domenica 9 gennaio 2011

208 - LOGICA DI FUGA

Hearst riprende fiato appoggiato alla parete, madido di sudore. Il suo sguardo incrocia quello dei compagni, anch'essi grondanti nel calore umido del sotterraneo.
L'Inevitabile non tarda ad arrivare, fermandosi davanti all'ingresso dello stretto corridoio. La sua mole, imponente ed inespressiva, comunica con la sua immobilità il chiaro messaggio che il tempo è dalla sua parte.
"Non può entrare nei corridoi stretti" dice Juan.
"Questo l'avevamo capito..." ribatte sarcastico Gilead. "Piuttosto, voi non eravate nelle tane dei cannibali? Cosa ci fate qui?"
"Potrei farti la stessa domanda elfo..." risponde tagliente il coloviano.
"Piantatela voi due, non è il momento!" taglia corto Isabel. "Finché stiamo qui siamo al sicuro, ma non possiamo rimanere in questo corridoio in eterno."
"Il passaggio si collega ad un cunicolo più ampio dall'altra estremità" spiega Rune "ma ti garantisco che non appena metteremo piede fuori da questo rifugio l'Inevitabile riprenderà la sua caccia. Abbiamo il vantaggio che non può passare nei corridoi stretti, ma quell'ammasso di ferro si muove rapido attraverso percorsi alternativi che pare conoscere perfettamente, mentre noi ci avanziamo alla cieca."
Gimble si sfrega la barba, mugugnando pensieroso, attirando l'attenzione dei compagni.
"Il golem non è senziente, segue solo la logica che gli è stata impartita..."
"E allora? Mi sembra una logica semplice e chiara..." sibila nervoso Juan. "Grazie gnomo, ma questa tua considerazione non ci aiuta un granché!"
"Usa il cervello prima della lingua, coloviano!" ribatte stizzito Gimble. "Se ci dividiamo possiamo capire con quale criterio il golem ci insegue! Insegue i più numerosi? I più veloci? I più lenti?"
Gilead supporta l'idea di Gimble, come anche gli altri compagni.
"Bene, allora cominciamo facendo qualche prova... Juan, cominci tu a uscire da solo dall'altra parte?"

"Maledizione!" Gimble impreca dopo essersi riunito agli altri nel corridoio stretto. L'Inevitabile, muove i suoi pesanti passi tornando a presidiare immobile una delle uscite del passaggio.
"Per tutti i santi, questo dannato affare non sembra seguire una logica uniforme!"
Dopo aver provato a uscire uno alla volta, a rimanere in due nel rifugio permettendo ai compagni una rapida esplorazione, dopo essersi divisi in due o più gruppi, gli avventurieri non riescono a trovare un comportamento sensato nel gigante di metallo.
L'unica cosa che pare certa è che quando qualcuno lascia il cunicolo, il golem resta a guardia di chi rimane fermo... ma non per molto. Dopo un tempo sufficiente a far sì che i fuggiaschi fatichino a trovare rifugio nei corridoi stretti, l'Inevitabile si getta all'inseguimento.
Gilead cerca di vincere l'esasperazione: "Dobbiamo dividerci, almeno avremo più possibilità di sopravvivere."
I compagni sono d'accordo, è l'unico modo. Hearst, Gimble e Grolac. Isabel e Rune. Juan e Gilead.

I pesanti passi dell'Inevitabile risuonano nell'oscurità, mentre Hearst, Gimble e Grolac corrono a perdifiato verso la conca di scale. La breve esplorazione conseguenza dei tentativi di Gimble di capire il comportamento del golem ha facilitato l'orientamento di Hearst, che guida il trio. Scesa la prima rampa di scale, gli avventurieri si paralizzano. Il suono dei passi si fa vicino, inesorabile.
"Dannazione! Sta inseguendo noi!" dice Hearst, facendo seguire all'affermazione una folta schiera di imprecazioni.
"Zitto bestione!" dice Grolac "Zitto e ascolta!"
Il soffitto trema, la polvere precipita sulle loro teste a seguito delle pesanti vibrazioni. I passi si allontanano.
"E'... è passato sulle nostre teste! Quindi c'è un corridoio che passa sopra questa conca di scale!" esclama sorpreso Gimble.
Grolac sogghigna: "Sono un nano, qualcosa sui cunicoli l'ho imparato prima di fare il teatrante. E ora andiamo, se il mio orientamento non m'inganna, salendo da quella parte torniamo verso il ponte sul fiume sotterraneo..."

Rune e Isabel corrono senza voltarsi. Alle loro spalle il gigante d'acciaio è sempre più vicino.
"Isabel! Seguimi! Siamo già passati di qua! Manca poco!"
Rune esegue un paio di svolte, sicuro del percorso, finché un incrocio inaspettato lo spiazza completamente. Perso.
Non c'è tempo per pensare. Maledicendo mentalmente la sua sicurezza nel proprio orientamento, il monaco prende il corridoio sulla sinistra, arrivando ad infilarsi in un passaggio stretto e lungo che si perde nell'oscurità.
"Perdonami Isabel, ho sbagliato..."
"Non pensarci, vediamo piuttosto dove porta questo cunicolo."

5 commenti:

steve ha detto...

certo che il monaco è sempre sicuro di tutto.....

Mr. Mist ha detto...

Il golem sarà pure poco intelligente ma il master è una faina, anche se avrei tentato anch'io il trucchetto di cercare di capire in base a quali parametri vi inseguiva!

MetalDave ha detto...

Innanzi tutto buon anno a tutto il blog, anche se un po' in ritardo!

Che dire, mi sono trovato ben tre pot nuovi, e finalmente... INEVITABILE! INEVITABILE!

P.S. A scanso di equivoci, io tifo per il party, sia chiaro! :-)

Ale ha detto...

Le fughe nel labirinto per evitare che le povere ossicine dei PG venissero stritolate sono state uno dei momenti migliori di questa parte di avventura!
E' divertente vedere giocatori che impazziscono per cercare di disegnare una mappa senza avere il tempo di farlo... INEVITABILE! INEVITABILE!

steve ha detto...

...non dico niente.....altrimenti il pg questa volta ci resta secco!!!!