mercoledì 9 maggio 2012

290 - KAL-MAHDA

Lo straniero avvicina Gilead e Isabel, presentandosi con un inchino.
"Perdonate la mia sfacciataggine signori, ma non ho potuto fare a meno di notare che non siete passeggeri qualunque, e ciò che è appena accaduto lo dimostra" esordisce con estrema cortesia e tono affabile. "Il mio nome è Saadi Abbar di Naama-Sul e sarebbe per me un onore il poter godere della vostra compagnia durante questo viaggio. Ma vi prego, torniamo sottocoperta; a breve serviranno il pasto e sarete miei ospiti assieme ai vostri amici."
Nonostante la scadente qualità del rancio, Saadi si offre gentilmente di pagare per tutti mentre si presenta meglio.
"Naama-Sul..." cerca di ricordare Isabel. "Una grande città sulla costa di Kal-Mahda, affacciata sul Mar dei Coralli."
Lo straniero annuisce. Deglutito il suo boccone spiega di essere uno studioso di ritorno da un primo viaggio per conoscere le Isole Coloviane, queste nuove terre così diverse da ogni altra regione dell'Impero, ricche di meraviglie naturalistiche e culturali in attesa di essere scoperte.
L'interesse degli avventurieri si sposta però subito su Kal-Mahda. Saadi confessa di non essere originario del Granducato, ma di Yar-Mazar. Trasferitosi da giovane, ha vissuto da entrambe le parti del confine, e non vede così tante differenze tra gli infedeli e l'Impero come i guerrafondai vogliono far credere.
Saadi affronta con raziocinio e saggezza anche argomenti delicati come la politica e la religione, risultando un interlocutore estremamente gradevole. Isabel si intrattiene a lungo ad argomentare con lui: Erevos insegna ad ascoltare e imparare piuttosto che trovare facili eresie.
Lo studioso parla con passione di Kal Mahda, rispondendo a tutte le curiosità degli avventurieri. Racconta del suo territorio desertico, delle montagne aride su cui si dice vivano ancora i draghi, delle città vibranti di vitalità.
Le più importanti - Naama-Sul, Zurrieq e Bakaresh, la capitale - si affacciano sulla costa del Mar dei Coralli, ma tra le sabbie dorate risplende Ouarzazade, detta la Perla del Deserto per la sua bellezza.
Le etnie principali di Kal-Mahda sono quella Yar'i, originaria delle coste e di Yar-Mazar, e quella derivante dall'antico popolo degli elfi Ashfar, il cui sangue elfico è quasi del tutto perduto, e solo pochi mostrano ancora tratti mezzelfi. Nonostante molti Ashfar vivano ormai nelle città, resistono parecchie comunità seminomadi dedite alla pastorizia, che vivono nel nord di Kal-Mahda, nelle omonime valli che si estendono tra le catene dei Monti Aridi e i Denti del Deserto. Saadi ne parla come gente orgogliosa, cocciuta e molto legata alle tradizioni della propria terra. Esiste infine una terza minoranza, quella dei Mazar'i, uomini dalla pelle molto scura originari delle zone più remote del deserto di Yar-Mazar.
A Kal-Mahda è particolarmente radicata la Chiesa di Mujon, il Drago Martire, di cui Saadi disserta a lungo con Isabel. A Bakaresh ha sede il Tempio del Drago d'Oro, una gigantesca torre che collega la città bassa e la città alta, percorsa da un'enorme scala a spirale e costellata di balconate abbellite dalle tipiche maioliche verde mare.
Nel Tempio risiede la più alta autorità della Fede di Mujon, il Gran Dragone Aaron Rikmalit, che oltre ad essere a capo del clero guida anche - con l'aiuto del Maestro Ashanti - l'Ordine dei Cavalieri del Drago.
Il governo di Kal-Mahda (che nonostante la lontananza dal fulcro dell'Impero è un Granducato, proprio perché ultimo baluardo prima del confine con Yar-Mazar) è affidato al Granduca Altair Naxxar.
La famiglia dei Naxxar è diretta discendente di Arash Naxxar, il più importante eroe e beato di Kal-Mahda, che attorno al 350 A.I. guidò la cacciata di Yar-Mazar e fece sì che le terre di Kal-Mahda venissero assoggettate all'Impero di Mallorea. Arash apparteneva alle popolazioni seminomadi degli Ashfar, per cui si presume che nella linea di sangue dei Naxxar sopravviva ancora una goccia del sangue elfico di quelle popolazioni.
Non da ultimo, Bakaresh è famosa per l'Alhambra, una magnifica fortezza che si erge nella città alta e ospita sia la famiglia del Granduca che il Kaìd (ovvero il "sindaco") Gori Ruhab, ma anche per gli innumerevoli bagni, per il labirintico suq e per le ville dei ricchi mercanti che si affacciano sul "dirupo".
"Quando arriveremo a Bakaresh" spiega Saadi, "io continuerò la mia navigazione alla volta di Naama-Sul. Mi rammarica di non potervi mostrare personalmente le meraviglie della città, ma vi prego di cercare il mio caro amico Octalius. Nonostante sia originario della Marca di Telenia, è un rinomato cartografo, e sono certo che vi saprà accogliere meglio di chiunque altro."

2 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Accidenti più esauriente di una Guida Michelin: un grande aiuto per i tuoi giocatori Ale!

Ale ha detto...

a breve pubblicherò anche il classico "opuscolo di ambientazione" oltre alla mappa.