giovedì 20 maggio 2010

168 - IL FUNZIONARIO

La Capitaneria si erge tozza nella zona meridionale del porto, oltre la piazza dei Battitori di Ferro.
L'edificio si compone di due piani bassi, dalla forma arrotondata sul retro, come si trattasse della abside di una chiesa. Il primo piano, che sembra una riproduzione in scala ridotta del piano terra, dà l'impressione di essere stato calato in un secondo momento sulla costruzione originale, lasciando scoperta buona parte del tetto della struttura sottostante.
Un grande portone a due ante conduce all'interno dell'ampio salone centrale, dove su un bizzarro e lucido pavimento a rombi grigi e neri in netto contrasto con la fattura grezza della costruzione, marinai, mercanti, impiegati e guardie svolgono i loro affari e le loro funzioni.
Dal salone si accede ai vari uffici della Capitaneria, militari e civili. Dopo aver chiesto con gentilezza a uno dei pochi mercanti presenti, Gilead precede Juan e Gimble attraverso la porta che gli è stata indicata.
Dopo uno stretto corridoio, i nostri eroi entrano in un altrettanto stretto ufficio, dove un ometto è intento a vidimare pergamene con un timbro caldo. L'impiegato non sembra accorgersi dell'ingresso degli avventurieri, appoggiato com'è a uno scrittoio troppo alto per lui, a cui arriva a malapena, grazie al fatto di essere seduto su uno sgabello troppo alto per lui.
Dall'angusto sgabuzzino senza finestre, una stretta scala a chiocciola di ferro battuto sale al piano superiore.
All'improvviso, il funzionario solleva lo sguardo e resta lì, in attesa, senza dire nulla, come se il suo comportamento fosse il più normale di questo mondo.
Dopo lunghi secondi di silenzio imbarazzato, l'impiegato agita spazientito le mani: "Insomma, parlate signori, è il vostro turno!"
Gilead un po' spiazzato attacca con modi educati: "Sì, ehm... buongiorno messere funzionario, siamo dei mercanti da poco giunti in città... ehm... e vorremmo avere alcune informazioni..."
"Tipo?" chiede l'impiegato, mentre riprende il suo lavoro di timbratura.
"Vorremmo... ehm..." l'elfo viene bruscamente interrotto da Juan, che prende la parola.
"Saremmo interessati al noleggio di uno dei magazzini del porto, in particolare il numero 7, risulta di dimensioni adeguate al nostro carico. A quanto ammontano le tariffe?"
"La tavola delle tariffe è affissa lungo il corridoio" risponde l'ometto senza sollevare lo sguardo.
"Ma non può dirci brevemente..." chiede Juan, ma viene interrotto dall'improvviso alzarsi del braccio dell'impiegato, che senza dire nulla, senza sollevare gli occhi, indica la bacheca nel corridoio.
Juan sente un improvviso moto d'ira, che trattiene a fatica. Il coloviano bisbiglia a Gimble di parlarci lui, onde evitare di andare alle mani.
Lo gnomo va a dare un'occhiata al tariffario, quindi torna dall'addetto: "Signore, saremmo interessati al noleggio del magazzino 7..."
Ancora una volta, l'affermazione è bruscamente interrotta dall'ometto: "Non si può, è già occupato!"
"E non potevi dirlo prima, figl...ahi!" sbotta Juan, ma un calcione di Gimble lo frena.
"Messere, gentilmente, è possibile sapere chi lo ha noleggiato?" chiede con estrema cortesia Gilead.
"No."
"Se ci fornisce il nome del affittuario potremo trattare con lui una soluzione diversa..." continua Gilead.
"No."
"... sarebbe molto utile, e ci permetterebbe di accordarci..."
"No."
"No cosa!?!?" sbraita Gilead, perdendo la pazienza. I compagni lo guardano stupiti. Far saltare i nervi a un elfo non è facile.
"La procedura non lo permette. Per avere il nome dell'affittuario dovete avere un mandato della Guardia o del Sindaco" ripete meccanicamente l'impiegato.
"Facciamola finita" sibila Juan, e dopo aver slacciato il borsello dalla cintura, lo sbatte sullo scrittoio con fare intimidatorio. "Vediamo di accordarci: tu brutto stronzo rachitico vuoi dei soldi, si vede lontano un miglio. Questi ci bastano per affittare il magazzino 5, che è vuoto. Quello che resta è tuo, ma ci dirai chi ha affittato il magazzino 7..."

6 commenti:

Marco Lavia ha detto...

Il funzionario mi piace, ha stile ;-)

Ale ha detto...

A volte è più facile buttar giù un drago rosso che un burocrate!

jamila ha detto...

Ci vedrei bene Drev in questa situazione...

Sommo Kuduk ha detto...

Non è che di recente hai avuto problemi con la burocrazia italiana?

Mr. Mist ha detto...

...O meglio: non è che di recente ti sei "imbattuto" nella burocrazia italiana! ;D
La scena è spassosissima con l'elfo (che non sa cosa sia la burocrazia)e puntualmente sbrocca e Juan che invece da buon marpione passa al "Sistema di risoluzione universale di problemi burocratici" altrimenti noto come "Bustarella" chissà come finirà? attendo trepidante.

P.S. per chi ha letto il secondo libro (non librogame) della serie Lupo Solitario (credo che sia "La Spada del Sole") lo scontro col burocrate della capitaneria di porto è mooolto simile!

Ale ha detto...

grazie al cielo non ho avuto problemi di rilievo, ma sapete, basta un ufficio postale qualunque, una qualunque necessità di documenti presso un qualsiasi ente, e trovi immancabilmente il lazzarone di turno, quello inflessibile che non si schioda di un millimetro dalla procedura, ecc...
fortunatamente per ora ho sempre trovato almeno un collega del lazzarone di turno che si sobbarca le negligenze del primo... tutto delegato alla buona volontà del singolo.