giovedì 16 giugno 2011

238 - IL DIAVOLO DELLE CATENE

La figura di Carnegie sparisce così com'era comparsa, lasciando nuda la parete di mattoni sanguigni.
"Non c'è tempo da perdere, meglio affrettarci verso le uscite!" afferma Gimble.
Juan si allunga per prendere una delle catene vicine, e tirandola a sé vi si aggrappa oscillando avanti e indietro. Poi ripete l'operazione un'altra volta passando di catena in catena, imitato da Gilead. Il coloviano e l'elfo si trovano ad un'altezza superiore rispetto ai compagni, poco sopra la metà del pozzo, e la distanza che li separa da una delle arcate non è molta.
Osservando i compagni più in alto anche Gimble inizia a muoversi orizzontalmente tra le catene in direzione di una delle arcate. Grolac lo segue a breve distanza. Lo gnomo esorta gli altri compagni in posizione più svantaggiata a radunarsi nell'apertura verso cui è diretto, soprattutto Isabel. La sacerdotessa, che si trova molti metri sotto, deve inizia una faticosa risalita lungo la catena a cui è aggrappata.
Passare da una catena all'altra è faticoso, ma la distanza ridotta - aiutandosi con un po' di oscillazione - non rende l'azione particolarmente complessa. Ci sono tuttavia ampie zone di vuoto nel pozzo, baratri in cui non pende alcun appiglio, aree in cui per passare da un lato all'altro è necessario fare percorsi larghi, o acrobazie ardite.
"C'è una catena... rossa!" la voce di Hearst rimbomba tra le pareti del pozzo, coprendo il tintinnare degli anelli che oscillano. Gli avventurieri si fermano, cercando di focalizzare l'attenzione su ciò che il guerriero ha indicato.
Le catene rallentano la pendolazione, il loro suono metallico s'affievolisce.
E' vero, ci sono delle catene rosse sparse nel pozzo. Sembrano collocate a caso senza uno schema logico.
Hearst è combattuto: potrebbe spostarsi e aggrapparsi, vedere cosa accade. Cosa significano? Che senso possono avere?
"Lascia perdere Hearst, andiamo all'arcata" consiglia Rune. Ma quando termina la frase in realtà la sua attenzione si è già spostata sulle catene davanti a sé, che hanno preso a dondolare e tintinnare senza essere state sollecitate.
Gli attimi successivi non gli permettono nemmeno di prendere consapevolezza di ciò che accade. Un rumore di catene che si srotolano, come dall'argano di una saracinesca, invade il pozzo. Rune alza gli occhi, e sopra di lui un orrore avvolto come una mummia in maglie, catene, lame e uncini precipita a velocità folle dall'oscurità del soffitto. Una mostruosità che cade a testa in giù appesa come un ragno, mentre la ferraglia che si svolge dal suo corpo la fa ruotare vorticosamente, rivelandone man mano il corpo glabro e grigio, proiettando le estremità libere delle catene in un mulinello tagliente.
Le estremità affilate falciano Rune, le punte lo infilzano, gli uncini lo strattonano. Il monaco stringe i denti per sopportare il dolore, per non cedere e non mollare la presa, per non essere trascinato come il sangue delle sue ferite nella folle rotazione del mostro, per non seguirlo nella sua caduta verso l'abisso.
La discesa della creatura continua ben oltre il monaco, fino in fondo, dove si arresta bruscamente.
Un solo istante per fissare gli occhi terrorizzati di Isabel, poi la catena che la sorregge lo riporta verso il soffitto buio, come se venisse tirata dalla forza di cento uomini, dove sparisce nel buio da cui era venuta.
Il debole tintinnare delle catene immerso in un silenzio carico di terrore si rimpadronisce della Sala degli Uncini.
Dopo alcuni istanti di choc, Isabel sente i compagni gridare per accertarsi del fatto che Rune stia bene. Lei no. Le parole sono gelate dalla paura.
Lo ha riconosciuto. E' un incubo materializzatosi dai libri polverosi delle biblioteche, inciso nella sua memoria da un passato di studi per diventare Contemplatrice. Dio solo sa quali diabolici poteri ha usato il Duca, quali forze oscure ha chiamato in gioco.
E' un Diavolo delle Catene.

10 commenti:

MetalDave ha detto...

E adesso mi sa che sono c@zzi amari!

Mr. Mist ha detto...

Porca miseria che situazione di m**da, cioè questo fa lo yo yo provocando danni ad ogni salita e discesa? Ma chi li inventa 'sti mostri!?

Rune ha detto...

Chi le inventa?Ma ovviamente MASTER SAW.

Anonimo ha detto...

grandi!
qualcuno dovrà rimetterci le penne adesso(anche braccia e gambe vanno bene), altrimenti il mastere è davvero troppo buono!

>-]

Llukas

Ale ha detto...

Non serve necessariamente ammazzarli, spesso basta farli soffrire...
...poi si sa, a volte ci scappa il morto...

jamila ha detto...

e sì, sono decisamente ca**i amari!

P.S: 2 post in pochi giorni, grande!

Ferdi ha detto...

NON saranno certo 2 spilli a FERMARCI !!!!!!

tanto l'ago puntura fa bene all' corpo....o alla mente....

boh a cosa farebbe bene l'ago puntura XD XD XD

Ale ha detto...

@J: questa settimana sono scatenato! :)

jamila ha detto...

Suppongo che l'aggettivo "scatenato" sia stato scelto CASUALMENTE! XD

bene bene!

Ale ha detto...

;)