giovedì 14 gennaio 2010

147 - PIOGGIA DI SPINE

Hearst balza sul cavallo di Isabel mentre la sacerdotessa lo sta già lanciando lungo la gola. Hearst si aggrappa malamente, con tutte le sue forze.
Il controllo del destriero non è facile. Il terreno impervio non rende semplice la fuga. A poche decine di metri la gola si allarga, ma il passo con il suo bastione non è ancora a portata di mano.
Isabel continua a guardare nervosamente alle proprie spalle. La manticora vola inesorabile verso di loro.
Appena fuori dalla gola Gilead tende la corda del suo arco, tenendosi saldamente alla sella con le ginocchia. L'elfo scocca la sua freccia, e il dardo fischia nell'oscurità proprio mentre Isabel e Hearst superano il punto da cui l'elfo ha tirato.
La freccia manca il bersaglio: "Maledizione!" sibila Gilead, voltando il cavallo.
Un rumore improvviso si sovrappone al battere delle ali, un ticchettare di spine che s'infrangono sulla roccia, sulle corazze, s'infilzano sui corpi, sui cavalli. La coda irsuta della manticora si agita, proiettando i suoi aculei sulle sue prede.
Poi tutto è confuso, il gusto del sangue, il nitrire dei cavalli, il mostro che plana oltre le loro teste.
Isabel prova a controllare la propria cavalcatura: la sua armatura le ha risparmiato ferite profonde, ma il cavallo sanguina copiosamente. Hearst molla la presa, stringendo i denti strappa i pungiglioni, mentre il sudore gli brucia negli occhi assieme alla polvere. Poi cerca lo spadone: di certo la bestia non tarderà a tornare.
Gilead salta giù appena in tempo dal suo destriero che s'impenna sul posto imbizzarrito. L'elfo sgattaiola verso un gruppo di rocce, acquattandosi dietro di esse, mentre si stringe l'addome dolorante. L'aculeo conficcato nel suo fianco si muove su e giù, all'unisono col suo respiro affannoso: "Isabel! Isabel.... aaahhhh!!!"
Con uno strattone deciso, Gilead estrae il doloroso proiettile, mentre cerca l'aiuto della chierica. L'elfo guarda oltre il masso, gli occhi sembrano pulsargli mentre respira con fatica e fiato corto.
Fortunatamente Gimble sta bersagliando la manticora con la bacchetta dei Dardi Incantati, mentre Juan a cavallo scaglia sul mostro le frecce magiche trovate nel covo di Kade, frecce che s'incendiano una volta tirate, illuminando la notte come fossero lapilli del vulcano.
Gli attacchi dei compagni danno copertura sufficiente a Isabel per arrivare a Gilead. La sacerdotessa recita concitata le invocazioni ad Erevos. Quando il suo tocco si riempie di energia vitale, le ferite dell'elfo si rimarginano, avvolte da una alone di luce blu.
La manticora ritorna all'attacco, dopo aver invertito la direzione di volo con un giro ad ampio raggio, rasentando le pareti rocciose. La scarsa rapidità nei cambi di direzione da un istante di respiro ai nostri eroi, che si preparano a contrattaccare.
Il mostro plana verso Juan, mentre Dardi magici e frecce infuocate le piovono addosso. La coda della manticora si agita, ma Juan se l'aspettava. Con una mossa repentina, Juan si lascia scivolare sul fianco del proprio cavallo, tenendosi con le gambe, aggrappato con una sola mano al pomo della sella. Il corpo del destriero diventa il suo scudo, risparmiandogli profonde ferite, ma lo stesso non si può dire del povero animale, che si agita ormai incontrollabile, costringendo Juan a perdere attimi preziosi nel tentativo di placarlo.
Altre spine investono anche Rune e il suo destriero, a poca distanza.
La manticora riprende quota, quindi vira ancora tornando verso la sua preda. Gilead aspetta che superi in volo il suo nascondiglio, quindi ritorna in gioco, scagliando sul mostro le sue frecce.
Il mostro si getta in picchiata su Juan, che non riesce a ripararsi per tempo. Gli artigli della manticora lo dilaniano, disarcionandolo. Il giovane stramazza al suolo privo di sensi e sanguinante, mentre il mostro continua la sua manovra invertendo la direzione di volo con un goffo semicerchio in aria.
Isabel fa per gettarsi in soccorso di Juan, ma la belva punta verso lei e Gilead.
"Stai al riparo!" urla l'elfo.
Gilead ascolta il battito d'ali avvicinarsi, come ascoltava i passi dei nemici nella neve quando era un Guardiano di Frontiera. Sorride. Non è certo la prima volta che affronta la morte...
L'elfo esce dal nascondiglio quando la manticora è ormai vicinissima, scoccando due frecce a bruciapelo. La bestia è colta di sorpresa, e scarica su Gilead una gragnola di aculei. I dardi si conficcano, reciproci e mortali, nelle carni dell'uno e dell'altra.
Gilead cade, con il sangue che gli cola dall'angolo nella bocca e gli occhi sbarrati. La manticora traballa nel suo volo incerto, quindi riprende quota, gravemente ferita, fuggendo verso la gola, oltre la quale si trova la sua tana.
Hearst, ripresosi grazie ad una pozione di cura, balza sul cavallo di Isabel, il più vicino a lui.
Il guerriero fa schioccare le redini, gettandosi all'inseguimento, tra le grida dei compagni che cercano di fermarlo.
"Maledetta bestiaccia!!! La pagherai!!!"

10 commenti:

Sommo Kuduk ha detto...

Grande Gilead!!!

Mr. Mist ha detto...

Caspita che post!
Bello intenso e sanguigno, (in tutti sensi) ;).
I tuoi giocatori Ale stanno dando sfoggio di grande abilità marziale sia nella scelta delle tecniche che nell'esecuzione!
Mi unisco al plauso di Kuduk per Gilead, ma ne faccio uno anche a Juan per la mossa spettacolare, mi ricorda una tecnica vista ne "Le Crociate" credo sia quello il titolo, però povero cavallo.
Ho letto nella tua risposta ad Hastur84 (a cui do il mio benvenuto) di un side project, se ho capito riguardante materiale di Chtuluh... bene bene... moooolto interessante! ;) Fammi sapere Ale!
Buona giornata a tutti!

Ale ha detto...

Hai letto bene Mr.Mist, sto per aprire un side-project di cui vedrai prestissimo i risultati. Per il momento non tratterà propriamente Chtulhu, ma nel prossimo futuro toccherà anche i temi cari ai Lovecraftiani...
Per ora non aggiungo altro... abbiate solo un altro po' di pazienza... ;)

jamila ha detto...

No, dico, non mi avrai mica seccato l'elfo...

Ale ha detto...

magari............ ;p

Ale ha detto...

Ecco ecco! Ho aperto il side-project!
Per ora è ancora un po' provvisorio, manca qualche fronzolo, ma è lì!
Un nuovo incredibile, mirabolante, fantasmagorico blog per raccogliere tutto quello che mi passa per la testa riguardo ai giochi di ruolo!

Venghino siori venghino!
Accorrete numerosi!

http://oneshot-tales.blogspot.com/

Dedowar ha detto...

Grazie a tutti per i complimenti al mio Gilead e per la preoccupazione sulla sua sorte... Sono commosso! ^_^

@Ale: grande che hai aperto il blog anche delle one-shot! Corro subito a vederlo!

Ale ha detto...

presto lo correderò anche con le prime avventure! per ora c'è solo l'introduzione...
è ancora un po' incompleta, ma ci tenevo ad aprirlo. I perfezionamenti verranno col tempo

AshuraFantasy ha detto...

Scontro molto evocativo, complimenti al Master e ai Giocatori che hanno contribuito...

Effettivamente questo post dimostra che i mostri volanti sono sempre ossi duri e molto pericolosi, a prescindere dal GS... se i Giocatori non fossero stati scaltri (vedi il lancio della Pietra del Tuono da parte di Hearst, le manovre difensive di Gilead e Juan, il pronto intervento di Isabel e il fuoco a distanza di Gimble) credo che più di uno avrebbe trovato la morte...
Il Master ha giocato la Manticora realisticamente, sfruttando tutte le sue risorse.

Ale ha detto...

Grazie dei complimenti Ashura: usare gli ambienti da parte dei PG per aiutarsi nella battaglia, e tutte le risorse dei mostri da parte mia per rendere loro la vita difficile, è ciò che rende un il combattimento parte viva del gioco di ruolo. Spesso molti DM fanno l'errore di vedere il mostro solo per il suo quantitativo di dadi vita (o GS, che però rappresenta anche altro). La manticora spesso è addirittura usata come "minion" di avversari più forti.
In realtà basta poco per rendere unico ogni scontro: una trama anche semplice, un ambiente adeguato, e l'uso del mostro come si deve trasformano un banale ammazzamento di "una" manticora nel combattimento contro "la" manticora.

PS: non sono morto... tra pochissimo riprendo a postare!