venerdì 27 febbraio 2015

450 - L'INTERROGATORIO

Hearst rifila due sonori schiaffoni al prigioniero addormentato.
L'incantesimo di sonno lanciato da Gimble alle spalle dei due individui di ronda ha avuto pieno effetto, spedendo entrambi nel mondo dei sogni. Dopo averli trascinati nella grotta del pietrisco, Hearst ha prontamente eliminato uno dei due, prima di legare ed occuparsi dell'altro.
Il prigioniero si sveglia bruscamente, ed inspira terrorizzato quando il suo primo sguardo si posa sul cranio fracassato del compagno al suo fianco. Il guerriero gli tappa la bocca, schiacciandogli la testa sulle rocce.
"Innanzitutto sappi che tra i due non sei tu quello fortunato" gli sibila minaccioso tenendo il suo volto a pochi centimetri dai suoi occhi sgranati. "Ora farai il bravo e ci dirai ciò che vogliamo sapere, se non vuoi che ti riservi un destino ben peggiore" continua alludendo al cadavere del compagno.
"Sono adoratori di Valmar" dice Isabel mostrando un medaglione recante il simbolo del Demone dell'Invidia al collo del morto.
Hearst non ci va per il sottile, e nemmeno Gimble. All'inizio il prigioniero mostra un briciolo di resistenza, che crolla tuttavia sotto la minaccia di essere portato nella sala delle mutazioni e trasformato in un formicoide. O meglio in un formian, come li chiamano loro. Isabel ricorda di aver studiato qualcosa in passato a proposito di queste creature di origine planare, organizzate in maniera fortemente gerarchica e guidate da potenti e terribili regine, esattamente come le formiche.
"Come è possibile che riusciate a trasformare degli umani in formian?" chiede risoluta la chierica.
"Non lo so, è opera di Zaran, io non c'entro!"
Hearst tappa la bocca del prigioniero e gli rischiaccia la testa a terra. Attende che il consueto rombo dalle profondità della fossa ritorni, poi con l'altro braccio gli afferra la mano legata dietro la schiena, e con uno strappo secco gli spezza un dito.
Il sacerdote morde il guanto di cuoio del guerriero impossibilitato a gridare. Piange e singhiozza per il dolore, coperto comunque dal cupo brontolio che scuote le caverne.
"Rispondi alla chierica, non ci interessa se c'entri o meno!"
Il prigioniero annuisce tramante: "Ha trovato una regina, non so come, non so dove. Era morta, ma in qualche modo quel mago elfo, Ekelorn, ha scoperto come farla rivivere e come controllarla. Zaran invece l'ha studiata, e con la sua arte negromantica ha creato budelli e pungiglioni per estrarne l'essenza e inocularla negli schiavi: i formian sono più forti, efficienti ed obbedienti degli uomini."
"Le anime di Nezabal alimentano la Regina..." deduce Isabel.
"E dove si trova la regina formian?" chiede Gimble.
"Vicino alla stanza delle mutazioni..."
Ecco il perché di tutte quei glifi di interdizione, pensa Juan.
"E noi invece dove ci troviamo?" continua lo gnomo.
Il prigioniero lo guarda stranito.
"Rispondi, o vuoi che ti spezzi un altro dito?" ruggisce Hearst.
"No, no, pietà! Siamo a sud ovest di Naama Sul, nelle profondità delle Montagne Aride!"
"Che cos'è tutto questo, cosa cercate?"
Il prigioniero sbianca di fronte a quella domanda.
"Non... non lo so..." balbetta.
Il rombo delle profondità copre la sua voce mentre Hearst lo gira prono, gli tappa la bocca e gli torce in modo innaturale il pollice.
"Parla!" intima Gimble.
Ma lui, con gli occhi sanguigni per il dolore, scuote la testa e basta.
"Parla!"
Hearst fa ancora più forza sul dito, slogandolo fino a rompere la pelle ed esporre le ossa.
Il rombo sale d'intensità, coprendo l'urlo soffocato del prigioniero.
Con tutte le sue forze comincia a sbattere la fronte sulle pietre, ma prontamente il guerriero lo ferma tirandogli indietro il capo con la mano con cui gli tappa la bocca.
Gimble sfila un coltello e gli taglia la gola.
Il baritonale respiro della terra va scemando mentre il seguace di Valmar dissanguato gorgoglia gli ultimi istanti di vita.
"Non avrebbe parlato e tenerlo vivo stava diventando un rischio troppo alto" dice Gimble pulendo la lama. Ripensa alla sua vittima mentre scuoteva la testa rifiutandosi di parlare. C'è qualcosa qua sotto che evidentemente lo spaventava più della stessa morte.

4 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Evvai un altro bel post molto pulp!
Tarantino è sempre più un dilettante! XD
Adesso rimane da capire cosa possa spaventare così tanto quel chierico da fargli desiderare la morte!

Ale ha detto...

Come ben sai quando c'è da far male Hearst non va tanto per il sottile...

Sommo Kuduk ha detto...

Un bel interrogatorio tira sempre fuori la parte "sadica" dei Pg ;-)

Ale ha detto...

Sì infatti, gli interrogatori tirano fuori le "peggio cose" dai PG! Mi ricordo poi, in vecchie campagne, di episodi in cui pur di giustificare certi trattamenti eticamente discutibili, i personaggi tipo paladino o legali-buoni in genere cercavano ogni scusa possibile per andarsi a fare un giro e "non vedere" ciò che stava per accadere al prigioniero! :D