martedì 5 giugno 2012

296 - IL RISTORO DEL PELLEGRINO

La decisione di alloggiare alla Locanda "Ristoro del Pellegrino" vista l'ora tarda e l'impossibilità di mettersi alla ricerca di altro, si rivela tutt'altro che a buon mercato. Quattro monete d'oro per la stanza, incluso un pasto e l'utilizzo dei bagni. Persino Hearst, solito a scialacquare denari in facezie, rimane sorpreso. Tuttavia è presto chiaro il perché di quella somma così alta. La Locanda è ben diversa dalle bettole solitamente frequentate dagli avventurieri, in prima battuta per l'assenza di ubriaconi molesti, odori fastidiosi e la costante sensazione di appiccicaticcio dei tavoli. La pulizia è esemplare, e il luogo, pur mantenendo la sua austera aura di santità, garantisce tutte le comodità del caso al perfetto pellegrino.
Il pio oste che li accoglie, Nestu, è un uomo pacato e molto devoto, mentre la proprietaria è una sacerdotessa di mezz'età di etnia Ashfar, Zer’a Nahita. Isabel sorride ricordando il tipico appellativo dato ai sacerdoti in queste terre: zer'a al femminile, zer'i al maschile.
Gli avventurieri si accomodano nella loro stanza due piani sopra, ma in men che non si dica Hearst si è già tolto l'armatura ed è pronto a ridiscendere la scala a chiocciola interna che conduce alla sala da pranzo. Con quello che costano non ha nessuna intenzione di rinunciare a una seconda cena e a un bagno rilassante.

Gilead scuote la testa. Attraverso le volute di vapore della sezione maschile dei bagni Hearst non fa nulla per nascondere le sue doti, raccogliendo sguardi di disapprovazione dagli altri pellegrini immersi nelle vasche, ma anche qualche occhiata invidiosa.
Nella controparte femminile, invece, Isabel si diverte ad ascoltare quel che accomuna le donne di tutto il creato: i pettegolezzi. Le dicerie spaziano dal miglior sarto di Bakaresh, uno gnomo di Arx chiamato Metegé, alle imminenti nozze della figlia primogenita del Granduca, Malika Naxxar. Le signore presenti parlano del futuro sposo, chi con disprezzo, chi con ammirazione. La cosa che più sorprende la sacerdotessa è che non si tratta di un nobile, ma di un ricchissimo mercante dell'alta borghesia, simbolo della vocazione commerciale di questa città. Inoltre pare che ci sia anche un'importante differenza di età tra i due, lei solo diciassettenne, lui attorno alla quarantina.
Isabel lascia le matrone alle loro conversazioni, distesa come non si sentiva da tempo. Impaziente si riveste e torna in camera, dove sono già rientrati anche i compagni: un letto fresco e morbido non è cosa di tutti i giorni.

17 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Effettivamente il posto i soldi li merita tutti!
Però Hearst fa attenzione a mostrare la tua "attrezzatura", a volte nelle terme orientali (anche se magari a Bakaresh il problema non sussiste) si rischia di avere fin troppi "ammiratori" non so se mi spiego!

Ale ha detto...

in effetti un po' di rischio c'è... anche a Bakaresh, per intenderci!

jamila ha detto...

Ora, non è per difendere la categoria femminile per principio, ma i 2 più grandi pettegoli che io conosca sono entrambi uomini!

Sommo Kuduk ha detto...

a malincuore mi tocca dar ragione a Jamila...

Ale ha detto...

concedetemelo... mi sono abbandonato ai luoghi comuni! :)

Ale ha detto...

PS: con un po' di ritardo rispetto a J, lunedì scorso 4 giugno 2012, questa lunghissima campagna è giunta al suo epilogo... ebbene sì, ora so come va a finire!!!
Credo sia stata la migliore che io abbia mai avuto il piacere di condividere con i miei giocatori in tutta la mia master-carriera, e spero che sia il preludio di una campagna ancora miglior in futuro.

Ad ogni modo, lettori non preoccupatevi: sul blog la storia continuerà ancora a lungo!

jamila ha detto...

E bravi!
è sempre un momento particolare quello della chiusura di una campagna lunga e "vissuta".
Giusto per curiosità, Ale, avevi immaginato che la campagna potesse concludersi come in realtà è stato?

Mr. Mist ha detto...

Caspita anche questa campagna è giunta alla fine! Mi fa sempre strano vederle finire specie se mi hanno tenuto compagnia per tanto tempo ma alla fine mi dico sempre che è giusto così!

@J: è vero noi uomini siamo dei grandi pettegoli ma in questo campo(come in tante altre cose della vita) voi donne siete più brave di noi!

Ale ha detto...

@J: in parte. Quando ho cominciato la prima avventura non sapevo dove mi avrebbe portato la cosa. Poi man mano che la campagna avanzava è diventato chiaro anche quale sarebbe stato l'obiettivo finale (anche se i PG l'hanno scoperto solo durante l'ultima avventura). Quindi devo ammettere che sì, mi aspettavo come sarebbe finita (perchè era lì che alla fine li avrebbe portati la pista che seguivano), ciò che è cambiato 100 volte è come ci sono arrivati!

Ale ha detto...

@Mr.Mist: anche se è sempre un piacere-dispiacere terminare una campagna (e sapere di dover abbandonare personaggi cui si è affezionati), ad un certo punto è necessario. Inoltre permette di fermarsi un attimo e fare un bilancio. Quello che viene poi, il "nuovo", sia da parte del master che dei giocatori, è di solito qualcosa di migliore, in cui partire con nuovo e rinnovato slancio!

jamila ha detto...

@Mr Mist: non saprei, sono dotata di uno scarsissimo talento per il pettegolezzo (con grande scorno di qualche amicoa/a).

@Ale: è vero, una campagna deve trovare una sua conclusione, se no perde parte del suo fascino. Lasciare personaggi che abbiamo giocato per tanto tempo e che si sono delineati, approfonditi e completati sessione dopo sessione spiace, ma ci sono nuovi personaggi che aspettano di prendere vita ed essere interpretati... Ogni tanto bisogna cambiare!

Anonimo ha detto...

Ale, quante puntate pensi ancora(+ o -) scriverai sul blog per raggiungere la fine?

Llukas

Ale ha detto...

@Llukas: a giudicare dalla lunghezza del diario di gioco, credo che almeno un centinaio di post non ve li levi nessuno!

Anonimo ha detto...

ok, grazie.

:)

Llukas

Ursha ha detto...

Oltre all'inevitabile attenzione indesiderata degli ammiratori spero in Hearst non si ritrovi a dare sfoggio delle sue prodezze con la ragazza sbagliata. In quei luogo se non erro si rischia anche di diventare eunuchi.

Ale ha detto...

in effetti è un rischio da non sottovalutare...

steve ha detto...

nessuno può toccare "invincibile" Hearst.....