martedì 31 marzo 2015

454 - SEMPLICI COMPARSE

Isabel e Bovak convocano su Juan e Rune magie di forza, quindi la chierica e Gimble li rendono invisibili. Scattano per primi con l'intento di raggiungere di nascosto la balconata di Sharuk grazie alla loro agilità. I compagni seguono, e mentre i primi due hanno già disceso la scalinata e sono pronti ad arrampicarsi inosservati sulla balconata dove staziona la guardia nera, essi irrompono nella fossa.
Sharuk grugnisce rabbioso per la sorpresa, Grey volge loro lo sguardo interrompendo la sua carneficina. Gli occhi inespressivi del paladino corrono su di loro senza riconoscerli.
Sharuk si ricompone dallo sconcerto iniziale, e sfoderando la sua mazza di metallo nero, impartisce un solo ordine a Grey, ai due sacerdoti di Valmar che lo aiutano ed al negromante che assiste in disparte, inosservato, sulla sua balconata: "Annientateli!"
Mentre Hearst carica balzando giù tre gradini alla volta spadone alla mano, Gimble supporta i compagni con la sua arte bardica e Bovak ordina a Batuffolo di seguire il guerriero. Quindi fa ricorso alla magia druidica: sul pavimento intriso di sangue compaiono per alcuni istanti delle irregolari linee luminose verdi e gialle, che si concentrano e brillano fino a materializzare dal nulla un maestoso leone. La belva assale con un ruggito il primo chierico, atterrandolo con il suo abbraccio mortale e dilaniandogli la faccia tra le fauci.
I prigionieri si agitano spostandosi per quanto concesso dalle catene che li costringono agli anelli piantati nel pavimento il più lontano possibile dalla battaglia. Grey e Hearst incrociano le armi, si scambiano colpi rapidi e violenti, con il primo che non si preoccupa minimamente di falciare nell'impeto della battaglia le povere vittime incatenate.
"Grey!" grida Isabel. "Non puoi servire Sharuk! Non puoi servire il tuo nemico giurato! Ti ricordi di noi? Abbiamo combattuto assieme!"
Ma il paladino non mostra alcuna reazione a quelle parole.
"Grey! Non ricordi nulla? Non ricordi Larus de Warance? Come puoi tradire i tuoi voti, voltare le spalle all'Umile?"
Negli occhi freddi sotto l'elmo di protezione non balugina la minima emozione, solo la gelida determinazione ad uccidere gli avversari del momento.
Il negromante sulla balconata si prepara alla battaglia con incantesimi di protezione, e crea delle immagini speculari di sé stesso. Al suo fianco compare una mano fluttuante, scheletrica e traslucida.
Il chierico di Valmar superstite si fionda verso Hearst per colpirlo alle spalle con la sua mazza chiodata, ma viene prontamente intercettato da Isabel che vibrando un colpo basso all'altezza del ginocchio con lo scettro di Carnegie gli frantuma l'articolazione. Il nemico finisce a terra dolorante, neanche il tempo di tirarsi in disparte e Batuffolo gli è addosso per strappargli la carne.
Sharuk all'improvviso percepisce qualcosa: il suo sesto senso lo obbliga a voltarsi ma è già troppo tardi per schivare il pericoloso affondo di Rune. Il monaco ricompare dal nulla con il pugno già proiettato verso la guardia nera, che non può far altro che difendersi alla bene e meglio esponendo con uno scatto repentino le zone più protette. Il destro di Rune carico d'energia s'infrange sul pettorale dell'armatura nera, ne piega il metallo, e gli stivali di Sharuk strisciano all'indietro sul terreno per il contraccolpo. Ma il danno è evitato e Sharuk risponde veloce roteando la mazza. Rune para, risponde, una gomitata e un calcio ben piazzati, ma poi l'arma del nemico impatta bassa sulla gamba d'appoggio facendolo volare a terra. La testa flangiata vibra poi dall'alto al basso, e solo all'ultimo Rune riesce a proteggersi il petto con le braccia da un colpo che gli toglie il respiro. Le ossa degli arti gli fanno male e Sharuk lo sovrasta pronto ad spaccargli il cranio.
Sembra finita quando il monaco si vede zampillare addosso del sangue. Sharuk urla per il dolore voltandosi verso Juan, che approfittando della situazione l'ha pugnalato alle spalle.
Il negromante sulla balconata, notando la presenza troppo vicina di troppi avversari, si allontana arrampicandosi sulle pareti ed il soffitto come un ragno - o meglio come cinque ragni, tutti uguali che si muovono all'unisono - fuori dalla portata di qualunque attacco, mentre la sua mano spettrale s'avventa su Bovak per risucchiargli la vita col suo tocco vampirico. 
Grazie all'intervento di Juan, Rune ha l'opportunità di rotolare di fianco oltre il bordo della balconata. Usa la parete della fossa per frenare la discesa, una tecnica già usata in passato per affrontare incolume la caduta. Isabel lo vede, si porta verso di lui e sprigiona la luce curativa di Erevos dalle sue mani, lenendo le sue ferite.
Grey tuttavia è attento, riconosce la risorsa che Isabel rappresenta per i nemici. Con una mossa da esperto spadaccino sfrutta un'imprecisione di Hearst per perforare le sue difese: riesce a ferirlo al fianco e a rifilargli una pedata che lo butta a terra. Libero dal guerriero si getta sulla chierica schiantando Candido Splendore sulla sua schiena. La spada trapassa la sua corazza di scaglie spezzando le costole e affondando nel torso per tutta la larghezza della lama. Isabel non riesce nemmeno ad urlare. Il sangue le riempie improvvisamente la gola. Sbarra gli occhi annaspando come un pesce fuori dall'acqua mentre crolla addosso al monaco.

Sharuk stringe i denti per il dolore mentre mette a fuoco il volto di colui che l'ha colpito. Nei ricordi del mezzelfo riemergono eventi accaduti mesi prima, e si intrecciano con le parole della Contemplatrice di Erevos udite poc'anzi e le voci giunte alle sue orecchie di recente sulla morte di Nezabal e poi di Ekelorn. Si sorprende delle coincidenze e non riesce a trattenere una risata, bassa e lenta. Ha sempre adorato l'ironia del fato.
Quelle nullità che aveva incrociato nelle isole coloviane e alle quali era stato costretto a lasciare la reliquia del Beato Berdingal dopo il sanguinoso scontro con Grey che gli costò il braccio, sono in realtà diventate la peggior spina nel fianco dei suoi alleati. Fino ad ora li reputava delle semplici comparse, non li ricordava neppure. Grey li salvò quella volta, e lui dovette fuggire; ma ora è tutto diverso. La luce del Candido Splendore non brilla più.

2 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Eh cazzarola ci hai nuovamente lasciato a metà dell'azione, con la povera Isabel in pericolo.

Mi è piaciuta l'idea di mettere la considerazione finale di Sharuk!

Ale ha detto...

Eh lo so, suspance suspance, con Isabel più di là che di qua!
In realtà ho spezzato l'azione perchè il post stava diventando lungherrimo, ma ho scritto comunque il combattimento tutto in una volta per non perdere il filo. Il che significa che non dovrete attendere una settimana per vedere la continuazione! ;)