martedì 6 marzo 2012

279 - CONSULENZA LEGALE

"Non ho ancora capito dove stiamo andando..." chiede con aria perplessa Hearst, seguendo Juan e Gimble per le vie in salita di Salamanca.
Trovando il guerriero stranamente mattiniero nella sala della taverna per colazione, Gimble ha deciso di coinvolgerlo. Una guardia del corpo non è mai di troppo, e di sicuro la compagnia di Hearst dopo i fatti di Isla del Quitrin è particolarmente indigesta a Isabel, Rune e Gilead.
Sono poi bastate un paio di domande all'oste Benito per scoprire i nomi dei legali più noti di Salamanca. Un tale Miguel de Osuna e i ben più famosi Magroldes, famiglia di notai e avvocati già nota ai nostri eroi per averne visitato le cripte mesi addietro.
La strada che porta al palazzotto di questi ultimi è una via soleggiata e tranquilla appena fuori dal centro della città. E' strano come girando l'angolo, gli schiamazzi delle vie commerciali appena abbandonate si perdano nel silenzio pacato di questo scorcio di Salamanca, fatto di pareti bianche e imposte colorate.
Juan picchia i battacchi del portone. Un sempre più sconcertato Hearst scuote la testa dopo aver letto il nome sulla targa affissa di fianco all'entrata. L'ultima volta che ha sentito nominare con questi tizi sinistri s'è ritrovato a fare il tombarolo diversi metri sotto terra.
Pochi istanti dopo vengono accolti da un diligente impiegato in un patio ombreggiato. Nonostante l'agenda di Magroldes sia particolamente fitta, con l'aiuto di qualche moneta Gimble convince il ligio funzionario a strappare un breve consulto poco dopo mezzogiorno.
Non avendo altri impegni, Juan e lo gnomo decidono di comune accordo di aspettare nella corte, sebbene manchino ancora più di due ore. Il funzionario serve loro del caffè freddo ed alcuni biscotti, che Hearst sgranocchia avidamente.
Senza curarsi della bocca piena, il guerriero chiede di nuovo spiegazioni a Gimble, il quale resta sul vago rispondendo di non preoccuparsi, gli spiegherà tutto a tempo debito se sarà necessario. Lo gnomo non perde tuttavia l'occasione di raccomandare ad Hearst di non aprir bocca con il legale. Qualunque cosa gli venga in mente deve tassativamente tacere. Hearst fa spallucce tornando ai suoi biscotti.

Il funzionario fa strada, attraverso le balconate strette che si affacciano sul cortile e corridoi bui intonacati a calce. Infine apre una porticina su un ufficio lungo e stretto, dove uno scrivano seduto ad un banchetto redige verbali infiniti sotto dettatura da parte di un uomo pallido e austero dall'aria aristocratica. All'ingresso degli avventurieri questi fa un cenno con la mano, indicando allo scrivano di congedarsi temporaneamente.
Dopo un freddo scambio di convenevoli accompagnato dal pagamento anticipato di trenta monete per la consulenza d'urgenza, Gimble e Juan illustrano la situazione al notaro. Il coloviano in particolare cerca di carpire informazioni senza andare dritto al punto, impegnandosi in spiegazioni arzigogolate per evitare che il legale associ le sue domande alla cattura di Black Bart. Magroldes sembra tuttavia troppo assorbito dal suo mondo di scartoffie e cavilli per essere intenzionato a scavare nelle motivazioni di coloro che ha davanti, e il suo disinteresse permette ai due di affrontare l'argomento della pirateria senza nascondere il coinvolgimento nella vicenda della Sable Drake.
"Non ci sono dubbi sulla legislazione isolana, signori" afferma placidamente Magroldes, scartabellando un codice consumato preso da uno scaffale alle sue spalle. "Salamanca da sempre applica una durissima repressione contro questa terribile piaga, e per coloro che la rappresentano - ovvero capitani di navi e covi - è prevista la pena capitale per impiccagione."
"Ma non ci sono appelli, altre possibilità, per cui la pena possa essere almeno commutata?" chiede avvilito Juan.
Il legale non tradisce alcuna emozione, rendendo fastidiosa la sottile ironia dietro le sue parole: "Certamente. La pena di morte può essere tramutata in detenzione da un'improbabile grazia del Governatore. Giovanotto, vi confesso che trovo impossibile tirar giù dalla forca un capitano pirata. La sua unica possibilità sarebbe quella di non essere mai stato tale..."
Gimble ha un sussulto. All'improvviso quell'affermazione accende nella sua memoria un ricordo che proviene dai racconti inscenati nei suoi anni da teatrante. Storie di eroi e fanciulle, mercanti e marinai, corsari e governatori...

13 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Caspita che tipino simpatico 'sto Perry Mason de Salamanca! A vederlo sembra un beccamorto, a sentirlo parlare poi... Meno male che c'è Gimble con una delle sue idee geniali! Ugge in questa fase ha veramente dato un enorme contributo da quel che leggo, non che prima fosse stato in disparte a far nulla anzi!

Ferdi ha detto...

non poteva che essere il mio AMICONE

è la mia coscienza buona ^_^
quando vede in me un errore mi corregge, si beh, non lo fà spesso, non sbaglio mica tutti i giorni.
Poi io ho solo 18 anni, lui è il mio amico saggio.......

XDXD

Ale ha detto...

Meno male che c'è Gimble a togliermi le castagne dal fuoco...

Nicholas ha detto...

Ma io lo so che devo far accumulare un po di post e poi leggerli tutti assieme!
E invece sono scemo e me li leggo ogni volta e ogni volta voglio il post successivo per vedere cosa succede... accidenti a me!

Ale ha detto...

eheheh... :)

steve ha detto...

..si si corsari, nani e ballerine...

Ale ha detto...

non sono morto, eh...
a brevissimo un nuovo post!

steve ha detto...

signori ho trovato la canzone di Hearst..ahi ahi quantu pelu!

Ale ha detto...

vuoi renderci eruditi in merito?
riesci a linkarla?

Ale ha detto...

oddio... l'ho trovata da solo...

http://www.youtube.com/watch?v=4hFUzwvvdZs

steve ha detto...

quando l'ho sentita me la sono fatta addosso dal ridere!

Mr. Mist ha detto...

Ho visto il video... 0_0
La parodia in effetti fa molto ridere...
La canzone originale... mi fa ca**re: in Brasile c'avranno tantu pelu ma dei gusti musicali dimmerda!

steve ha detto...

effettivamente in brasile gli unici decenti che conosco sono gli angra!