domenica 1 agosto 2010

179 - IL FASCINO DEL CANTASTORIE

L'atmosfera nel magazzino numero 5 è tesa. Tutti sono consapevoli che l'incapacità di Juan di tenere a freno la lingua ha gettato al vento anche le ultime possibilità dei nostri eroi di avere un supporto.
"Avresti dovuto controllarti, Juan" lo rimprovera Gilead.
Il giovane gli lancia un'occhiata velenosa, rispondendo con parole al vetriolo: "Avrei voluto vedere te elfo! Qui quello malato però sono io! Tu sai solo pontificare! Quel ciccione mi ha fatto perdere le staffe, non ci ho visto più..."
"Gilead, Juan, basta" taglia corto Rune, frapponendosi tra i due. "Ciò che è stato è stato, tutti facciamo degli errori. Pensiamo semmai a come rimediare."
Dopo alcuni lunghi attimi di silenzio, Gimble prende la parola: "Il Sindaco rimane nonostante tutto la nostra unica possibilità, dobbiamo parlare con lui, avvertirlo della presenza degli adoratori di Valmar."
"Ma Juanito non ha poteri ormai!" esclama Rune.
"E' comunque l'unica persona su cui possiamo fare affidamento. Dobbiamo scambiare con lui le informazioni che abbiamo. Potrebbe sapere cose che noi ignoriamo, e combinando le nostre conoscenze potremmo riuscire a mettere insieme i pezzi di questo strano mosaico" dice lo gnomo, grattandosi la barba.
"E va bene, ma non dimenticare che non ci lasceranno più entrare al municipio!" fa notare Rune.
Sul volto di Gimble compare un sorriso furbesco: "Ma noi non chiederemo il permesso..."

Due torce ai lati dell'arco che porta allo spiazzo del municipio illuminano le sentinelle appoggiate stancamente alle mura. Lo sguardo di Gimble corre sui compagni con lui: Rune, Gilead, Juan, i più furtivi.
I tre gli fanno un cenno col capo: sono pronti, è ora che lo gnomo faccia scattare il suo piano.
Gimble esce dal vicolo buio. Con gesti teatrali si avvicina alle guardie, che subito si mettono allerta, e attente seguono il bardo, incapaci però di dire alcunché, rapite dal fiume di parole che dalle sue labbra introduce una storia di antichi eroi e luoghi lontani. Gimble si esibisce nell'arte che Grolac gli insegnò anni prima, con versi e movenze dedicate a un pubblico invisibile, non solo ai due armigeri.
Lo sguardo affascinato delle sentinelle non si stacca dal bardo, che con rime ed inchini invita il suo pubblico a sedersi attorno a lui, e perdersi nei meandri dei suoi epici racconti.
Quando l'attenzione delle guardie è esclusivamente per Gimble, i compagni sgattaiolano silenziosi verso l'arco pietra, silenziosi e inosservati, grazie anche all'accortezza dello gnomo di far accomodare i soldati in modo da dar le spalle all'arcata.
Nel cortile buio, Gilead fa strada fino alla porta del municipio. E' mezzanotte passata e tutti dormono. Non sarà difficile raggiungere le camere del Sindaco.
Senza farsi pregare Juan si avvicina all'entrata, ed in pochi secondi fa scattare con abilità la serratura.
Con passi felini i nostri eroi salgono le scale che conducono al pianerottolo del primo piano, da cui si accede alla sala consiliare. Da una delle porte all'estremità destra, una luce di candela filtra da sotto l'uscio. Gilead avanza, con le orecchie tese in ascolto. Si sentono due voci provenire dall'interno, una è quella di Juanito, e l'altra non è quella di Bulloza. Senza consultarsi con i compagni, l'elfo decide di usare le buone maniere: chiunque ci sia all'interno, non ha senso fare entrare duramente. Saranno sempre in superiorità numerica, ed eviteranno fracasso.
Così, bussa.
Le voci dentro la stanza tacciono di colpo, e alcuni passi si avvicinano alla porta. Quando si apre, a Gilead si gela il sangue nelle vene.

10 commenti:

Sommo Kuduk ha detto...

Sempre a lasciarci sul più bello!!!!

jamila ha detto...

Sorpresa!

Ale ha detto...

Farò di più! Nuovo sondaggio: chi si nasconde dietro la porta aperta da Gilead?

Ale ha detto...

Rispondete numerosi!!!!!!

steve ha detto...

io avrei proposto mandingo

MetalDave ha detto...

Io ho votato per la signora Sterling! :-)

P.S. Se c'è Kade non leggo più il blog.

Ale ha detto...

ancora poco e svelerò il mistero.... mannagg' ho dimenticato tra le opzioni la famosa Pecora Gialla!

MetalDave ha detto...

Io mi sono fatto l'idea che dietro a quella porta ci sia comunque proprio una donna (non la signora Sterling, ovvio!), una bella quanto letale donzella che sembrava stata spedita all'altro mondo a suon di cazzotti e che invece è riapparsa qualche post fa :-)
Vediamo un po'...

Mr. Mist ha detto...

Secondo me c'è un cartello che recita:"Chi legge perde un livello".
Tana per l'elfo!
;D

Ale ha detto...

Ahahahah! Già di livelli ne concedo pochi... se glieli faccio pure perdere così mi entrano in sciopero!!!