mercoledì 7 dicembre 2011

267 - IL LAVORO SPORCO

Il sole in mare aperto è una palla di fuoco che arrostisce la pelle, che costringe gli avventurieri a cercare frequentemente un minimo sollievo sotto le vele. Juan è particolarmete schivo e silenzioso; nonostante qualcuno sulla nave accenni a un saluto, la maggior parte dell'equipaggio lo evita. Questo tuttavia non impedisce ai compagni di fare conoscenza con alcuni individui dell'equipaggio: il cuoco Juanillo, la vedetta Lucas e il timoniere Esteban. A detta di quest'ultimo, un tipo particolarmente avvezzo alla chiacchiera mentre lascia ondeggiare il timone, a bordo c'è anche un mago mercenario di Berenzan, un tizio poco socievole aggregatosi di recente per volere di Manuel Hidalgo con il beneplacito di Black Bart, per il momento rintanato sottocoperta.
Il galeone naviga lento verso est, in direzione dello stretto tra Salamanca e Granada, a velocità ridotta a causa dei venti Anteliesi che soffiano contrari.
"Ci vorrà una settimana, sapete..." blatera Esteban distratto.
"Una settimana per cosa?" chiede Isabel incuriosita. Il timoniere si volta per fissarla, non solo negli occhi.
"Per arrivare a Bakaresh. E' là che siamo diretti."
Juan ascolta stupito e incuriosito. Bakaresh? Una delle grandi città del Granducato di Kal-Mahda? Una meta insolita, lontana, ben al di fuori delle normali tratte dei bucanieri.
Isabel incalza Esteban sul perché di quella destinazione, ma il timoniere alza le spalle, e improvvisamente silenzioso torna ai suoi compiti.
Hearst invece passa il suo tempo nel tentativo di racimolare qualche moneta svendendo ad un pirata l'armatura delle guardie di Isla del Quitrin. Il suo acquirente tuttavia gli offre come controparte la possibilità di abusare di una delle schiave trasportate dalla Sable Drake. Il guerriero declina, reprimendo l'istinto, anche quello di spaccargli la faccia, accordandosi alla fine per una ventina di monete.
Nel frattempo, a poppa, Gimble minaccia Grolac di confessare tutto ciò che sa di sua sorella entro un giorno o la pagherà cara. Il nano non pare in realtà molto spaventato dalle intimidazioni dello gnomo. Sa di avere il coltello dalla parte del manico, sa che la sua morte significa il suo silenzio sulla sorte di Bleena, per sempre. E il nervosismo di Gimble da forza a questa sua consapevolezza.

Sono passate poche ore quando un mozzo comunica ai nostri eroi che il capitano li vuole vedere.
Black Bart si fa trovare in una piccola sezione della stiva sottocoperta. Fuma una pipa, con fare riflessivo, ad ampie boccate, emettendo abbondanti volute di fumo.
"Come siete finiti in quelle prigioni" chiede senza preamboli.
"Eravamo sulle tracce del traffico di cui sei fatto partecipe" risponde freddamente Juan. "Ci ha catturati uno dei tuoi complici delle Lacrime Rosse a Puerto, Henox, assieme ad un negromante."
"Complice?" chiede con un mezzo sorriso Bart. Un'espressione che Juan comprende al volo.
"Tu *non sai* come vengono presi gli schiavi..."
"Non mi interesso né della loro provenienza, né del loro destino... ma visto che ormai ci siamo, sono curioso..."
Gimble si fa carico di riassumere per il pirata. Del resto non c'è motivo di nascondergli qualcosa di cui fa parte; anzi, lo gnomo spera di poter cavar fuori qualche informazione utile da questa discussione.
Senza risparmiare commenti feroci sul ruolo di Grolac, Gimble spiega come per mezzo della malattia fasulla inoculata da Zaranzargûl gli schiavi vengano finti morti, imbarcati sulla Verconnes e trasferiti a Isla del Quitrin con la complicità di Carnegie, che probabilmente in questo traffico ha la sua buona fetta di guadagni. In questo modo la Verconnes, che batte bandiera di Arx e risulta carica di casse di minerali e manufatti in metallo, va e viene "pulita" e indisturbata da Puerto del Principe.
"E qui entriamo in gioco noi, a fare il lavoro sporco" conclude Black Bart, emettendo una grande nuvola grigia. "Sospettavo che Manuel avesse stretto accordi con le Lacrime Rosse, ma non ne avevo certezza."
"Vi siete lasciati trascinare in tutto questo..." sussurra Juan con disprezzo.
"Suvvia Juan, non siamo dei santi, questo lo si sapeva già! La tratta non è certamente qualcosa che mi rende orgoglioso, ma l'oro è oro, e in questo momento per Madera è importante conquistare terreno rispetto al covo di Valparaiso. E' un'attività rischiosa, soprattutto ora che Salamanca - terminata l'emergenza a Pinàr del Rio - è tornata con tutte le sue forze a contrastare la pirateria. Ma è anche un'attività che porta fiumi di denaro nelle tasche di Hidalgo. Quelli di Bakaresh, chiunque essi siano e qualunque cosa facciano degli schiavi, pagano molto, ma molto bene."
Black Bart inspira un'altra boccata, soffiandola poi fuori dalle narici.
"E poi c'è il tabacco. Merce rara e ambita sulla terraferma, che a Bakaresh pagano profumatamente. Ci posso fare una cresta mostruosa. E a dire la verità ci siete anche voi. Appena si saprà della vostra fuga, chissà quanto varranno le vostre teste per le Lacrime Rosse..."
Lo sguardo del pirata si sposta sul figlio. Il messaggio è chiaramente rivolto a lui: "Ho avuto una gran soffiata. Tra un paio di giorni incroceremo la rotta di un mercantile di Salamanca di ritorno dalle piantagioni di Darien, a cui sottrarre il prezioso carico prima di fare rotta verso il continente."
I due si guardano in silenzio, ma il resto è ben chiaro per il giovane coloviano: se sei dei nostri, bene. Se invece non sei d'accordo, fai in modo che i tuoi amici non interferiscano.

10 commenti:

Mr. Mist ha detto...

E quindi:"All'arrembaggio cani rognosi!"XD

MetalDave ha detto...

Bisogna vedere se ai nostri eroi sta bene di rimanere in disparte a guardare i pirati macellare le loro prede!
In effetti la stronzaggine di Ale è raffinata! Per la serie "mie cari, io non vi metto nei casini per forza, siete voi che volete finirci dentro!", come se i PG avessero un'alternativa! :-)

jamila ha detto...

Bisogna anche vedere se Black Bart è intenzionato a limitarsi a questa "richiesta" in cambio del passaggio... non credo. Ma forse i casini scoppieranno prima.

Ale ha detto...

"Stronzaggine raffinata"... ovviamente lo prendo come un complimento! ;)

MetalDave ha detto...

Certo che è un complimento!

Sommo Kuduk ha detto...

A me ha stupito Hearst...

Ale ha detto...

Leggi bene Kuduk: "reprimendo l'istinto"... non che un pensierieno Hearst non ce l'avesse fatto...

Mr. Mist ha detto...

Black Bart non è uno sprovveduto, secondo me ha già preso le sue decisioni e le sue misure e contromisure. Certo che anche lui rischia: se durante l'assalto alla nave gli avventurieri gli si rivoltano contro si troverà nel bel mezzo di un arrembaggio con nemici da entrambe le parti! In ogni caso attendiamo il prossimo post!
@Kuduk: anch'io all'inizio ero sorpreso per Hearst, poi mi sono ricordato che, tranne per la cazzata con Isabel, lui è sempre andato con tizie consenzienti, non mi ricordo di averlo mai visto abusare scientemente una donna, o la seduceva o la pagava, ma lei era sempre consenziente!

Ale ha detto...

ormai Mr. Mist conosce i personaggi meglio di me! ;)

Mr. Mist ha detto...

No è il tuo blog che ci sta fidelizzando alla grande, eppoi Hearst è Hearst!