lunedì 20 gennaio 2014

396 - SAAH

La vista di Saah dopo due giorni di viaggio, intervallati da soste su isole flottanti disabitate, riempie gli occhi degli avventurieri di meraviglia, e di sollievo quelli di Hodwinkle, davvero esausto per il continuo pedalare.
Le guglie della città svettano in tutto il loro splendore sull'isola principale, più di tutte quelle del palazzo del Califfo, circondate da una moltitudine di edifici dalle grandi cupole che si alternano ad altre costruzioni dalle fogge bizzarre, dalle geometrie inusuali, dai colori vivaci. La caotica mescolanza di questi elementi mantiene tuttavia una peculiare eleganza vista dalla distanza, e l'impressione che dietro l'apparente disordine ci sia in realtà un'oculata intenzionalità.
Hodwinkle dirige il Volagibile verso la zona del porto, dove un ormeggiatore janni fornisce dettagliate indicazioni su dove e come attraccare. Lo stesso ormeggiatore attende che tutto l'equipaggio sia sceso a terra, e solo allora estrae dalla bisaccia un rotolo di pergamena infinito con il quale accoglie i visitatori leggendo il benvenuto nella città del Califfo Sashsahsnoob, e snocciolando le prime formalità a cui dovranno far fronte, a partire dalla registrazione presso l'Ufficio Arrivi, sezione Nuovi Arrivi. La registrazione servirà per pagare le tasse d'accesso e ottenere il Lasciapassare per l'ingresso in città. Il solerte ormeggiatore conclude indicando che l'ufficio in questione si trova nell'edificio circolare a cupola (come buona parte di tutti gli edifici di Saah) che si trova sempre nell'area del porto, appena fuori dalle mura.
Dopo un minimo di ricerca i nostri eroi trovano l'ufficio giusto, davanti al quale si snoda un'ordinata coda di persone e bizzarre creature provenienti da chissà dove. Uno djinn indaffarato dietro un'ampia scrivania riceve, compila e smista un'enormità di incartamenti, solertemente movimentati da un piccolo esercito di mephit dell'aria al suo servizio. Nonostante l'impegno del personale addetto, l'attesa non è breve.
Arrivato finalmente il loro turno, gli avventurieri si avvicinano. Il genio non leva nemmeno la testa dal tavolo e parte spedito con le domande.
"Volete un Lasciapassare di gruppo?" esordisce. "C'è uno sconto comitiva, se intendete muovervi assieme vi conviene."
Gli avventurieri abbozzano un sì tra il confuso e l'intimidito. Di fianco al genio compare un abaco di cui comincia a muovere spasmodicamente gli elementi mentre fa di conto.
"Bene. Allora la tassa d'accesso è venticinque... con la tassa d'attracco e quella di calpestio sono altre cinque, a cui si aggiunge la tassa di pagamento del pagamento d'accesso ridotta ad un mezzo per lo sconto gruppo... bla, bla, bla... riporto queste due... ecco, in totale fanno..."
Quaranta. La bellezza di quaranta pezzi d'oro a testa solo per entrare in città. Venticinque per la tassa d'accesso più altre quindici di balzelli vari e tasse sulle tasse.
"E' una follia!" bisbiglia Juan.
"Non ho finito" continua il genio sfogliando un pesante registro di codici. "Al vostro primo ingresso in città si applica una tassa sul patrimonio del due per cento. Vi prego di dichiarare l'ammontare dello stesso."
Nonostante i malumori del coloviano, consapevoli che protestare non porterebbe da nessuna parte, gli avventurieri contano e dichiarano il denaro in loro possesso. Il genio riporta diligentemente il valore su un apposito modulo, quindi continua: "Vedo che portate delle armi. Su di esse si applica la tassa d'armatico, da applicare a tutte le armi e armature in quota pari a tre monete per le leggere, cinque per le medie, sette per le pesanti, con un extra di venti monete se magiche in classe I, quaranta se magiche in classe II, ..."
"Oh santo cielo..." commenta Gimble. Juan ha un mancamento. Hearst impreca sonoramente.
Rune cerca di mantenere la calma tra i compagni.
"Tante grazie!" esclama Juan. "E' facile minimizzare per te monaco, che hai fatto voto viaggiare senza denaro! Intanto dobbiamo pagare noi anche le tue quote!"
Gli avventurieri si prendono del tempo per far di conto, suscitando le proteste degli individui in coda dietro di loro. Terminate le complesse operazioni, Gimble dichiara il totale di tassa d'armatico al genio, il quale riporta, sempre diligentemente, il valore sul modulo.
"Devo notificarvi una sanzione" dichiara il genio lasciando tutti quanti sbalorditi. Come possono aver già preso una multa?
"E per quale ragione, di grazia?" chiede Gimble scocciato.
"Per aver omesso dalla tassa patrimoniale il valore dei beni in tassa d'armatico in vostro possesso."
"Ma... questo non ce l'hai detto! Pensavamo di dover dichiarare solo il denaro!" protesta lo gnomo.
"Non è così" ribatte impassibile l'impiegato. "L'articolo 7445, comma 12 ter, paragrafo -f- al Titolo Quarto del Codice Unico di Tassazione lo riporta esplicitamente. La sanzione comminata per l'omessa dichiarazione è pari a mezzo punto percentuale extra."
"Accidenti! Io non ci capisco più nulla! Preferivo dover affrontare dei rapinatori, almeno potevo ammazzarli!" sbotta Hearst.
"Non perdiamo la calma" interviene Isabel. La sacerdotessa chiede aiuto a Hodwinkle, che fortunatamente si dimostra un asso in matematica. Dopo un calcolo approssimativo, considerando il solo il valore di equipaggiamento magico, i due deducono che pagare la tassa patrimoniale verrebbe a costare una fortuna.
"Non possiamo pagare quella cifra!" esclama Gimble. "Dev'esserci un altro modo... aspetta! Signor genio, la tassa patrimoniale è applicata ai beni in ingresso a Saah, giusto?"
"Esatto."
"Per cui se i beni non entrano, la tassa non si paga, giusto?"
"Esatto."
"E l'area del porto è esclusa?"
"Sì, è un porto franco."
"Gimble, non possiamo lasciare qui tutto il nostro equipaggiamento incustodito!" fa presente Juan. "Come possiamo fare?"
"Per sole sette monete a settimana è possibile noleggiare un deposito temporaneo" afferma il genio spiazzando tutti. Gli avventurieri lo guardano inebetiti.
"E non potevi dirlo prima?" si lascia scappare Hearst.
"Non me l'avete chiesto."

3 commenti:

Sommo Kuduk ha detto...

L'immagine del post (oltre il post ovviamente ;-) è stupenda!!!

Mr. Mist ha detto...

Concordo sei veramente bravo a scovare le immagini giuste Ale! Quanto al post mi ricorda davvero molto una delle dodici fatiche di Asterix, uno dei miei film di Natale preferiti quando ero bambino!

Ale ha detto...

Ammetto che oltre alla triste realtà italica, anche le dodici fatiche di Asterix in questo caso è stato fonte d'ispirazione!