lunedì 25 gennaio 2010

148 - GIOCANDO CON LA MORTE

"Isabel! Soccorri Juan e Gilead!" urla Rune mentre controlla il cavallo per far salire Gimble. Il destriero è ancora nervoso per il combattimento con la manticora. "Io seguo Hearst! Quel bestione senza cervello vuole farsi ammazzare!"
"Sì, ma questo non vuol dire che dobbiamo farci ammazzare pure noi! Guarda che vengo con solo perché me lo chiedi come favore personale, eh... sia chiaro!" ribatte contrariato lo gnomo, mentre si aggrappa con forza alla sella.

Hearst si aggrappa alle rocce basaltiche, una dopo l'altra, scalando rapido la scarpata. La pietra lavica gli scortica le mani, ma il guerriero incede senza indugi verso la sua meta: ha visto con chiarezza la manticora che si rifugiava in una caverna, una quarantina di metri sopra il luogo dove avevano trovato la scarpa di Ruben.
"Hearst! Aspetta!"
La voci di Rune e Gimble risuonano dietro di lui. Anche i suoi compagni hanno intrapreso la scalata. Fermarsi... no, neanche per sogno.
Raggiunta la grotta, Hearst accende una torcia e si inoltra nell'oscurità. I suoi passi sono lenti, e lo sguardo attento. E' un gioco sul filo della lama, che lo riempie di eccitazione. Una sfida con la morte. Hearst è ferito, un colpo ben assestato potrebbe essergli fatale; ma lo stesso vale per il mostro a cui dà la caccia.
Il guerriero suda, per il caldo opprimente, per il freddo della tensione.
All'improvviso la torcia illumina la bestia, al riparo in fondo alla galleria. La manticora lo minaccia con un ruggito stridulo, mettendosi in posizione di difesa, ma in tutta risposta Hearst molla la torcia e impugna lo spadone, gettandosi alla carica.
Il guerriero corre più veloce che può, tenendo la propria arma tesa in avanti come fosse una lancia. Hearst sa che sarà a tiro degli artigli del suo avversario prima di poterlo colpire. E' un rischio che deve correre.

Il grido di Hearst precede di poco e si sovrappone ai ruggiti della bestia. Poi è silenzio.
Rune e Gimble si precipitano nella grotta. Si sente ansimare.
"Hearst!"
Il guerriero volta il capo lentamente. E' una maschera di sangue e graffi. Gli artigli della manticora sono ancora conficcati nel suo corpo, le possenti zampe lo avvolgono in un abbraccio mortale.
Notando lo sguardo preoccupato dei compagni, Hearst sorride. Poi si scosta leggermente, quanto basta per mostrare loro lo spadone che trafigge il mostro poco sotto il garrese, penetrando fino al cuore.
"Vi avevo detto che l'avrebbe pagata!"

13 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Bella lì! Il taglio della scena mi ricorda quei cartoni animati coi due samurai che si affrontano nel campo col vento e poi si scagliano l'un contro l'altro a katana sguainata, si incrociano, poi attimo di silenzio... uno cade morto l'è ferito ma vivo!
Stesse emozioni!
Ciao e buona giornata!

Sommo Kuduk ha detto...

Grande Hearst!!!

Ale ha detto...

Beh... Hearst non ha proprio la grazia di un samurai... ma l'idea è quella!

Anonimo ha detto...

Non avrà la grazia di un samurai, ma è molto efficace...
J.

Ale ha detto...

Hai ragione J, di questo bisogna dargli atto!

Steve, dove sei finito? Non ti godi il tuo nuovo momento di gloria?!?!

Mr. Mist ha detto...

E' vero il rude Hearst non me lo vedo come un samurai che pulisce e cura la katana ogni giorno, e scrive poesie o cura le piante di bonsai! Eppure me lo vedrei bene come eroe di un fumetto manga, e non necessariamente di un hentai! ;)
Saluti

steve ha detto...

bè, dell'hentai....diciamo malgrado non abbia il famigerato 18 in forza sa comunque il fatto suo...ed è ben messo di costituzione, quindi se tanto mi da tanto, dell'hentai...

Ale ha detto...

Eccolo qua che salta fuori con la storia della proporzionalità tra punteggio di Costituzione e "dimensioni"!

steve ha detto...

perchè non era così...sono 15 anni che mi sbaglio???!!!!

Ale ha detto...

No, ma è 15 anni che vi illudo...

steve ha detto...

..bene allora lo specificherò nella scheda della presenza dell'immane dardo...

Dedowar ha detto...

Steve, bisogno di compensazione? ^_°

Ale ha detto...

Uaaaaaahahahahahahah!!!!