martedì 31 maggio 2011

236 - TRAPPOLA D'ACQUA

Gimble continua a ruotare l'argano alla cieca, sperando che anche Rune faccia lo stesso. Inutile gridare, non sentirebbe. Improvvisamente il meccanismo offre resistenza, segno che è arrivato alla fine dell'ultimo quarto di giro.
Lo scrosciare dell'acqua si interrompe di colpo, lasciando che le urla degli avventurieri alle prese con i serpenti rimbombino nella sala.
Gilead infilza i rettili con il tridente, supportato dai compagni. L'acqua rende difficile combattere quelle bestie, agili nel loro elemento naturale, che assaltano e mordono con denti aguzzi e velenosi.
Rune e Gimble si affrettano ad uscire dai globo di oscurità, anch'essi intralciati nei movimenti, per dar man forte al gruppo.
Solo quando tutti i corpi delle pericolose creature galleggiano senza vita, i nostri eroi prendono respiro. Tuttavia lo scontro sembra protrarsi nelle conseguenze. Gilead guarda pallido una ferita alla coscia, due fori circondati da un alone violaceo. Si sente nauseato e senza forze.
"Il veleno ha agito solo localmente, per fortuna" spiega Isabel, prestando le prime cure. "Non corri altri pericoli, ma ti sentirai debole per un bel po' se non troviamo una cura..."
Grolac, con un gesto di rassegnazione, commenta a sproposito: "Bah... ho sempre pensato che gli elfi non hanno il fisico... ehi!!!"
Hearst suscita un sussulto nel nano strappandogli di mano il martello. Grolac si copre con le braccia e chiude gli occhi, sicuro che sia giunta la sua ora. Il mestiere del teatrante è un'arma a doppio taglio: sapeva che sarebbe morto per una battuta di troppo, prima o poi...
Il ruggito di rabbia del guerriero è seguito dal rumore di pietra in frantumi. Grolac riapre le palpebre. No, non era la sua testa, ma quella di un gargoyle.
"Figlio di puttana di un Duca!" urla furioso Hearst, continuando a prendere a martellate la statua.
Il guerriero fa saltare pietre dappertutto, scaricando i nervi, unica utilità evidente dell'accesso d'ira.
"Deve esserci un modo... un passaggio nascosto..." balbetta a fatica Gilead, esortando i compagni a cercare lungo le pareti, purtroppo senza successo.
"Forse... forse sul soffitto!" esclama Gimble, folgorato dall'idea. "Dobbiamo riempire la stanza d'acqua per trovarlo! Isabel, Hearst, togliete le armature!"
Grolac si guarda attorno preoccupato, mentre guerriero e sacerdotessa si levano la ferraglia di dosso: "No-no-no-no!! Non starete scherzando! Io... io non so nuotare! E se Gimble non avesse ragione?!?"
"Per una volta il nano ha ragione" dice Juan. "Potrebbe non essere come dice Gimble, e allora sarebbe tutto più difficile con la stanza piena d'acqua."
"Sì, sì, sì, giusto e saggio Juan!"
"Smettila di fare il leccapiedi! E ricorda che sei ancora vivo solo per via di mia sorella, bastardo!" sbraita Gimble afferrando il nano per la collottola. "Sentiamo allora, tu cosa suggerisci di fare?"
"Deve... deve esserci per forza un modo di far defluire l'acqua! E' logico, altrimenti come svuoterebbero la stanza?" afferma Grolac. "Dobbiamo cercare sul pavimento!"
La voce di Hearst è quantomai minacciosa: "E allora fallo!"
"Ho... ho paura dell'acqua..." balbetta come un bambino Grolac.
"Lascialo perdere Hearst" interviene Rune. "Diamoci da fare."
La ricerca sembra infruttuosa, tanto da convincere Gimble che ormai sia ora di riempire la sala, quando Gilead esulta nonostante il malessere.
"Qui! Qui! Guardate... il profilo di questa lastra di pietra! Dobbiamo... dobbiamo sollevarla!"
Hearst non perde tempo, piantando a forza la lama dell'alabarda sottratta alle armature animate in una delle scanalature laterale della lastra.
Il guerriero fa leva con l'asta, con tutte le sue forze. Il peso dell'acqua rende tutto più complesso, se l'asta si spezza sono perduti...
E invece, pian piano la pietra si muove, si solleva. L'acqua comincia a defluire, Rune afferra la lastra e la sposta di peso.
La stanza si trasforma in un vortice, l'acqua sgorga con forza immane. I nostri eroi cercano di resistere, provano a raggiungere i gargoyle per aggrapparsi affrontando la corrente.
Ma il moto è impetuoso, il pavimento cede alla potenza del risucchio, la pietra viene trascinata via, disgregandosi sotto gli avventurieri. La terra manca sotto i piedi, il vuoto.
Cadendo, urlando in un abisso di oscurità.

4 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Caspita il gorgo d'acqua potevano evitarlo, sempre che il master gliene abbia dato la possibilità!
Inoltre Grolac che palla al piede, sempre lì a lamentarsi!

barbiomalefico ha detto...

GRANDE! Lo sapevo che c'era il tappo ^__^

Ale ha detto...

@barbio: infatti, avevi ragione!

il gorgo era praticamente inevitabile, è come se la stanza fosse sospesa nel vuoto ed è crollato il pavimento... ma è ciò che sta per arrivare che mi rende un vero bast***o!

scusate in questi giorni potrò connettermi poco, ma commentate, commentate, ci penseranno i miei giocatori a rispondere... ihihih...

Per curiosità, c'è qualche lettore che partecipa al Parmafantasy sabato 11?

barbiomalefico ha detto...

Penso sia il primo anno che lo salto. Sarò a Sangio..co (http://www.sangioco.it) domenica 5 per i torneo gdr "Once upon a time"