attività demoniaca, o un crimine impunito, visto che si trattava di una donna incinta. Concorderai che il modo di affrontare il problema del tuo sottoposto sia stato quantomeno inusuale, e che ci sono ancora parecchi lati oscuri. L'infestazione potrebbe propagarsi e minacciare Bakaresh, e ritengo che sia dovere della guardia cittadina considerare anche questa eventualità."
Punto sul vivo, Sahla reagisce con una smorfia, prima di cercare inutilmente di smontare quanto affermato da Ashanti. Il Capitano è visibilmente irritato dalle "interferenze" dei Cavalieri nella gestione della sicurezza cittadina, ancor più per il fatto che c'è di mezzo uno dei suoi uomini, ma Ashanti non sembra una che si fa intimorire. Pur non essendo sua giurisdizione, chiude la discussione avvertendo Sahla che se la faccenda non dovesse finire qua, sarà poi lui a risponderne al Gran Dragone Rikmalit e al Granduca.
Sahla, esasperato, cede: "Bene dunque, indaghiamo. Cosa intenderesti fare, Maestro?"
Ashanti sorride: "Abbiamo qui una Contemplatrice. Presumo che il potere di Erevos vi conceda di parlare con i morti."
Isabel risponde affermativamente, puntualizzando tuttavia che le servirà una notte di riposo per farlo.
"Bene. Lasceremo allora che siano coloro che si sono occupati della questione finora a portarla a termine, così eviteremo ogni sovrapposizione di competenze. Sarà la stessa wight a spiegarci il motivo del suo ritorno tra i vivi. Capitano, porta via il tuo uomo e tienilo in fermo fino a quando tutto sarà chiarito domattina alla torre."
Sahla borbotta qualcosa infastidito, poi ordina all'altra guardia, il sergente Xandru, di prendere Najib in custodia. Infine precedendo i suoi uomini se ne va.
Quando tutti sono usciti, Ashanti ringrazia gli avventurieri, ma allo stesso tempo li redarguisce: "Avreste potuto rivolgervi al Tempio comunque, anziché rischiare il risucchio di energia di cui i wight sono capaci."
"Purtroppo solo una volta sul posto ci siamo resi conto di cosa stavamo affrontando" si giustifica Isabel. "Ad ogni modo domani tutto sarà più chiaro."
"Spero tu abbia ragione Contemplatrice" conclude Ashanti. "Le impressioni dai corpi dei non-morti sono molto più difficili da rievocare. L'unica nostra speranza è che sia morta da poco."

5 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Dopo aver letto questo post Ale mi sorge il dubbio che tu abbia un'antipatia particolare per il ruolo del Capitano della guardia: Meis, Nataniel ed ora questo Sahla, tutti abbastanza negativi. Vedremo se anche questo farà una brutta fine come i suoi predecessori!
Intanto la tensione è ricominciata a salire, molto bene!

Ale ha detto...

Ma no, Meis non era negativo! Diciamo che aveva luci e ombre...
In generale ritengo che i personaggi che ricoprono questi tipi di carica non possano essere scialbi, e che la responsabilità del loro ruolo li porti a sviluppare atteggiamenti e nevrosi degne di nota.
Sahla a sua volta non è un personaggio negativo, è solo che vorrebbe il minor numero di rotture di coglioni possibile...

Mr. Mist ha detto...

Ok Meis era un buona persona quando era "in luce" l'importante era non incontrarlo quando era "in ombra"! Per quel che concerne la tua analisi mi trovo abbastanza d'accordo sebbene, per esperienza personale, ho incontrato alcune eccezioni (che confermano la tua regola) sia in senso positivo che negativo. Per quel che riguarda Sahla oltre a quello che hai detto mi è sembrato anche molto occupato ad evitare l'ingerenza altrui nelle sue competenze, in ogni caso avrò altri post credo per conoscerlo meglio!

Nicholas ha detto...

Parlare con i morti mi fa venire in mente una gra perla del mio gruppo.
Situazione: il gruppo è bloccato in un labirinto, hanno un artefatto ma non sanno cosa farsene, il chierico contatta l'anima di un cadavere trovato vicino all'oggetto misterioso.
Restano 2 domande.
Chierico “come faccio a far funzionare l’artefatto?”
Morto “devi avere le 4 chiavi”
Chierico “quattro?!”
Morto “si”.

Gruppo: -.-"
DM: :D

Ale ha detto...

eheh... un classico... :D