venerdì 13 marzo 2009

78 - I DUE POPOLI

L'odore acre del fumo si mischia ai gemiti dei feriti, e ai sussulti sommessi di chi ha perso i propri cari. La battaglia, come tutte le battaglie, lascia dietro di sé uno spettacolo di morte carico d'angoscia. E nonostante le maggiori perdite si contino dalla parte dei nativi, nessuno festeggia. Tutti gli sguardi che s'incontrano a Pinàr, sono gli sguardi di chi ha perso comunque.

Gutierrez cammina agitato da un lato all'altro del grande tavolo di legno nel salone della sua villa. I nostri eroi, recuperate per quanto possibile le forze dopo un breve riposo, si sono immediatamente recati con Garzes a incontrare il Sindaco.
Gimble rigira tra le mani uno dei proiettili scagliati dalle frombole dei nativi la sera prima. La parziale combustione della pietra nelle mani dello gnomo, gli ha permesso di capire il principio con cui venivano incendiate. Infatti più della metà del sasso è avvolto di una sostanza nera e peciosa, una sorta di catrame.
Dal resoconto di Garzes, pare che Hula e Avisel si stiano preoccupando di riorganizzare le difese di Pinàr. Gernon è stato ferito, ma non sono le ferite del suo corpo a preoccupare il Tenente. Ad ogni modo l'ufficiale non è in grado di tornare in servizio immediatamente e resterà a riposo.
"Esaminando i corpi degli indigeni caduti, abbiamo notato che fanno tutti parte della stessa etnia. Tutti portano sul corpo quei peculiari tatuaggi rossi, che avranno sicuramente un significato per questi selvaggi" dice Rune.
"Infatti è così" risponde Gutierrez. "I miei uomini hanno interrogato i pochi prigionieri catturati dopo la battaglia, grazie ad una pozione di comprensione dei linguaggi. I nativi che hanno attaccato Pinàr del Rio fanno tutti parte della stessa tribù, chiamata Popolo del Fuoco, Desana-Kariri, nella loro lingua primitiva."
Gli avventurieri ascoltano attenti e interessati.
"Inoltre, siamo riusciti ad estorcere ai prigionieri anche la posizione grossolana del maggiore insediamento della loro tribù" afferma compiaciuto il Sindaco, tracciando una vistosa croce sulla mappa abbozzata dell'Isola di Alznar stesa sul tavolo.
"Esiste un'altra etnia con cui invece non abbiamo ancora avuto a che fare, che a detta dei prigionieri prende il nome di Popolo del Fiume, ovvero Xucuru-Kariri. Tuttavia, non sappiamo nient'altro di costoro". Gutierrez afferra una tazza di caffè freddo, ingurgitandone un sorso abbondante, prima di continuare.
"Dobbiamo decidere il da farsi: attaccare ora il Popolo del Fuoco inviando un contingente di uomini per radere al suolo il loro villaggio, sarebbe colpirli nel momento opportuno, dopo che hanno perso una dura battaglia. Il che ci darebbe di sicuro un grande vantaggio..."
"... ma significherebbe impegnare quasi tutte le nostre forze in questa missione, lasciando scoperta Pinàr" interrompe Nicolau Garzes. "Gutierrez, non dimenticare che anche noi abbiamo subito gravi perdite: lasciare indifesa Pinàr potrebbe significare lasciarla in balia di un possibile secondo attacco, magari da parte degli Xucuru-Kariri, di cui non conosciamo la forza."
Il Sindaco osserva Garzes, pensieroso. I due si fissano intensamente negli occhi.
"Gutierrez, credo sia giunto il momento di impiegare le doti diplomatiche dei nostri amici avventurieri, che da quanto mi è stato riferito, hanno già dimostrato di possedere in una precedente occasione a Tavistock."
Il Sindaco stringe le palpebre: "Garzes, vuoi che ti rammenti che fine hanno fatto i nostri ultimi tre esploratori?"
"Lo so perfettamente" ribatte il tenente, "ma ora sono cambiate le carte in tavola. Il Popolo del Fuoco ha certamente perso la sua sicurezza di vincere, la sua spavalderia, a prescindere dalla ritualità dei loro gesti. Non credo che avranno il coraggio di ripetere ciò che hanno fatto con i nostri precedenti inviati: se non sono stupidi, avranno capito che ascoltare chi gli inviamo conviene più a loro, che a noi..."
"Immagino che il nostro compito sia capire il perché di questi attacchi, e possibilmente di farli cessare." dice Rune.
"Esattamente... oppure, uccidere il loro capo" dice Garzes, abbassando il tono della voce col progredire delle parole. "Se la prima opzione dovesse fallire, uccidere lo sciamano, probabilmente, sarebbe come sterminarli..."

5 commenti:

Ale ha detto...

Nota linguistica: tutte le "x" nella lingua dei Kariri vanno lette come "sh" (Xucuru = Shukuru, come sciare, sciarpa...)

Dedowar ha detto...

non fare lo sborone, non sei mica Tolkien!!!! XD
Ok... prossima avventura elfo morto....

Anonimo ha detto...

Verissimo, ma un po' di licenza d'autore va lasciata... poverino :D

Ale ha detto...

Elfo morto....

steve ha detto...

un elfo buono= un elfo morto..........